Donne e management: a scuola di welfare, bilancio e piano impresa 4.0
(A cura di Roberta Dho)
Rafforzare le proprie competenze, in un percorso di miglioramento continuo, e imparare a “osare” perché la presenza delle donne è quanto mai importante nelle posizioni di responsabilità. E’ l’invito lanciato alle donne con affermate esperienze manageriali, importanti ruoli in ambito accademico, istituzionale e associativo impegnate nel Tavolo di Lavoro regionale “Più donne nei Consigli di Amministrazione e nelle posizioni apicali”, mirato al riequilibrio della presenza di genere nei ruoli di responsabilità delle aziende private e pubbliche piemontesi.
L’occasione è stato il percorso formativo “Più donne nei CdA” che ha visto la partecipazione assidua di molte donne e giovani ai tre appuntamenti proposti il 3, 10 e 17 ottobre presso l’Aula Magna del Tribunale di Torino. Venticinque relatrici e i relatori, individuati per competenza dalle componenti del tavolo regionale, hanno messo a disposizione conoscenze utili a chi voglia proporsi per ruoli di responsabilità e nei Consigli di Amministrazione di Società pubbliche e private. Tre gli ambiti di approfondimento specifici su: valorizzazione delle risorse umane nel welfare aziendale, di bilancio aziendale e delle riforme legate al Piano nazionale Impresa 4.0.
Programma: http://www.regione.piemonte.it/lavoro/pari/dwd/2018/Presentazione_piu_donne_Ottobre2018.pdf
L’avvio, il 3 ottobre, sui temi della “diversità” e del “benessere organizzativo”, un patrimonio di conoscenze particolarmente utile, come ha spiegato la Consigliera di Parità regionale Giulia Maria Cavaletto nell’introduzione, per un management che della valorizzazione delle risorse umane sappia cogliere i fattori di competitività e di crescita aziendale. Il welfare aziendale si definisce nell’equilibrio tra interessi aziendali e benessere dei dipendenti e sono molte le azioni che possono essere introdotte per tutelare la salute dei dipendenti e per migliorare l’equilibrio tra tempi di vita lavorativa e personale. Misure favorite, oggi, dall’accesso ai vantaggi fiscali e dalla conoscenza degli aspetti contabili che accompagnano l’adozione del welfare in azienda. Le aziende possono guardare anche a pratiche consolidate, secondo quanto previsto della legge di Stabilità e della normativa sul lavoro Agile (Legge 81/2017) per integrare concretamente l’attenzione alle differenze (di genere, età, cultura) e al benessere fisico, psicologico e sociale nelle comunità lavorative. Sul lato delle competenze utili al management, è stato sottolineato il valore delle cosiddette “soft skill”. La loro importanza nel favorire empatia, ascolto, cooperazione e positività nelle relazioni aziendali è riconosciuta con crescente attenzione anche per prevenire e migliorare la gestione dei conflitti all’interno di un Consiglio di Amministrazione.
Il tema è stato approfondito il 17 ottobre, con la presentazione delle riforme legate al Piano nazionale Impresa 4.0 mirate ad agevolare le imprese sulla strada del digitale e dell’automazione dei processi. Le misure del piano nazionale intendono colmare il gap esistente offrendo agevolazioni a sostegno di percorsi formativi virtuosi per migliorare le competenze e, sul versante dell’innovazione, sono una buona iniezione d’ossigeno per le imprese che prevedano investimenti tecnologici.
In tema di tutele dei lavoratori in Impresa 4.0 sono state messe a fuoco le contraddizioni, tuttora presenti e descritti i tentativi possibili, anche nel confronto con altri paesi europei, per garantire le migliori condizioni nei rapporti tra datore di lavoro e chi offre la prestazione lavorativa. E mentre l’applicazione dello Smart Working paga nel nostro paese un ritardo culturale e normativo, sono presenti segnali di cambiamento e le direttrici che potrebbero favorire questa formula di lavoro sempre più richiesta, da lavoratori e lavoratrici, non solo per conciliare al meglio impegni di vita e di lavoro ma anche perché il lavoro sta cambiano rapidamente volto grazie, soprattutto, all’impatto del digitale.
L’innovazione è stata affrontata anche da un punto di vista organizzativo, da intendersi cioè sull’intero processo produttivo, con la corretta gestione dei flussi tra fornitore, impresa e cliente. In quest’ottica l’innovazione può diventare terreno fertile per lo sviluppo etico, la sicurezza delle persone e dell’ambiente, una “business intelligence”, che si afferma e crea valore attraverso il cambiamento organizzativo. L’incontro ha, infine, affrontato il ruolo di primo piano ricoperto dai professionisti che possono affiancare e orientare le aziende nelle scelte. Commercialisti e Consulenti del Lavoro hanno portato esempi concreti della loro attività a fianco delle aziende e in costante aggiornamento sull’evoluzione del mercato del lavoro.
L’accurata gestione degli aspetti contabili, quale fattore di sviluppo ma anche di prevenzione delle crisi societarie, è stata al centro degli interventi dell’incontro, il 10 ottobre, su “LETTURA DEL BILANCIO PER ADDETTE NON DI AREA FINANCE”. La lettura del bilancio, l’analisi dettagliata degli indici, i riflessi che possono avere su conto economico e flussi di cassa sono alla base delle decisioni consapevoli e strategiche delle aziende. L’incontro ha affrontato anche i segnali di allerta di una crisi, indicando gli strumenti operativi per rilevare le criticità: dall’analisi degli indicatori, alla corretta posizione degli amministratori, alle condizioni in cui, anche in presenza di crisi, l’azienda può essere considerata operativa. Dal punto di vista legale sono state offerte indicazioni operative sia sulla responsabilità, civile e penale, di amministratori e sindaci, sia sulle condotte da tenere e sulle conseguenze del mancato recepimento dei segnali di allerta. Un focus è stato dedicato alle partecipate pubbliche, dalle tipologie, alla gestione, ai rapporti con il socio pubblico e alle attività permesse secondo le più recenti modifiche normative.
Il progetto “Più donne nei Consigli di Amministrazione e nelle posizioni apicali” nasce dall’impegno di Istituzioni di Parità, Associazioni femminili e Ordini Professionali che, con la firma del Protocollo di Intesa a favore della leadership al femminile, hanno dato vita al Tavolo di Lavoro permanente presso la Regione Piemonte. Ne fanno parte: Consigliera di Parità regionale, Commissione Pari Opportunità uomo-donna del Piemonte, Città di Torino, Università degli Studi di Torino – CIRSDE (Centro Interdisciplinare di ricerche e studi delle donne e di genere), Federmanager – Gruppo Minerva Alessandria, Cuneo, Torino, AIDDA – Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, Soroptimist International d’Italia club di Cuneo, Ordine degli Avvocati di Torino, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino.
Per informazioni sul progetto:
www.regione.piemonte.it/lavoro/
www.regione.piemonte.it/diritti/