Da cosa sono provocate le MST?
Sono causate da microrganismi che entrano nel nostro corpo superando la sua capacità di resistenza alle infezioni.
I microrganismi possono essere di 4 tipi:
VIRUS (come nel caso di HIV, epatiti, condilomi, herpes genitale)
BATTERI (come nel caso di Chlamydia, Gonorrea, Sifilide, ulcera molle)
PROTOZOI (Trichomonas)
MICETI/FUNGHI (candida)Quando i germi sono entrati nel corpo, si può sviluppare una malattia acuta.
Altre volte i germi possono procurare danni che, col passare del tempo, possono diventare permanenti o gravi.
Penso sia bene ricordare ai ragazzi (ma pure a qualche adulto), quali siano le malattie sessualmente trasmettibili più comuni. Così, semplicemente. Giusto un piccolo elenco, dieci su tutte.
Quantomeno per risparmiarci tutti, a un dato momento, quel tipico piagnisteo da latte versato, quello che prende i ragazzi a giochi ormai fatti, singhiozzanti, al suon di “ma io non lo sapevo!” (nenia comunissima, credetemi, nella mia professione).
Solo un elenco, dicevo, che sia di monito. Qualcosa tipo stampa d’avviso sui pacchetti di sigarette.
Perché nessuno, grande o piccolo, possa più godere dell’alibi dell’ignoranza.
I microrganismi possono essere di 4 tipi:
VIRUS (come nel caso di HIV, epatiti, condilomi, herpes genitale)
BATTERI (come nel caso di Chlamydia, Gonorrea, Sifilide, ulcera molle)
PROTOZOI (Trichomonas)
MICETI/FUNGHI (candida)Quando i germi sono entrati nel corpo, si può sviluppare una malattia acuta.
Altre volte i germi possono procurare danni che, col passare del tempo, possono diventare permanenti o gravi.
Penso sia bene ricordare ai ragazzi (ma pure a qualche adulto), quali siano le malattie sessualmente trasmettibili più comuni. Così, semplicemente. Giusto un piccolo elenco, dieci su tutte.
Quantomeno per risparmiarci tutti, a un dato momento, quel tipico piagnisteo da latte versato, quello che prende i ragazzi a giochi ormai fatti, singhiozzanti, al suon di “ma io non lo sapevo!” (nenia comunissima, credetemi, nella mia professione).
Solo un elenco, dicevo, che sia di monito. Qualcosa tipo stampa d’avviso sui pacchetti di sigarette.
Perché nessuno, grande o piccolo, possa più godere dell’alibi dell’ignoranza.
Funghi
Alcuni miceti (funghi) possono infettare i genitali . Il più comune tra questi è la candida albicans.
La candidosi può essere trasmessa con il rapporto sessuale, ma non solo.
Attecchisce facilmente in alcune particolari condizioni: gravidanza, diabete, terapie antibiotiche e cortisoniche.
Nella donna l’infezione si manifesta con un’infiammazione della vagina accompagnata da perdite abbondanti biancastre cremose, bruciori e prurito intenso.
Nell’uomo infiamma il glande, con arrossamenti e bruciori.
La diagnosi si effettua con esami specifici di laboratorio, la terapia è breve e efficace.INFEZIONI DA PROTOZOI TRICHOMONAS
E’ un’infezione che interessa più frequentemente la vagina e, nell’uomo, l’uretra, e può risalire le vie urinarie, causando cistiti.
L’UOMO è il vettore del parassita e la persistenza di questo protozoo nei genitali maschili, è la causa principale della ricomparsa frequente di questa infezione anche nella partner.
Il contagio: si trasmette con il rapporto sessuale, ma anche per il semplice contatto con oggetti infetti(asciugamani, biancheria intima). Può anche essere asintomatica, altrimenti si possono avere perdite di colore giallo-verdastro, schiumose e, in genere, maleodoranti, a cui si associa prurito, bruciore e dolore durante i rapporti sessuali. Inutili le pomate locali,
Si devono assumere un antiparassitario in compresse che agisce in pochi giorni e risolve il problema.
Nell’uomo non dà quasi mai sintomi, eventualmente un’infiammazione dell’uretra e fuoruscita di un liquido biancastro, a cui si accompagnano spesso prurito e bruciori.
Se è stata diagnosticata questa infezione, anche il partner dovrà sottoporsi alla cura per evitare l’effetto ping-pong.Batteri
Alcuni miceti (funghi) possono infettare i genitali . Il più comune tra questi è la candida albicans.
La candidosi può essere trasmessa con il rapporto sessuale, ma non solo.
Attecchisce facilmente in alcune particolari condizioni: gravidanza, diabete, terapie antibiotiche e cortisoniche.
Nella donna l’infezione si manifesta con un’infiammazione della vagina accompagnata da perdite abbondanti biancastre cremose, bruciori e prurito intenso.
Nell’uomo infiamma il glande, con arrossamenti e bruciori.
La diagnosi si effettua con esami specifici di laboratorio, la terapia è breve e efficace.INFEZIONI DA PROTOZOI TRICHOMONAS
E’ un’infezione che interessa più frequentemente la vagina e, nell’uomo, l’uretra, e può risalire le vie urinarie, causando cistiti.
L’UOMO è il vettore del parassita e la persistenza di questo protozoo nei genitali maschili, è la causa principale della ricomparsa frequente di questa infezione anche nella partner.
Il contagio: si trasmette con il rapporto sessuale, ma anche per il semplice contatto con oggetti infetti(asciugamani, biancheria intima). Può anche essere asintomatica, altrimenti si possono avere perdite di colore giallo-verdastro, schiumose e, in genere, maleodoranti, a cui si associa prurito, bruciore e dolore durante i rapporti sessuali. Inutili le pomate locali,
Si devono assumere un antiparassitario in compresse che agisce in pochi giorni e risolve il problema.
Nell’uomo non dà quasi mai sintomi, eventualmente un’infiammazione dell’uretra e fuoruscita di un liquido biancastro, a cui si accompagnano spesso prurito e bruciori.
Se è stata diagnosticata questa infezione, anche il partner dovrà sottoporsi alla cura per evitare l’effetto ping-pong.Batteri
CLAMYDIA (aumentata in 10 anni del 600%)
Le infezioni da chlamydia sono causate da un piccolo batterio, la chlamydia trachomatis.
Un parassita che vive e si nutre all’interno delle cellule.
I batteri, una volta nell’uretra o nella vagina, penetrano nelle cellule causando un’infiammazione
I batteri della chlamydia crescono e si moltiplicano fino a che la cellula che hanno infettato non esplode, dopodiché ne vanno a infettare una nuova.
Il contagio: avviene attraverso rapporti sessuali non protetti, vaginali, anali o orali
Questo batterio ha una “predilezione” per le giovani donne.
I sintomi, che si manifestano in genere da 1 a 3 settimane dopo il contagio, consistono in perdite biancastre o giallastre abbondanti, bruciore nell’urinare e dolori pelvici durante i rapporti sessuali.
Però, in molti casi, è ASINTOMATICA.. (nessun sintomo)
La CHLAMYDIA, è colpevole del 64% dei casi di sterilità femminile.
E’ una MTS definita appunto “silenziosa” perché è proprio questa la sua caratteristica principale: non si manifesta con sintomi riconoscibili.
Così, la donna che ne è colpita non si accorge di esserlo e non si cura, ignara che la sua fertilità sta correndo un serio pericolo. Il ritardo nella diagnosi, infatti, comporta la risalita delle infezioni verso le vie genitali superiori; le recidive di infezione da Chlamydia innescano infiammazioni pelviche sempre più imponenti fino a “pelvi-peritoniti” che coinvolgono le tube, creando danni permanenti.
Una diagnosi precoce permetterebbe, invece, un’adeguata terapia antibiotica ed eviterebbe, quindi, il pericolo di sterilità.GONORREA (dal 2008 sono radoppiati i casi)
E’ causata da un batterio (il gonococco) che colpisce prevalentemente i maschi soprattutto giovani, tra i 16 e i 25 anni.
Quest’infezione non è banale, per molte ragioni:
1. non è limitata all’uretra, dove causa il sintomo più evidente, la secrezione spontanea di liquido purulento, una volta chiamato “scolo”: tende invece ad avere localizzazioni extragenitali, in bocca, sul collo dell’utero e nell’ano.
Per esempio, l’infezione orofaringea aumenta di quasi sei volte in caso di sesso orale non protetto.
. può diffondersi per via sanguigna e colpire il fegato (epatite), le articolazioni (artrite gonococcica) e il muscolo cardiaco (miocardite);
3.sta diventando “incurabile” per il crescere esponenziale di resistenze agli antibiotici, in particolare alle cefalosporine, presenti già nel 25% dei casi;
4. può aumentare il rischio di carcinoma prostatico.
Si guarisce in modo definitivo con una sola dose di antibiotico, ma se non ci si cura, si può diventare sterile.
È una malattia molto contagiosa che, nella DONNA, all’inizio può anche non dare sintomi.
Però, presto o tardi, compaiono perdite giallastre (possono bagnare lo slip), con dolore durante il rapporto o quando si fa pipì.
Il contagio: avviene attraverso rapporti sessuali non protetti, vaginali, anali o orali, anche in assenza di eiaculazione.
Le infezioni da chlamydia sono causate da un piccolo batterio, la chlamydia trachomatis.
Un parassita che vive e si nutre all’interno delle cellule.
I batteri, una volta nell’uretra o nella vagina, penetrano nelle cellule causando un’infiammazione
I batteri della chlamydia crescono e si moltiplicano fino a che la cellula che hanno infettato non esplode, dopodiché ne vanno a infettare una nuova.
Il contagio: avviene attraverso rapporti sessuali non protetti, vaginali, anali o orali
Questo batterio ha una “predilezione” per le giovani donne.
I sintomi, che si manifestano in genere da 1 a 3 settimane dopo il contagio, consistono in perdite biancastre o giallastre abbondanti, bruciore nell’urinare e dolori pelvici durante i rapporti sessuali.
Però, in molti casi, è ASINTOMATICA.. (nessun sintomo)
La CHLAMYDIA, è colpevole del 64% dei casi di sterilità femminile.
E’ una MTS definita appunto “silenziosa” perché è proprio questa la sua caratteristica principale: non si manifesta con sintomi riconoscibili.
Così, la donna che ne è colpita non si accorge di esserlo e non si cura, ignara che la sua fertilità sta correndo un serio pericolo. Il ritardo nella diagnosi, infatti, comporta la risalita delle infezioni verso le vie genitali superiori; le recidive di infezione da Chlamydia innescano infiammazioni pelviche sempre più imponenti fino a “pelvi-peritoniti” che coinvolgono le tube, creando danni permanenti.
Una diagnosi precoce permetterebbe, invece, un’adeguata terapia antibiotica ed eviterebbe, quindi, il pericolo di sterilità.GONORREA (dal 2008 sono radoppiati i casi)
E’ causata da un batterio (il gonococco) che colpisce prevalentemente i maschi soprattutto giovani, tra i 16 e i 25 anni.
Quest’infezione non è banale, per molte ragioni:
1. non è limitata all’uretra, dove causa il sintomo più evidente, la secrezione spontanea di liquido purulento, una volta chiamato “scolo”: tende invece ad avere localizzazioni extragenitali, in bocca, sul collo dell’utero e nell’ano.
Per esempio, l’infezione orofaringea aumenta di quasi sei volte in caso di sesso orale non protetto.
. può diffondersi per via sanguigna e colpire il fegato (epatite), le articolazioni (artrite gonococcica) e il muscolo cardiaco (miocardite);
3.sta diventando “incurabile” per il crescere esponenziale di resistenze agli antibiotici, in particolare alle cefalosporine, presenti già nel 25% dei casi;
4. può aumentare il rischio di carcinoma prostatico.
Si guarisce in modo definitivo con una sola dose di antibiotico, ma se non ci si cura, si può diventare sterile.
È una malattia molto contagiosa che, nella DONNA, all’inizio può anche non dare sintomi.
Però, presto o tardi, compaiono perdite giallastre (possono bagnare lo slip), con dolore durante il rapporto o quando si fa pipì.
Il contagio: avviene attraverso rapporti sessuali non protetti, vaginali, anali o orali, anche in assenza di eiaculazione.
Sifilide negli ultimi 6 anni +400%.
Sembra che questa malattia sia comparsa in Europa alla fine del 1400 dopo la scoperta dell’America, quando i marinai di Cristoforo Colombo rientrarono in patria e se la portarono appresso come regalino speciale da parte delle native americane (così cavallerescamente sedotte).
Una malattia made in U.S.A., insomma.
La sifilide o lue si trasmette quasi sempre con il rapporto sessuale.
Batteri chiamati treponemi penetrano nei genitali esterni, ma anche in altre zone del contatto sessuale (la bocca, il più delle volte).
Si manifesta prima come una piccola piaga che non fa male e che compare a 2 – 3 settimane dal contagio.
A volte passa inosservata, per cui non ci si rende conto del problema.
La piccola piaga guarisce da sola, senza medicine (ci vuole circa un mese): al che uno si crede a posto (guarito, se mai gli è passato per la testa di essere malato).
E invece…
Quello che è accaduto è che il treponema, ora invisibile all’esterno, è entrato nei vasi sanguigni e attraverso il sangue si sta diffondendo in tutto il corpo. A breve compariranno le caratteristiche macchie sulla pelle.
Anche in questo caso (se la disinformazione fa bene il suo mestiere e si chiude un occhio sui sintomi) vedremo lo sfogo, le piccole macchie, scomparire da sé.
E mentre tiriamo un sospiro di sollievo per la scampata magagna estetica, dentro, sotto la pelle la nostra infezione dirige silenziosa verso la sua meta ultima: cuore e cervello.
Una volta là i danni saranno gravissimi e oramai irrimediabili.
Da considerare bene, per le ragazze, che la sifilide presa in gravidanza può essere trasmessa al bambino provocando aborti o malformazioni.
Mai come in questo caso la buona informazione è la migliore cura: la diagnosi di questa infezione è facilissima, basta un esame del sangue.
E la cura è altrettanto semplice, e pure definitiva. Se fatta in tempo.
Sembra che questa malattia sia comparsa in Europa alla fine del 1400 dopo la scoperta dell’America, quando i marinai di Cristoforo Colombo rientrarono in patria e se la portarono appresso come regalino speciale da parte delle native americane (così cavallerescamente sedotte).
Una malattia made in U.S.A., insomma.
La sifilide o lue si trasmette quasi sempre con il rapporto sessuale.
Batteri chiamati treponemi penetrano nei genitali esterni, ma anche in altre zone del contatto sessuale (la bocca, il più delle volte).
Si manifesta prima come una piccola piaga che non fa male e che compare a 2 – 3 settimane dal contagio.
A volte passa inosservata, per cui non ci si rende conto del problema.
La piccola piaga guarisce da sola, senza medicine (ci vuole circa un mese): al che uno si crede a posto (guarito, se mai gli è passato per la testa di essere malato).
E invece…
Quello che è accaduto è che il treponema, ora invisibile all’esterno, è entrato nei vasi sanguigni e attraverso il sangue si sta diffondendo in tutto il corpo. A breve compariranno le caratteristiche macchie sulla pelle.
Anche in questo caso (se la disinformazione fa bene il suo mestiere e si chiude un occhio sui sintomi) vedremo lo sfogo, le piccole macchie, scomparire da sé.
E mentre tiriamo un sospiro di sollievo per la scampata magagna estetica, dentro, sotto la pelle la nostra infezione dirige silenziosa verso la sua meta ultima: cuore e cervello.
Una volta là i danni saranno gravissimi e oramai irrimediabili.
Da considerare bene, per le ragazze, che la sifilide presa in gravidanza può essere trasmessa al bambino provocando aborti o malformazioni.
Mai come in questo caso la buona informazione è la migliore cura: la diagnosi di questa infezione è facilissima, basta un esame del sangue.
E la cura è altrettanto semplice, e pure definitiva. Se fatta in tempo.
Gardnerella vaginalis
La vaginosi batterica è una malattia che colpisce prevalentemente le donne:
la normale flora batterica vaginale perde il normale equilibrio e determinati batteri iniziano a proliferare;il principale indiziato è sempre il gardnerella vaginalis .
Il cattivo odore è il primo sintomo della vaginosi Spesso viene descritto come “odore di pesce”,
lo si nota immediatamente.
Può essere più o meno intenso a seconda della paziente, ma è comunque facilmente riconoscibile.
Spesso è accompagnata da perdite, dolore, prurito o bruciore.
L’infezione da gardnerella nell’uomo è invece molto più rara e spesso asintomatica (non presenta cioè alcun disturbo), ma comunque possibile.
La vaginosi batterica è una malattia che colpisce prevalentemente le donne:
la normale flora batterica vaginale perde il normale equilibrio e determinati batteri iniziano a proliferare;il principale indiziato è sempre il gardnerella vaginalis .
Il cattivo odore è il primo sintomo della vaginosi Spesso viene descritto come “odore di pesce”,
lo si nota immediatamente.
Può essere più o meno intenso a seconda della paziente, ma è comunque facilmente riconoscibile.
Spesso è accompagnata da perdite, dolore, prurito o bruciore.
L’infezione da gardnerella nell’uomo è invece molto più rara e spesso asintomatica (non presenta cioè alcun disturbo), ma comunque possibile.