Stiamo attente…certi messaggi wap ci fanno solo male ….
“ Sei bella. E non per quel filo di trucco. Sei bella per quanta vita ti è passata addosso, per i sogni che hai dentro e che non conosco. Bella per tutte le volte che toccava a te, ma avanti il prossimo per le parole spese invano e per quelle cercate lontano. Per ogni lacrima scesa e per quelle nascoste di notte al chiaro di luna complice…”
Ecco.. ditemi ,per favore , quante infinite volte anche a voi in questi ultimi giorni e’ arrivata per messaggio questa “cosa” in relazione alla Giornata contro la Violenza sulle donne !
Io all’inizio l’ho letta al volo , glissando sul totale , attribuendo il fastidio che avvertivo al fatto che fosse uno di quei messaggi preconfezionati che non amo e , comunque , dato che proveniva per lo piu’ anche amiche care, ho evitato di rispondere con il sarcasmo che mi sarebbe venuto spontaneo e che non sarebbe stato carino, lo riconosco.
Ma, quando su Messenger questa poesiola mi e’ arrivata addirittura attribuita ad Alda Merini sinceramente e’ stato o troppo!
Da qui allora due righe , ragazze , per riflettere fra noi in occasione della Giornata contro la violenza su noi donne in merito al supremo rispetto che dobbiamo rendere alle “parole “, oggi , per difenderci .
Parole che non ci piacciono quando distorcono sui media notizie che ci riguardano, cosi come dovrebbe esserlo per parole che ci descrivono o che riguardano il mondo in cui viviamo e che noi stesse veicoliamo!
Perche’ le parole, diamine, sono importanti!
Importanti…perche’ possono essere violenza, definirci, creare o confermare esattamente quella immagine di noi che non vogliamo . Possono strutturarci , le parole usate e fatte veicolare in un certo modo oggi , incardinarci , bloccarci sempre di piu’ in stereotipi da cui cerchiamo con fatica di liberarci.
Insomma, se in questi giorni parliamo di violenza contro noi donne, cerchiamo di riflettere anche sulle violenze subdole. Quelle che non ci appaiono tali, quelle che, pero’, ci manipolano.
Quelle che, nel nostro banale e normale quotidiano ci cambiano o confermano in ruoli definiti senza che ce ne accorgiamo, giorno per giorno.
Quelle che ci inducono a far sembrare insignificanti piccole rinunce fatte ai nostri bisogni, a quello che siamo o vorremmo essere. Quelle che ci fanno apparire tenera e ovvia la nostra eterna disponibilita’, facendo nel frattempo sparire via via , a piccole , piccole dosi la totalita’ di quello che siamo.
Facendoci diventare ad essere altro che noi stesse, alla fine.
Per cui, riflettendo proprio sulle frasi apparentemente innocue e sdolcinate di questa poesia ,almeno a me arrivata in via virale in questi giorni , ho capito cosa fosse la sensazione di disagio avvertita mentre mi passavano e ripassavano sul cellulare o sul pc proprio in occasione del 25 novembre .
Ho realizzato che mi infastidiva la manipolazione sottesa di questa poesiola accattivante che ci giravamo fra noi ignare come fosse un complimento (..e, fra l’altro scritta da un uomo..altro che Merini!)
L’idea ribadita fra noi che siamo belle anche “con i nostri sogni dentro”,
belle per tutte le volte che abbiamo passato la mano mandando “avanti il prossimo”, ”per le parole spese invano e per lacrime “nascoste di notte “ mentre (e qui taccio perche’ la mia animaccia toscana davvero direbbe cose non consone ad un articolo..), mentre ci sta a sentire solo la luna!
La luna.. poveretta…perche’ pare evidente nel leggere queste righe che noi non si riesca a farci ascoltare da nessuno!
No no…per favore! Stiamoci attente ragazze! Stiamoci attente!
Il lavoro da fare sulla nostra crescita personale e’ quotidiano, minuzioso.
Lavoro su quanto sia sempre piu’ importante nella societa’ di oggi riuscire ad esprimere correttamente quello che siamo e cosa desideriamo per noi ed il nostro benessere .
Unico modo per renderci forti, consapevoli, giustamente capaci di accettare o rifiutare qualcosa.
Altro che piangere in silenzio di notte con nessuno che ci ascolta o passare la mano !
Questo perche’ la violenza di cui parliamo tanto in questi giorni non arriva improvvisa .
Ci sono segnali che dobbiamo imparare a cogliere,gesti, fatti, atteggiamenti che dovremmo conoscere per saperci difendere e diventare consapevoli di quello che ci fa stare bene senza rinunciare a nasconderlo.
E solo saperlo esprimere correttamente puo’ aiutarci a difenderci da qualunque tipo di violenza o semplice prevaricazione o offesa ci possa arrivare .
Serve passare fra noi il messaggio che piangere di nascosto ad una luna complice non serve a niente, cosi come non ci serve pensare sia ovvio essere nascostamente belle come la poesiola ci suggerisce .
Serve capire che questo non fa altro che addomesticare ,dentro e fuorti di noi, l’immagine di una Donna crocerossina, disponibile per la dovuta routine e perche’ deve essere sempre pronta a cedere il passo .
Non ci fa bene questo e non fa bene neanche a chi abbiamo intorno .
La famosa assertivita’ che dovrebbe essere base e sostegno di una autostima capace di farci esprimere nel nostro mondo quello che siamo,desideriamo e proviamo parte proprio da questo.
Dal riconoscimento armonico di cosa saper accettare e cosa rifiutare, senza rabbia ne’ commiserazione di noi stesse. Per cui non credo , a questo punto, sia esagerato aver provato il fastidio della diffusione cosi virale di una apparente innocente poesiola proprio nei giorni in cui , invece, dovremmo fare il focus su tutto quello che di apparente o no propone violenza a quello che siamo, potremmo essere e non ci viene dato modo appieno di diventarlo!
Le emozioni vanno dimostrate, le parole giuste dobbiamo imparare a usarle, il dono che siamo non puo’ essere l’immagine virale, ripeto, di qualcosa raccolto in fretta e per caso.
Insomma…due righe per dire e ricordarci che le parole sono importanti e sono importanti quelle che noi decidiamo di usare .
Non facendole girare a caso e non alimentando l’immagine collettiva che tanto danno fa, ripeto sottotraccia e sembrando quasi un omaggio , mentre e’ solo l’ennesima scontata elegia alla storica arrendevolezza senza scelta delle donne italiane.
L’attribuzione ad Alda Merini poi.. una si che si sarebbe arrabbiata “a mostro” se le fossero state attribuite le parole di questa poesiola che viaggia sul web!
La Merini..una che di emozioni mostrate fino all’ultimo c’e’ vissuta, una che certo non ha mai pianto in silenzio, che mai e poi mai ha esitato nel dichiarare al mondo quello che di bello o di terribile era in lei ! Insomma ,ringraziamo l’autore che ha scritto questa piccola ode alla crocerossina silente dell’italico immaginario collettivo ma lasciamola li dove e’ e scappiamo, scappiamo al volo da tutto questo farla girare fra noi donne per favore !
“Sei bella
Sei bella e non importa che il mondo sappia, sei bella davvero, ma solo per chi ti sa guardare”.
Concediamocela pure questa piccola ode prosaica dopo un bicchiere di prosecco in una sera d’estate con i grilli che cantano in sottofondo , ma vi prego, in occasione del 25 novembre no.
In questa occasione No.
In questa occasione dobbiamo ricordarci l’una con l’altra solo che siamo belle per il rispetto che abbiamo per noi e che ci e’ dovuto .
Altro che vivere in silenzio , passare la mano o piangere silenziosamente sotto la luna!
E questo importa che si sappia
e anche parecchio.
#25Novembre
#donnesinasceassertivesidiventa