Il dono della matrilinearità che trasforma la tua vita
Ancora oggi, le donne non fanno che replicare le logiche culturali di un pensiero automatico che definiamo maschilista, ma che si ritrova nel pensiero di entrambi i generi perché rispecchia sistemi gerarchici e religiosi antiquati ma ancora radicati nella nostra cultura. È un atteggiamento mentale, un modo di pensare e di comportarsi che ci riduce sempre a prede e predatori, dominatori e dominate. È un modello culturale, un modo di decifrare e intendere i rapporti tra persone, che infrange le barriere genetiche alimentando violenza e pregiudizi. Sono numerose le donne che disprezzano le altre donne. Anche il linguaggio, se usato senza consapevolezza, nasconde nella maggioranza dei casi discriminazioni verso la donna.
Certo, possiamo riconoscere che tanta strada è già stata fatta, ma troppo poca rispetto a quello che si potrebbe realizzare se la donna riconoscesse appieno il proprio valore e la propria funzione in questa vita in quanto creatura creante. Occorre avere il coraggio di guardare alla base, all’origine.
Cosa ne abbiamo fatto delle esperienze delle nostre Ave? Dove abbiamo dimenticato il loro apporto nel procedere in questa vita? Siamo in grado di riconoscere i loro doni? E ancora, quanto siamo affezionate al ruolo della vittima?
Maria Gabriella Santolisier. Diplomata in naturopatia presso l’Istituto di Medicina Psicosomatica RIza e presso l’Università di Milano, ha collaborato e collabora con diversi medici allopatici, dei quali integra le conoscenze. Si è formata come Facilitatrice presso la International School of Forgiveness di Daniel Lumera. Tiene seminari e laboratori, oltre a scrivere su diverse riviste specialistiche nazionali come Scienza e Conoscenza. Ha condotto un programma radiofonico dal titolo La bellezza della conoscenza, invitando al confronto diversi operatori olistici. Opera a Cagliari presso il suo studio naturalmentESani come naturopata, facilitatrice. Insegna all’Accademia ES.