Mi sono sempre reinventata, non ho mai smesso di farlo e credo che continuerò, non potrei fare altrimenti.
Di Susanna Garavaglia
Mi sono sempre reinventata, non ho mai smesso di farlo e credo che continuerò, non potrei fare altrimenti. Ogni mia scelta è stata sempre dettata da una sorta di caccia al tesoro che mi ha portato a trovare ad ogni tappa della mia esistenza sempre nuovi foglietti con nuove indicazioni per rimettermi in cammino sempre su nuove strade. Oppure quelle indicazioni mi portavano, e mi portano tutt’ora, a ritornare su vecchi sentieri già esplorati ma con la consapevolezza di essere cambiata io in qualcosa, di essermi trasformata. I miei occhi che tanto hanno vissuto rispetto alle volte precedenti mi portano a vedere le strade già solcate, quindi, sotto una luce differente, cogliendovi sempre qualcosa di nuovo. In questi mesi, ad esempio, mi sto preparando per ritornare su un palcoscenico, dopo più di vent’anni: non so quello che succederà ma so che sarà diverso perché il mio corpo non è più quello di allora e nemmeno la mia scioltezza forse anche di mente, oltre che di articolazioni e movimenti. Ma sarà certamente un’altra cosa e non per questo meno entusiasmante di allora. E non m’importa se sarò ridicola perché non sto competendo con me stessa e con quella me che sono stata in passato. Se in tutti questi anni mi fossi mossa nella mia vita facendo confronti con quello che sono stata e pretendendo di essere al top, starei ancora facendo quello che facevo a vent’anni ma mi starei annoiando molto, anche se allora mi piaceva. Ma allora era allora, ora è ora e vivere nel presente e goderselo fino in fondo è importante per me.
Un tempo vivevo a Milano, nella zona della vecchia Fiera dove oggi c’è City Life, proprio nella piazza davanti ai grattacielo storti. Ci ho vissuto fino a una decina di anni fa poi ho incominciato a fare avanti e indietro in e da un delizioso bosco Ligure nella provincia di Savona. Da una zona elegante della città dove ero nata e un appartamento borghese al sesto piano ho scelto di spostarmi in mezzo alla natura e di iniziare a conoscerla un po’ in una piccolissima casa con una grande stufa. La natura quella vera, quella del bosco, misteriosa, abitata, un po’ magica. Forse prima non sapevo che esistesse o meglio non immaginavo che potesse esistere nella sua indipendenza, la vedevo solo come sfondo alla vita di noi esseri umani. A quell’epoca a Milano facevo la Naturopata e conoscevo bene l’uso terapeutico delle piante e dei fiori , ma soltanto quando erano ..in boccetta! Guidavo le persone nelle meditazioni ma mettevo delle musiche come sfondo con il suono dell’acqua che scorre e gli uccelli che cantano. Invece, forse per la prima volta nella mia vita, ai margini del bosco ho iniziato a convivere con quei suoni e a scoprire che sono veri, che esistono ogni giorno, a qualunque ora. Ora viviamo qui. Sette anni fa abbiamo venduto l’appartamento di Milano e abbiamo costruito una grande casa e dato vita ad un B&B che chiamiamo Joie de Vivre. Continuo ad essere Naturopata, Counselor, a scrivere libri e articoli, a inventarmi l’inventabile ma faccio anche la locandiera. E mi sono messa a cucinare, cosa che a Milano facevo solo per sopravvivere. Ora la mattina sforno il pane e sono diventata famosa, anziché per i miei libri, per il mio strudel!
In realtà reinventarsi non vuole dire rinnegare quello che siamo stati ma semplicemente andare avanti in modo nuovo rispettando la nostra nota di fondo. Quello che è il nostro contributo, unico e irripetibile nella scena del mondo, quello non lo distruggiamo mai ma lo portiamo sempre con noi e lo incanaliamo in direzioni nuove, rendendolo sempre più somigliante a quello che noi siamo. Dove poi quelle strade ci portano, attraverso qualunque tappa passino, è il nostro progetto di vita, unico obiettivo cui rimanere fedeli.