Educare spezzando le catene, il monito più bello per un docente.
Ho terminato la lettura di questo interessante saggio di pedagogia.
Gardner è noto per aver catalogato le 7 intelligenze tanto care agli studenti di psicologia.
Il finale mi ha fatto respirare a pieni polmoni, è simile, paradossalmente, a “Memorie della casa dei morti” di Dostoevskij, non posso precisare oltremodo per non rovinarvi la sorpresa.
Lo scheletro dell’opera si snoda in diverse tematiche: il discendente naturale, vincoli e simboli di apprendimento, istituzioni educative e difficoltà.
I primi capitoli trattano, con richiami al romanticismo di Rousseau, amati più da me che dall’autore, la crescita del bambino nel suo percorso di riconoscimento prima e di apprendimento poi.
Di notevole rilievo le ricerche sui differenti sistemi scolastici, dall’africano allo statunitense, quest’ultimo privilegiato perché sollecita l’intuito e consente il distacco materno.
Particolarmente adatto alla riflessione, il capitolo dedicato all’ utilizzo dei concetti numerici e dell’empirismo della fisica per spiegare il mondo.
Educare spezzando le catene, il monito più bello per un docente.
Prossima fermata…da un console!