L’ abitudine o l’assuefazione al non rispetto degli altri ed il dio denaro imperante portano alla distruzione dell’essere umano. ”Ogni volta che maltratti una donna, SMETTI di essere un UOMO”
Dall’iniziativa “nonenormalechesianormale” messa in rete nel novembre 2018, che vedeva Attori e personaggi, in video, con un segno rosso sotto l’occhio per protestare contro la violenza sulle donne, Luciano Anelli, documentatore della cultura delle donne, che da oltre 15 anni ci mette la faccia, il tempo, l’ardore e l’intelligenza su tale battaglia, ha deciso di far “mettere la faccia” anche a gente, donne e uomini, comuni in segno di protesta e di attenzione sull’argomento, perché ci sia attenzione costante.
Allora, Luciano Anelli, durante un evento da lui organizzato il 25 novembre, nota giornata contro la violenza sulle donne, ha iniziato marcandosi sotto l’occhio con un segno di rossetto rosso, in segno di palese grido “No alla violenza sulle donne”, invitando a unirsi nel metterci la faccia.
Da lì ha iniziato a chiedere via social ai suoi tantissimi amici/e conoscenti di unirsi mettendoci la faccia e segnandosi con rossetto rosso sotto l’occhio, fornendo una loro foto per la redazione di un video da mandare in onda sui social e non solo per tutto l’anno, non solo il 25 novembre e l’8 marzo, per sollevare anche attraverso un atto inconsueto, un’attenzione costante sul problema che non riguarda solo le donne, ma anzi riguarda più gli uomini, perché si formino una coscienza sulla questione e dicano che “Non è un vero uomo chi usa la violenza sulle donne e sui minori”.
Le adesioni sono state molte, tanto da dover stoppare a circa 150 le presenze e varare il video “NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE”.
https://www.youtube.com/watch?v=E_dH9uR1n-4
Non è stato sempre facile convincere all’adesione, soprattutto uomini che consideravano uno sfregio alla loro virilità, ma anche donne che non hanno compreso il senso, ritenendo l’iniziativa limitativa, oppure i coraggio di metterci la faccia. Ebbene, già il segnarsi con rossetto la guancia è stato un atto terapeutico per qualcuna/o perché considerata una violenza su se stesso, che però ha fatto comprendere quanto più grande deve essere l’umiliazione, la vergogna, il danno che subisce una donna violentata non solo nel corpo. Altri non aderendo hanno motivato più efficaci le manifestazioni di protesta in piazza. Queste però durano un giorno, sono visibili nei media poco e garantiscono l’anonimato in una massa compatta. Il video varato da Anelli girando tutto l’anno può arrivare in ogni contesto e costringe ad ognuno a prendere coscienza, mettendoci singolarmente la faccia e l’adesione, palese, univoca e significativa.
Nel video scorrono queste frasi:
Rompiamo il silenzio, previeni la violenza sulle donne e bambini
L’ abitudine o l’assuefazione al non rispetto degli altri ed il dio denaro imperante portano alla distruzione dell’essere umano.
Aiuta la tua amica che viene violentata a chiamare il 1522
I genitori devono fare i genitori…Non basta occuparsi delle necessità materiali.
I genitori devono saper educare con l’esempio soprattutto, senza pretendere che i figli diventino ciò che loro non sono riusciti a diventare. Insegnino il rispetto e l’esistenza dell’altro e non dell’io.
Se una ragazza o bambina camminando sola si sentisse minacciata da qualcuno o sapesse che la stanno seguendo e mi vede, che mi prenda per mano, senza vergogna, e finga di conoscermi da sempre. Che cammini accanto a me e mi spieghi cosa le succede, qualcosa potrò fare. Correre insieme, gridare insieme, combattere insieme….
Non solo il 25 novembre e l’8 marzo si deve parlare indignati contro la violenza verso le donne, ma tutto l’anno mettendoci la faccia
Serve Essere una persona per bene. Ricominciare da qui, dal rispetto, dalla gentilezza, dall’impegno. Almeno un po’ di tutto questo. E poi prendersi cura di qualcuno, o di qualcosa. Prendersi cura della bellezza, lasciarsi stupire dalla bellezza.
Forse è l’unico modo per contrastare quest’onda torbida in arrivo, il labirinto delle coscienze annullate da pochi caratteri, messi in fila da una lingua arrogante, è …Essere per bene, sì. Credo che questo serva.
Servono tutte le forme di protesta. Le manifestazioni durano un momento e l’eco si spegne, i selfy da soli non servono molto, ma una protesta con selfy numerosa che giri sul web continuamente potrebbe dare un nuovo tipo di segnale, alla politica, alle coscienze, all’azione
NON permettere MAI a nessuno di pensare di avere il controllo sulla tua persona, il corpo di una donna, la sua mente, la sua dignità devono essere sacri… SEMPRE (Elena Sofia RICCI)
Ogni volta che maltratti una donna, SMETTI di essere un UOMO
Si ringraziano le oltre 150 persone, donne e uomini, che hanno accolto l’invito a mettere la propria faccia per protestare contro la violenza sulle donne e bambini, non solo il 25 novembre e l’8 marzo, ma tutto l’anno.
Il video è accompagnato da un sottofondo musicale grazie alla partecipazionesignificativa a questa iniziativa da parte della regista, scenografa e cantante, TIZIANA STEFANELLI, che ha messo a disposizione gratuitamente la sua voce con la sua canzone “IO MENO TE”.
Il video nasce da una idea e iniziativa di LUCIANO ANELLI, ed ha collaborato nel montaggio dello stesso GENNARO MAIORANO
Hanno voluto metterci la propria faccia contro la violenza sulle donne, non solo il 25 novembre, oltre a Luciano Anelli, anche Maria Pia Vigilante, Patrizia Del Giudice, Mario De Marco, Rosanna Santoro, Florisa Sciannamea, Cresy Crescenza Caradonna, Piero Fabris, Romina Anelli, Giusi Trentadue, Santa Vettori, Daniela Trapani, Cosimo Leo, Linda Balice, Rosamaria Scorese, Daniela Palma, Anna Toma, Cristina Scorcia, Stefania Paolillo, Daniela Ciriello, Giovanni Bovio, Rosemary Laluz, Roberta De Siati, Angela Paltera (Dada), Elisabetta Venezia, Marco Brando, Teresa Carannante, Arianna Trigiante, Angelisa Tambone, Anna Cannone, Rita Coppa, Alessia D’Ambrosio, Rossana Giovinazzi, Filippo Mitola, Angela Gassi, Giancarla Marinelli, Pia Sciannamea, Rossella Spano, Jessica Polignano, Anna Biallo, Anna Losurdo, Mariapia Procacci, Bianca Caprio, Bea Wengel, Giovanni Lamanna, Micaela Biallo e Silvia, Cristina Maremonti, Rosalba Magistro, Oriana Palma e figlia, Domenico Berardi, Ekaterina Siashvili, Omescu Maria, Barbara Ciervo, Irene Petrella, Francesca Pietrocola, Tamara Cassano, Maria De Marzo, Bea Vallorani, Nadia Muscialini, Giovanna Picarro, Angelo Alò, Ezia Ficarella, Mariella Petruzzi, Antonia Cifarella, Sabrina Schiralli, Piero Scialpi, Aurelia Sardone, Rosaria De Matteis, Enza Miceli, Giulia Poli Disanto, Anna Delle Noci, Gianna Iurilli, Francesca Cernetti, Giacinta Fanelli (Gia Ci), Letizia Cobaltini, Francesca Della Valle, Anna Valentini (Tinta), Stefania Notarpietro, Flavia Loconte Cangini, Celestina Carofiglio, Gabriella Falcicchio, Ina Rotondo, Idelma Pirolo, Gianna Maria Nardi, Laura Ottaviano, Angela Quinto, Maria Michela, Naighi Rajendree, Gyanty Neermal, Rosaria Padricelli, Daniela Salviani, Mimi Ayelou, Patrizia Sgambati, Alda Volza, Angela Di Liso, Anna Santoliquori, Mariangela Fusco, Niurka Vila, Iole Natoli, Anna Gismondi, Maria Antonia Romano, Lia Asoli, Mapy Angelini, Marilù Angelini, Paola Giangaspero, Francesca Raio, Valeria Colletti, Arianna Giovinazzi, Valentina Lazzazera, Sara Lazzazzera, Ketty Martiradonna, Matteo ed Enrico Petruzzelli, Elena Persichetti, Marcella Clori, Maria Pia Lurini, Tiziana Stefanelli, Monica Irimia, Simona Liliana Dinu, Rozeta Kitovani, Terry Marinuzzi, Marisa Di Mitri, Stefania Sorrentini, Alessandra Strafile, Spyridon Trousas, Anna Chiechi, Gennaro Maiorano, Miriam De Marco, e tanti/e altri.