L’8 marzo a Matera rappresenta un nuovo passo verso la realizzazione del progetto perché raggiungere una effettiva parità tra donne e uomini è una conquista di civiltà irrinunciabile.
Quando la farina incontra l’acqua crea qualcosa di molto sostanzioso: il pane. Con questa battuta ironica ho concluso il mio 8 marzo a Matera, un incontro molto importante ancor più quest’anno che la Città dei Sassi è Capitale Europea della Cultura; per l’occasione era presente Ivana Pipponzi, Consigliera di Parità della Regione Basilicata che ci ha parlato di “Donne e discriminazioni” riferendosi ad un suo scritto relativo ad un ricatto sessuale ai danni di una donna a cui la Consigliera, nelle vesti di avvocata, sta dando il proprio sostegno legale.
Tornando alla farina e all’acqua, mi riferivo ai nostri cognomi, di Alba e del mio. Alba Dell’Acqua è vicepresidente del Moica (movimento italiano casalinghe) io sono una filosofa: dal nostro incontro è nato un progetto che partendo dall’educazione sentimentale, passando per la violenza di genere, è giunto ora al percorso femminile verso la parità. La seconda edizione del mio “Ho messo le ali” (ed. Rupe Mutevole) mi ha dato lo possibilità, in una ricorrenza come la Giornata Mondiale della Donna dedicata alla riflessione, alla condivisione, allo scambio anche con gli uomini che al nostro incontro erano presenti, di parlare di prevenzione. Mettere le ali significa anche sollevarsi dalla pesantezza del quotidiano per affrontare la vita con il giusto grado di distacco. Ciò che all’inizio, il pane e l’acqua, poteva sembrare una battuta scontata ed un po’ infantile, ad un’analisi più approfondita rivela un valore di notevole portata. Il cognome ci accompagna, parla di noi e del nostro passato, della nostra origine e nessuno può negare che acqua e farina siano elementi antichi e fondamentali per sopravvivere. Il pane che noi due desideriamo produrre è un alimento che diventa sostegno per tutte le donne. Si dice infatti “mi guadagno il pane” per affermare che, con il sudore della fronte, lavoro per vivere. Il pane che noi due stiamo impastando è un lavorare sfidando le avversità, che sono tante, per migliorare la condizione femminile in famiglia, al lavoro e in generale nelle relazioni con gli altri.
L’8 marzo a Matera rappresenta un nuovo passo verso la realizzazione del progetto perché raggiungere una effettiva parità tra donne e uomini è una conquista di civiltà irrinunciabile. La nuova edizione di Ho messo le ali, pur affrontando tutte le relazioni anche tra donne e uomini, apre con il racconto di un ricatto sessuale. Una storia vera dove vengono narrati i particolari significativi di un’esperienza vissuta sulla propria pelle e quindi utile per comprendere come riconoscere certi spregiudicati personaggi, così da essere in grado di difendersi dal loro inqualificabile comportamento. Questo è il compito che mi sono data da parecchi anni, quello della prevenzione attraverso l’acquisizione di strumenti e strategie vincenti, e l’incontro con le donne di Matera mi ha regalato una grande carica interiore che ancora una volta mi fa dire a gran voce “Non molliamo”: con Alba e Maria Giovanna il pane sarà sempre più nutriente!