Villa Durazzo Pallavicini di Pegli custodisce un magnifico giardino voluto dal marchese Ignazio Alessandro Pallavicini e realizzato tra il 1840 e il 1846, su progetto dell’architetto Michele Canzio
Situata nel pieno centro urbano, Villa Durazzo Pallavicini, pur assediata da brutti casermoni tra i quali serpeggia l’autostrada con un traffico assordante, riesce a far dimenticare ciò che la circonda nel momento stesso in cui si varca il cancello d’ingresso e ci si addentra lungo il viale di accesso al parco.
Straordinario esempio di giardino storico romantico, dalla forte connotazione di spazio onirico che al tempo stesso è luogo di ludiche passeggiate e di iniziazione esoterica e massonica, il parco si estende su 8 ettari di collina ed è strutturato come un racconto teatrale suddiviso in tre atti, ognuno dei quali è composto da quattro scene scandite da laghi, torrentelli, cascate, piccoli padiglioni, piante rare, ponticelli, scorci visivi e “inganni scenografici” che rendono la visita un’esperienza indimenticabile. Ogni scenografia è composta da una vegetazione particolare, da acque, arredi e architetture negli stili più vari: neogotico, neoclassico, esotico, chinoiserie, rustico… all’interno della quale il visitatore diventa anche l’attore della rappresentazione paesaggistica e teatrale.
Secondo Silvana Ghigino, direttore del Parco, architetto e paesaggista che da oltre trent’anni si occupa di questo meraviglioso sito: “Si tratta di un’opera di straordinaria bellezza che ha la capacità di arrivare al cuore delle persone, siano esse specialisti del settore o semplici amatori. Di questo è dimostrazione il fatto che la nostra organizzazione gestionale è supportata da molti volontari che dedicano gran parte del loro tempo al giardino, impegnati in varie mansioni. Inoltre i “misteri esoterici” disseminati nel percorso scenografico-iniziatico sono fonte di interessanti visite filosofiche e spunto per attività di riflessione che si tengono una volta al mese alla Casa delle Tortore”.
Ma tornando ai tre atti del racconto scenografico-filosofico, ciascuno è caratterizzato da accostamenti di vegetazione ben definita. Il primo atto è un lungo percorso attraverso viali e ambientazioni caratterizzate da piante particolari, come l’ambiente della montagna, dell’Oasi esotica e quello delle piante da fiore. Proprio in questo tratto si trova il famoso Viale delle Camelie che comprende oltre 150 esemplari di ‘Camellia japonica’ di cui molti risalgono all’epoca della costruzione del giardino, ed è considerato il Camelieto più vasto e antico d’Italia, in fiore tra la metà di febbraio e l’inizio di aprile quando si cammina sotto una volta di corolle e sopra un tappeto di petali colorati.
Il secondo atto è ambientato in un bosco mediterraneo, completamente impiantato secondo il progetto dei costruttori. Il terzo atto, infine, ha la connotazione di un luogo incantato: si trova in riva al Lago Grande, dominato da un’imponente Canfora e da un maestoso Cedro del Libano all’interno della scenografia del Paradiso Empireo. Mentre alla scena del Paradiso Terrestre è lasciato il compito di inondare i Giardini di Flora di piante da fiore quali camelie, primule, salvie, begonie, iris…
Villa Durazzo Pallavicini – Via Ignazio Pallavicini 13 – Genova Pegli
Info: tel 010 8531544; www.villadurazzopallavicini.it
Biglietti: intero 10€; ridotto 8€(over solo residenti nel comune di Genova); ridotto 5€ (under 7-18).
Il Parco è aperto tutti i giorni, escluso il lunedì, dall’inizio di marzo all’inizio di novembre.
Nei weekend di luglio e agosto sono previste aperture dei giochi d’acqua dell’Esodo.
Sono disponibili audio guide o guide cartacee.
Si può partecipare a visite guidate di tipo scenografico, botanico o agli incontri con il Direttore Silvana Ghigino durante i quali si rivive il percorso esoterico-massonico.
Sono raccomandate scarpe comode.