Proprio così! Sembra un nuovo sport nazionale parlare di qualcosa e contraddire quel qualcosa in modo che nessuno abbia ben chiaro in mente su cosa si stia argomentando.
Il termine confusione, dal lat. confŭndĕre, è un mescolare insieme cose che andrebbero lasciate separate: ciò precisamente quello che accade nella cultura di oggi. Il rapporto confusivo tipico della madre con il bambino è forse l’unica circostanza, a parte l’arte della cucina dove gli ingredienti si amalgamo confondendosi ed è giusto così, in cui la con-fusione genera il positivo. La mamma per i primi tempi a partire dal grembo vive un rapporto così stretto con il figlio che in certi momenti non sente che è separato da lei e ciò giova alla crescita: solo la mamma può fornire i primi strumenti per vivere nel mondo e li dona con tutta se stessa.
La confusione generata dalla cultura attuale è tutt’altra cosa. Non voglio dire da cosa scaturisca questo marasma della comunicazione, è difficile individuare un vero e corretto meccanismo di formazione, ma possiamo trovare, riflettendo, il modo per uscirne o tentare di farlo. Dire tutto e il suo contrario è possibile perché la cultura stessa ci mette a disposizione ciò che serve, essa è ricca di sedimenti secolari dove i pensieri trasformandosi e formandosi hanno generato proverbi, aforismi… nati dalle esperienze umane diverse tra loro e quindi degne di esistere seppur contraddittorie. La confusione di cui sto narrando è un tentativo di imporre una nuova cultura, quella della confusione.
A chi giova? Perché ciò? Lascio a chi legge la facoltà di tirare le conclusioni, da parte mia c’è solo il desiderio di segnalare una tendenza deleteria soprattutto per bambini e giovani che si trovano a vivere in una società incapace di creare orizzonti limpidi, comprensione chiara delle emozioni, dei sentimenti, dei desideri. Chi è confuso brancola alla ricerca di un appiglio sicuro e non trovandolo cerca percorsi alternativi, spesso deleteri come la droga e l’alcol. Chi è confuso non capisce e spesso si arrende a chi vendendo fumo crea sempre più confusione.