Un eremita sul marciapiede. Lercio e straordinariamente vero il fastidioso occhio scrivente della Mazzantini.
Scrive ciò che sappiamo è che abbiamo provveduto a custodire congelandolo. La miseria.
8 e mezzo a questo piccolissimo romanzo che mi ha ricordato molto la cara danese Pia Petersen de “La strada è la mia casa”.
Si parla di Zorro, un cane sì, caldo che sostituisce il matrimonio freddo e incomunicato, ma anche un uomo che investe e uccide un suo simile e si abbruttisce dedicandosi alla vita di strada.
Qui perde ogni confine del ponte di Silvio, cacca, pipi, bisogno animalesco di una donna. Uno schifo incontenibile. Buona lettura.
Voto: 8 e mezzo