Alla Fondazione Marconi di Milano è in corso una mostra che raccoglie opere dell’artista del periodo compreso tra il 1967 e il 1972.
Una mostra di grande respiro dedicata a “Emilio Tadini 1967 – 1972. Davanti agli occhi, dietro lo sguardo” è in corso alla Fondazione Marconi di Milano. Un omaggio al maestro milanese (pittore, disegnatore, intellettuale, scrittore e poeta) per riportare alla luce il lavoro grafico e pittorico di Tadini e per ricostruire la figura di un artista totale.
Considerato uno tra il personaggio più originali del dibattito culturale del secondo dopoguerra italiano, fin dagli anni Sessanta Emilio Tadini sviluppa la propria pittura per grandi cicli, popolati da un clima surreale in cui confluiscono elementi letterari, onirici, personaggi e oggetti quotidiani dove le leggi di spazio e tempo e quelle della gravità sono totalmente annullate.
È tra il 1967 e il 1972 che la sua attività artistica è particolarmente prolifica e prende connotati stilistici ben precisi partendo dalla pop art, anche se non sono le aggressive manifestazioni del pop americano a interessarlo bensì quelle del pop inglese. Un occhio particolare è rivolto all’arte di David Hockney, Allen Jones, ma anche a Francis Bacon e Patrick Caufield.
In contemporanea alla mostra della Fondazione, la Casa Museo Spazio Tadini (via Jommelli 24 – tel. 02 2611 6574) presenta fino al 20 aprile prossimo la mostra “Profughi”, una serie di tele risalenti al periodo degli anni Ottanta-Novanta.
Emilio Tadini era un personaggio gentile di grande umanità e simpatia: era facile incontrarlo per le strade della città mentre sfrecciava veloce in sella alla sua bici con un cappellaccio calcato in testa, uno svolazzante mantello e gli immancabili sabot di legno neri.
“Emilio Tadini 1967 – 1972. Davanti agli occhi, dietro le sguardo”
28 marzo – 28 giugno 2019
Fondazione Marconi – via Tadino 15 – Milano
Orario: da martedì a sabato h. 11.00 – 19.00
Ingresso: libero
Info.: tel. 02 29419232; www.fondazionemarconi.org