Riflessioni sparse di Daniela Domenici dopo il match con le Giamaicane
Come tanti altri campi, purtroppo, anche quello del calcio è sempre stato esclusivo appannaggio degli uomini a tal punto che anche la terminologia utilizzata per descrivere chi gioca dai/lle commentatori/rici non ha l’equivalente femminile.
Ce ne siamo accorte ancora una volta durante questi Mondiali in Francia che le nostre Azzurre, guidate dall’allenatrice (o coach se vogliamo usare un inglesismo) Milena Bertolini e capitanate da Sara Gama, hanno conquistato, a dispetto di ogni previsione, l’anno scorso vincendo quasi tutti gli incontri e nonostante l’ostracismo e il silenzio di tutti i quotidiani, cartacei e online, e della tv.
“il capitano, il portiere, il centromediano, l’arbitro…”: l’unica parola che non ha bisogno del corrispondente femminile è “fallo” anche perché con lo splendido fairplay che contraddistingue il gioco delle nostre Azzurre e di tutte le calciatrici del torneo di “falli” ce ne sono stati davvero pochi da rilevare e fischiare. Questo è uno dei tanti elementi che caratterizza e distingue, in positivo, il calcio femminile da quello maschile: le atlete giocano con il cuore, con classe e passione ma non fanno quasi mai male volontariamente alle avversarie e se capita sono subito pronte a scusarsi…FAIRPLAY…
Seguo il calcio femminile come “cronista” da un bel po’ di anni, da quando ancora vivevo ad Augusta (SR) e commentavo, sul mio sito, le partite della squadra di calcio a 5 della città. Da un po’ di tempo ho deciso di ricominciare grazie alle nostre splendide Azzurre e ho deciso di dedicare loro un angolo del mio sito.
https://danielaedintorni.com/category/calcio-femminile/
Purtroppo le loro partite non venivano considerate “interessanti” come quelle dei “maschietti” e quindi non si potevano vedere in Tv; erano considerate calciatrici di serie B rispetto ai colleghi e non veniva dato loro alcuno spazio sui media. Finalmente l’anno scorso qualcuno ha cominciato a rendersi conto che esistono e che sono talmente brave da essersi meritate i Mondiali dopo 20 anni mentre i “maschietti” non ce l’hanno fatta…E finalmente la RAI ha concesso loro il meritato spazio…
Nel primo incontro del nostro girone, il 7 maggio alle 13, le Azzurre hanno incontrato le “colleghe” australiane e dopo un primo tempo un po’ incerto e debole, forse un po’ intimorite dalla stazza delle “cangure”, hanno reagito con il cuore e con la classe che hanno prima pareggiando all’undicesimo del secondo tempo con Barbara Bonansea e poi, a un minuto dalla fine dei cinque di recupero, sono passate in vantaggio, sempre con Bonansea, ribaltando quindi il risultato iniziale.
Ieri alle 18 il secondo incontro del girone con le Giamaicane che è stata una vera goleada per noi, una tripletta di Cristiana Girelli nel primo tempo e una doppietta di Alice Galli nel secondo. Le Azzurre hanno giocato sin da subito con un ritmo spettacolare e le avversarie non sono state in grado di arginarci. Una delle commentatrici ha raccontato la loro storia che riguarda Stella Marley, la figlia del grande Bob, e un po’ ci dispiace per averle “strapazzate” così tanto…
In entrambi gli incontri un complimento, da parte mia, alle arbitre, molto attente, sempre presenti a quei pochi falli in campo e pronte ad avvalersi dell’aiuto del VAR, come ieri sera, per assegnare il giusto rigore.
Ora siamo in testa al nostro girone con due vittorie…martedì sera ci aspettano le Brasiliane che hanno vinto contro le nostre avversarie di ieri sera e hanno perso contro le Australiane.
In questa sede mi preme sottolineare, in senso negativo, lo squallore degli insulti a Sara Gama, la capitana delle Azzurre, e il fatto che le nostre atlete siano ancora considerate dilettanti, non professioniste come i colleghi “maschietti”…