C’e’ bisogno di fermarsi, raccontarsi e, soprattutto, rileggersi nel tempo per capire cio’ di cui abbiamo davvero bisogno. Concedendoci la poesia di autorizzarci a tornare un po’ bambini , consapevoli che siamo “interi ” e completi se proprio a questa parte di noi ci abbandoniamo, di nuovo, ogni tanto.
Con le mani in pasta in vasetti di colore, per esempio…si quelli a dita, quelli che usano i bambini!
Ed e’ un attimo ritrovare “gioia”. Va provato decisamente, va provato.
Facendo qualcosa che non si sperimentava da tempo, concedendoci qualcosa di diverso.
Qualcosa che ci appaia all’inizio anche solo un semplice gioco prima di capire che e’ esattamente quel momento di cui abbiamo bisogno. Perche’ sono gli spazi solo ed esclusivamente per noi quelli che troppo spesso ci mancano . Momenti scelti, preparati e goduti come fossero un regalo atteso . Non e’ facile lo so.
Abbiamo impegni, corriamo e ci dividiamo su mille fronti. Ma…quel momento per “noi”, quello speciale momento per noi ci salva e dobbiamo trovarlo . Ma non quello classico di spazi di tempo libero autorizzato dalle convenzioni sociali che ci circondano. Il parrucchiere, l’estetista , quelli insomma dovuti per la bellezza esterna o la palestra .Io intendo quei momenti che riusciamo a creare ed a concederci per quello che abbiamo “dentro”. Quelli sì che sono piu’ difficili da trovare, da ritagliarci o da spiegare che ci sono essenziali per non girare poi a vuoto . Spazi di tempo per capire “dove siamo”oggi , dove stiamo andando, cosa siamo diventate mentre corriamo ogni giorno e, soprattutto, cosa ancora vorremmo poter essere. Qualunque eta’ abbiamo e qualunque desiderio ci sia rimasto dentro. Questi, ecco , questi oggi sono i più veri, autentici e potenti regali che possiamo farci.Allora, ben venga l’Arte per farci esprimere!
Che sia dipingere, scrivere o ascoltare musica .Con lo stupore ritrovato dell’infanzia. Provando , per esempio,una mattina i colori a dita come quelli dei bambini provando a “segnare” su un foglio, liberamente e senza nessun filtro del saper fare o del giudizio , quello che sentiamo di essere in questo momento. Certo la vera fase e’ quella meno artigianale , legata ad un percorso insieme a professionisti cosi che regalarsi uno spazio in un gruppo guidato in modo da far esprimere al meglio ciascuno dei partecipanti diventa l’inizio di un cammino . Percorso ad hoc per “sperimentarsi” in quelli che, chi lavora nella mediazione artistica come me , chiama “laboratori ” di art counseling e crescita personale.
Spazi protetti dove si usano gli strumenti delle varie arti e nei quali chi partecipa si scopre capace di esprimere sè stesso con tutte le tecniche possibili come mai si sarebbe immaginato , sperimentando cose nuove di sè ogni volta con una emozione che sorprende e commuove sempre anche chi,come me , lo ha visto accadere infinite volte!
Questo grazie alla meraviglia del comunicare relazionandosi con l’uso dello strumento “arte”.
Strumento semplice , diretto , veloce e preciso che ,quando usato sotto la suprevisione di professionisti , arriva a far scoprire cose su noi stessi piu’ che con mille parole o ragionamenti !
Ma , in questa estate che comincia, provate intanto a sperimentare una piccola cosa , come piccolo iniziale passo verso voi stessi ed il vostro benessere.
Anche chi di voi non ricorda neanche quando l’ha fatto l’ultima volta ,si ritagli un piccolo personalissimo momento di creativita’ ! D’altra parte non e’ vero che ogni cambiamento inizia con un piccolo movimento?
Quel momento speciale puo’ essere in silenzio, con una lettura o una musica ma , volendo sperimentare ,o ricordare, cosa significa esprimersi attivandosi in prima persona , provate ad usare di nuovo colori, matite, pennarelli, tempere, colori a dita …qualunque cosa vi passi per la testa!
Tracciando “segni”, di qualunque tipo , su un foglio bianco. Non importa abbiano un senso o siano per disegnare o scrivere qualcosa di preciso o con una logica ! Che poi, se quello che preme uscire in voi sono parole , usatele per scrivere e descrivere il vostro sentimento del momento.
Tracciandole come volete, tirandole fuori , imprimendole come vi capita su quel foglio. Usando quello spazio prezioso come il diario dell’ adolescente che siete stata , ritrovando quella voglia di narrare , “ora”, cio’ che provate e cosa siete.
Insomma il fine e’ di fermarci a riflettere su noi stesse come fosse un regalo ,iniziando ad usare di nuovo ogni possibile arte a disposizione .Senza pensare se sappiamo disegnare come Matisse, dipingere come Picasso o scrivere come la Merini . Concedendoci questi “spazi”come regali preziosi, prendendo la nostra anima e mettendola finalmente stesa al sole, facendole prendele “aria” e restituendole quel bisogno di poesia e creativita’ che non ci ricordiamo forse neanche piu’ faccia parte di noi stesse! Materia preziosa del nostro essere e del nostro mutare. Quello che avremo impresso sara’ il “nostro” “segno” , sara’ li, testimoniandoci, raccontandoci….
Un colore, una parola, un segno. Poi verra’ altro , se vorrete.
Magari la strada ricca di benesse del conoscere le proprie risorse dimenticate con un percorso di crescita personale attraverso l’arte e quello che offre di unico quando usata come strumento per ri-conoscersi.
Consapevolmente.
Intanto iniziate..tracciando il vostro, anche piccolo , nuovo segno nel mondo….
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(Nelle foto laboratori di Art Counseling di Aspic Toscana)