Ci sono storie che vanno raccontate ed una di queste e’ quella che da quattro anni inizia i primi di luglio con una meravigliosa serata chiamata “Collectors Night “.
Evento organizzato a Pietrasanta da dieci gallerie d’arte consorziate sotto l’egida della ANGAM (Associazione Gallerie di Arte Moderna e Contemporanea) che ha inaugurato il 6 luglio scorso dieci mostre di altissima qualita’,mostre che animeranno l’estate di questa antica cittadina toscana a due passi dal pettinatissimo mare della Versilia come un’unica grande performance a cielo aperto.
Una storia che merita di essere raccontata perche’ raro esempio di fare squadra nell’ottica di unire competenze,storie personali esperienze diverse e diverse creativita’.
Cosi che ,venendo a Pietrasanta , luogo ricco di cultura e storia, da sempre protagonista dell’arte internazionale e dei suoi maggiori interpreti, noto come l’Atene d’Italia ,potrete sperimentare da soli un percorso di grande bellezza ed unico come ricchezza di emozioni e immersione nel meglio dell’arte contemporanea.
Dieci mostre diverse per impostazione delle quali mi faccio raccontare e che visito con Claudio Francesconi , nella duplice veste di coordinatore delle dieci gallerie che lo hanno organizzato e di direttore di una di queste
la “Futura Art Gallery .
“A noi serviva ,in primis, distinguere chi fa oggi un lavoro strettamente legato alla realta’ professionale della galleria d’arte , per cui abbiamo stabilito che questo fosse l’appartenenza all’Angamc come garanzia di serieta’ e professionalita’”.
“La Galleria Futura che io dirigo “mi dice Francesconi “e’ una realta’ giovane che si muove prevalentemente sull’astratto e sull’astratto geometrico ma senza porsi gabbie con una programmazione sia storica che di promozione di nuovi artisti . Questo con l’obiettivo e l’ambizione di proporsi nel tempo , una volta superate le prime ovvie necessita’ che comporta un inizio di attivita’, nel panorama delle grandi fiere internazionali” . La Galleria Futura per la quarta edizione della Collectors Night propone una personale di Angelo Bozzola con opere dagli anni ‘50 agli anni ‘70, artista che ha aderito al movimento arte concreta. Mostra di un artista poliedrico che ha lavorato con Bruno Munari .Mi racconta, inoltre, Francesconi che per lui galleria e’ anche produrre cultura non solo nello spazio strettamente legato alla attivita’ ma anche in luoghi destinati ad un pubblico piu’ ampio. Cosi che, sempre sotto la sua direzione , sono in programma a breve e con il patrocinio del Comune di Pietrasanta una serie di incontri con personalita’ scientifiche ed artistiche “altrimenti “ mi dice “ saremmo solo delle botteghe”…!
Proseguendo questo viaggio fra le dieci gallerie di questo percorso culturale partito il 6 luglio scorso con la Collectors Night, arriviamo insieme da Marco Rossi Arte Contemporanea dove incontro il suo direttore Maurizio Trinci
La Galleria propone un lavoro inedito di Valerio Berruti :“Tracce”.
Una serie di opere realizzate anni fa che vengono presentate per la prima volta. Le prime “tracce” , infatti, sono state completate recentemente . Incisioni con acqua ad alta pressione su lastra d’acciaio con in piu, esclusivamente per la mostra di Pietrasanta, una serie di disegni tracciati su carta che fanno intravedere la parte in acciaio sottostante. Lavoro sempre sul quel tratto minimale dell’opera di Berruti che prosegue l’interesse sul fascino dell’essere bambino. rappresentando questo per l’artista un momento unico, sospeso di vita, qualcosa che rimane immune da tutto cio’ che poi la fase adulta’ modifichera’ con le sue ombre e le sue inquietudini . Quello che in un lavoro di qualche anno prima , in cui inseri’ un iniziale elemento di ragionamento cognitivo proprio del “ bambino “ con la sua ombra , Berruti chiamo “”Paradise lost “. “Berruti “mi racconta Trinci” e’ ad oggi uno dei giovani artisti italiani piu importanti sul panorama internazionale e vanta collaborazioni importanti”.
In via Garibaldi 30 , sempre nel cuore vivo di Pietrasanta , si arriva ad una delle due sedi pietrasantine della Galleria Susanna Orlando.
Incontro qui Susanna Orlando , figlia d’arte e storica gallerista che ha curato insieme all’artista Pino Deodato che l’ha realizzata, l’’installazione site-specific : “La CURA in una stanza”, con il coinvolgimento di Fondazione Telethon. Ed e’ una stanza interamente dedicata a questa particolare accoglienza e cura quella in cui entriamo , simboleggiando esattamente l’idea di un luogo in cui totalmente abbandonarsi a cio’ che intorno ci accoglie , riandando a sensazioni ed emozioni che ci abbracciano totalmente .La prima volta ,questa ,di una site specific delicata e intima realizzata da Pino Deodato. “La cura in una stanza perche’ abbiamo pensato all’importanza delle stanze come luoghi di guarigione. Che siano stanze dove si trova l’arte (lo studio d’artista, la galleria,la casa privata ) o un ambulatorio, sono sempre stanze . Luoghi in cui si entra con una sensazione e si esce con un’altra”. “L’idea della stanza e’ nata perche’ nello studio di Pino Deodato c’era una terracotta molto bella che ne raffigurava una nella quale una persona si prendeva cura di un’altra persona “ mi racconta Susanna Orlando L’idea dello stato d’animo che migliora , del sostegno che in maniera “poetica” e concreta aiuta a vivere meglio unendo la bellezza dell’arte con l’importanza della cura e delle cure”. Una stanza completamente dipinta, un esser dentro l’opera poetica e delicata dedicata , stavolta, espressamente alla attenzione e all’aver cura di qualcuno . “La piu grande dichiarazione d’amore che si possa fare” aggiunge il Maestro Deodato accanto a noi con una chiosa poetica e verissima.
Poco piu’ in fondo, sempre in via Garibaldi, superate boutique e ristorantini che si preparano a ricevere il passeggio delle serate pietrasantine si arriva alla galleria di Barbara Paci altra storica ,internazionale, rappresentante delle galleriste italiane . Da Barbara Paci , nella sede di via Garibaldi 45 , la collettiva “Consonanze. Da Arturo Martini ad Aron Demetz 1932 – 2019”, a cura di Alessandra Belluomini Pucci, direttrice dalla Galleria d’ Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio
”Una mostra storica “ mi racconta Barbara Paci “che si’ da tempo avevamo in cantiere ma che era diventata anche una necessita’.La necessita’ di provare che la Versilia tutta e’ stata un luogo dove grandi scultori fin dal 1930 (la prima opera che abbiamo in mostra e’ del 1930 di Arturo Martini), ha dato un substrato fecondo a tutta la scultura degli ultimi due secoli.Valorizzando anche artigiani ed un territorio che ancora vive di tutto questo e,soprattutto, dando vita anche alle nuove generazioni di scultori. Per fare questo era necessaria,quindi, una curatrice super partes ,una storica come Alessandra Belluomini Pucci”. Una mostra in una galleria ma con moltissime opere provenienti da collezioni private non in vendita che sottolinea , quindi, lo stile e l’approccio quasi museale ed innovativo di questa proposta .Opere storiche insieme a proposte contemporaneee come quelle di Massimiliano Pelletti , artista che interpreta perfettamente il nuovo punto di arrivo della scultura legata con un filo rosso al passato ed alla memoria da rinnovare.
Proseguendo il circuito delle gallerie si arriva poco distante da “ Paola Raffo Arte Contemporanea” . Qui la mostra personale di Matteo Ciardini, “Architetture in Caratteri Naturali”, a cura di Lorenzo Belli.Matteo Ciardini e’ un giovane artista che ha studiato a Firenze e oggi vive fra la Versilia e Parigi . Paola Raffo ne espone , insieme ai paesaggi suggestivi e quasi astratti che fanno parte della sua produzione , opere che riguardano architetture abbandonate incontrate sul territorio ,vecchi silos o capannoni industriali. Sempre in centro, ma alle spalle dei magnifici rosoni di marmo bianco del Duomo arriviamo alle due gallerie di Via del Marzocco.
Quella di Antonia Jannone, storica gallerista milanese dal 1977. “A Pietrasanta arriviamo con l’intenzione di proseguire l’idea di base , finalita’ e tradizione della galleria di Milano ” mi dice la direttrice Iannone “ di accomunare l’arte con l’architettura ed il design “. Qui espone , infatti, “ Disegni di Architettura” la bi-personale di Alessandro Busci e Michele De Lucchi,architetti artisti accomunati dalla presenza fondamentale della Natura nelle loro opere.
Mostra che fa dialogare le sculture in legno di De Lucchi legate al tema dell’abitare con la pittura di Busci profondamente connessa alla Natura “. Osserviamo allora lavori su ferro o lastre di corten, opere lavorate con smalti e processi chimici , oppure con il divenire progressivo della ruggine.Frutto anche , alla fine,delle modificazioni prodotte da tutto questo , esattamente come accade nell’avvicendarsi delle mutazioni della natura.
A pochi passi da tutto questo altro scenario da “Accesso Galleria” e la sensazione di trovarsi in una altra dimensione. Qui, il fascino di un allestimento decisamente scenografico delle sculture realizzate in cartone pregiato e specialissimo di Warren King. Brad Bruebecker direttore della galleria mi racconta la sua voglia di cercare sempre delle opere e delle creazioni estremamente particolari. Lui stesso mi dice di non aver ben compreso all’inizio vedendole attraverso una ricerca fotografica ,cosa fossero queste opere dato che sono una assoluta novita’. ”Finche non sono andato a NY a capire direttamente nello studio di Warren King io stesso non avevo chiaro davanti a cosa mi trovassi” “Ho conosciuto li’un artista con una vita decisamente ormai americana ma ,ad oggi,comunque diviso fra New York e le radici cinesi. Radici raccontate da familiari ma di cui ora King vuole raccogliere le fila. Da qui la nascita di queste raffigurazioni, statue che rimandano ad origini antiche realizzate con un materiale particolarissimo ed inserite e visibili oggi ,tutte insieme , in un alllestimento suggestivo.
Le ultime tre gallerie che hanno partecipato alla Collectors Night fanno proseguire il percorso di visita appena fuori le mura regalandoci altre sorprese. La prima e’ quella di Giovanni Bonelli che ha deciso per l’evento di quest’anno di fare una mostra dedicata ad un grande artista . Salvatore Mangione detto Salvo.
“Artista “ racconta Bonelli” che ha preso spunti dalla Versilia , luogo che ha frequentato ed amato. Abbiamo quindi raccolto una serie di opere , concentrandoci soprattutto sulla sua pittura , sui suoi paesaggi.Opere che sovente ha meditato qui in Versilia . Ci sembrava interessante omaggiare un artista che con la sua cromia ed i suoi scorci ha creato uno stile personale apprezzato da tanti collezionisti”
Appena fuori dal centro ,nella strada che riporta verso il mare della Versilia c’e’ l’ultimo spazio della Collectors Night 2019 .Qui si trovano Etra Studio Tommasi e la Galleria Poggiali .
Una costruzione dei primi del ‘900 di mattoni rossi , balaustre in morbide colonne di marmo bianco ed un cancello aperto che da’ accesso ad uno spazio che si intravede essere fin da subito un antico laboratorio di scultura. Qui,appena entrati, e’ come trovarsi in una atmosfera una via di mezzo fra un film di Visconti e uno di Zeffirelli. E’ ,infatti,la casa studio/laboratorio dei Tommasi, scultori di padre in figlio. Prima di Leone ,infatti, poi di Marcello diventato oggi spazio espositivo rilanciato a nuova vita, dalla giovane discendente, la pronipote diretta di Marcello Tommasi Francesca . In “Etra Studio Tommasi “ Francesca presenta la personale “Come in Cielo” di Sonja Quarone , a cura di Stefano Morelli, realizzata con il sostegno di Gobbetto . “Per me e’ stato molto importante rispettare lo spazio decisamente unico in cui la mostra si doveva inserire. La mostra nasce dalla collaborazione con la Gobetto Resine che ne e’ sponsor e privilegia, appunto ,questo particolarissimo materiale che e’ la resina . Allo Studio Tommasi la scelta e’ stata di esporre il lavoro di Sonja Quarone” Come in Cielo ” a cura di Stefano Morelli.
Sonia e’ una giovane artista di Vigevano che ha sposato appieno l’idea di realizzare qualcosa che si integrasse con la particolarita’ di questo spazio .
Vediamo ,quindi,davanti a noi gessi ,modelli antichi lavorati con la resina con cui viene creata una sospensione magica e sfumata da tracce di colore nel bianco.Insieme a nuvole di resina sospese che ci fa apparire immutato il Tempo in questo luogo.Creando un mix di fascino delicato che unisce la contemporaneita’ di una interpretazione modernissima alla magia di una sospensione temporale che rende perfettamente collegati i busti ottocenteschi alle spalle delle opere esposte,che siano nuvole sospese o gessi colti nell’attimo di un nuovo apparente ed imprevisto movimento regalato dalla magia della resina .
A fianco dello Studio Tommasi si apre la Galleria Poggiali. Situata nel capannone primi novecento siamo accolti fin dal giardino da opere di Roberto Barni. Qui,infatti,Poggiali ha deciso di esporre una mostra con opere di questo artista insieme a Luca Pignatelli, e Fabio Viale. “ Noi come Galleria Poggiali”mi racconta Lorenzo Poggiali” abbiamo scelto di puntare su due artisti che hanno avuto una esplosione evidente di successo e riconoscimenti a livello istituzionale .Luca Pignatelli e Fabio Viale
Sono due artisti che anche come poetica hanno una grande correlazione fra loro,plasmandosi insieme grazie alla stratificazione di Memoria che utilizzano e lasciano nei loro lavori. Entrambi facendo riferimento ad un classicismo che e’ anche eternita’ e in quanto eternita’ e’ assolutamente legata anche alla contemporaneita’” Ed e’ assolutamente unico l’impatto della visione dei busti tatuati di Fabio Viale e delle grandi opere di Luca Pignatelli .Dei tappeti recuperati e dipinti per l’occasione e delle grandi tele con al centro i volti della statuaria classica. Le longilinee figure di Barni in giardino ci danno il saluto uscendo. Insomma ,un percorso profondo quello che potrete fare arrivando a Pietrasanta in queste giornate d’estate .Fatto con un senso di passione e cuore per l’Arte, quella vera che smuove e rimuove senza lasciare mai uguale chi ha la fortuna o la volonta’ di avvicinarvisi. Qualcosa che rende merito alla ricerca di altissima qualita’.
Qualita’ risultato di grandi professionalita’ ma anche di menti , colte ed appassionate .
E, di questi tempi, credetemi e’ un valore enorme da vivere e da condividere .