Bari e Russia Un connubio che parte da lontano ma sembra coniugare oriente e occidente. Ricordi dei tempi in cui esisteva Italia-Urss
di Valeria Dell’Era
L’associazione Italia-Urss di Bari: ricordi e un po’ di storia.
Bari e la Russia, un connubio che parte da lontano, protagonista San Nicola, fra i santi più venerati della cristianità, adorato dagli ortodossi e dai Baresi e le cui reliquie sono da noi. La Chiesa russa nel quartiere Carrassi voluta dallo zar Nicola II, “restituita” al patriarcato di Mosca nel 2009, l’arrivo di tanti pellegrini, l’istituzione recente del Consolato della Federazione russa, la nascita di centri e associazioni, i partenariati, gli eventi culturali, gli scambi commerciali, i voli diretti Bari-Mosca… Insomma un legame, quello tra la bella cittadina adriatica e la Federazione russa, davvero consolidato. Poco citata tuttavia, se non affatto, l’associazione Italia-Urss di Bari e la sua almeno ventennale intensa attività (anni 70-80, chiude i battenti nel 1993) che, a buon diritto, fanno parte di quella storia e ne costituiscono la continuità. In quegli anni La Chiesa russa di Bari non svolgeva il ruolo di adesso, i fedeli ortodossi erano pochi (a Pasqua erano numerosi gli studenti greci), la stessa gente del quartiere sembrava ignorarla. Le associazioni Italia-Urss nacquero all’indomani della seconda guerra mondiale, Roma, Milano, Torino, Napoli e poi via via in altre città, non solo capoluoghi di regione, garantendo un legame continuo, attraverso le tante iniziative, tra i due Paesi. Molte di queste associazioni, dopo la fine dell’Unione Sovietica, continuano a rivestire lo stesso ruolo importante di collegamento e dialogo. Ma torniamo a Bari. Responsabile ne era Giacomo Lucarelli, Giacòma per gli amici russi, inutile provare a correggerne la pronuncia. Diverse le sedi nel corso degli anni, Largo Adua, via Quintino Sella… in ognuna delle quali vi era uno scaffale con i classici oggetti di artigianato russo, una stanza adibita a piccola biblioteca dove si trovavano numeri della Pravda, dell’Izvest’ja, della rivista Ogonëk, con quel loro speciale intenso odore di stampa, i libri sulle varie Repubbliche dell’Urss, colmi di cifre e statistiche, anche in italiano (traduzione spesso poco “fluida”, visto che i traduttori erano russi), i celebri manifesti, alla parete la bellissima foto di Gagarin con la colomba della pace. Come tutte le associazioni Italia-Urss si occupava di promuovere lo studio della lingua russa attraverso corsi di vari livelli, tenuti dalla bravissima docente Eva Ferrarová, frequentati dagli studenti come me di lingua russa della Facoltà di lingue ma anche da semplici curiosi della cultura di quel Paese. In quegli anni la presenza di russi o russofoni, la storia la conosciamo, era davvero molto scarsa, a Bari e non solo naturalmente, e i contatti erano sempre incanalati in incontri ufficiali di amicizia.
Una bella occasione per chi studiava russo allora di poter conversare erano gli incontri sulle navi sovietiche che attraccavano al porto di Bari. Organizzavano per noi ospiti deliziosi buffet, le cuoche poi si affacciavano in sala (uno dei pochissimi paesi allora dove si registrava una presenza femminile negli equipaggi), si applaudiva e s’intavolava la conversazione. Nessuno di noi inoltre aveva mai visitato navi così grandi… Si ricambiava e un gruppo di loro veniva nella nostra sede a chiacchierare e rispondere alle domande degli studenti. Sempre per lo studio della lingua russa l’Associazione organizzava viaggi e borse di studio in Urss (l’Istituto di lingua russa Puškin a Mosca).
Numerose le mostre, le conferenze, i balletti, i cori, i concerti nei teatri Piccinni e Petruzzelli, gli spettacoli circensi in città ma anche in provincia, tutti gratuiti. Occasioni uniche per i cittadini baresi in quegli anni di venire a contatto col variegato mondo delle repubbliche sovietiche, della loro arte e cultura. Attraverso l’associazione venivano inoltre trasmesse richieste di cure mediche in Urss, soprattutto ortopedia e oculistica, che se accettate (perché non c’erano nel paese di provenienza della richiesta strutture idonee) consentivano, a chi lo richiedeva, cure mediche gratuite in Urss. I viaggi riguardavano anche delegazioni specifiche e si organizzavano per questo voli charter da Bari verso l’Urss; Bari e san Nicola, pochi ricordano che il primo incontro di una delegazione nicolaiana barese con i fratelli ortodossi a Mosca avvenne nei primissimi anni ’80 attraverso l’Associazione Italia-Urss. Certo non vi fu folla ad attenderla, come in occasione dell’arrivo della costola del Santo a Mosca nel 2017, nell’aeroporto Šeremet’evo (ma anche nelle vie di Mosca naturalmente) solo qualche curioso, visto che tanti preti tutti insieme all’epoca si vedevano di rado, lo sguardo dubbioso dell’addetto alla dogana vista la bottiglietta finemente decorata con la manna dono per i fratelli ortodossi, qualche domanda sospettosa, qualche spiegazione in russo e, naturalmente, San Nicola passò…
1 commento
Gent. Autrice della ricerca.
Ho letto, tra i meandri polverosi di Intenet, dell’Associazione Italia URSS a Bari.
Ma ricordo che la prima fondatrice fu mia sorella Anastasia Giuliani. nata in Polignano a Mare.
Io ho vissuto con Lei tra il 63 ed il 67 a bari ed è stata Lei ad aver avuto l’idea. Ho anche qualche antica foto.
Ricordo Film russi proiettati anche in vari paesi della provincia, Corsi di lingua russa, Mostre, ecc.
Non mi sarà facile reperire materiale di quella attività dopo tanti anni.
Ma, tra le apparecchiature di quell’epoca, conservo parte del proiettore russo che Lei usava.
Poi fondo’ il Culturint (Centro di Cultura Internazionale), sempre a Bari, inaugurato da Salvatore Quasimodo.
Fatemi sapere in merito. Saluti.
Riccardo Giuliani – Polignano a Mare