6 Novembre 2019, la città di Milano intitola il ponte di pietra ad Alda Merini inserendo nella toponomastica della città una figura femminile di grandissima levatura, orgoglio dei milanesi.
Diluvia, fa parecchio freddo, l’umidità mi entra nelle ossa mentre cammino sul lato del Naviglio dove sorge quella corte al n. 47 di Ripa di Porta Ticinese che fu la casa degli ultimi anni di Alda Merini, la grande poetessa del ‘900 che queste rive trascorse quasi tutta la sua esistenza.
Laggiù vicino a quel ponte di pietra sulla riva opposta, da quel lato che partendo da via Corsico interseca Alzaia Naviglio grande tantissime persone si sono radunate nonostante il diluvio per assistere alla commemorazione e alla scoperta della targa posta sul basamento del Ponte, quel ponte che da oggi sarà nuovo luogo di incontro dei Milanesi e porterà il suo nome.
Alla presenza di Filippo del Corno Assessore alla Cultura del comune di Milano, Santo Minniti presidente del Municipio 6, Flavia Carniti Merini figlia della poetessa, Arnoldo Mosca Mondadori grande amico autore di diversi libri sulla sua vita, e tanti altri amici e associazioni intervenuti a regalare un pensiero, un saluto, una testimonianza in questa fredda mattinata di Novembre dove però la grande energia e il fascino che questa donna straordinaria emanava aleggiavano tra la gente.
Sembra quasi di vederla, se ne percepisce con forza la presenza mentre si reca alla chiesa di Santa Maria delle Grazie al Naviglio o mentre accompagna le figlie alla scuola elementare di Alzaia Naviglio Grande, mentre si reca al Libraccio, o mentre compone con la sua macchina da scrivere bellissimi versi, seduta al bar Charlie che oggi purtroppo fa parte solo dei ricordi di chi è nato e cresciuto su quelle sponde.
E’ bellissimo pensare che a colei che poneva l’amore al centro dei suoi magici versi e della sua esistenza sia dedicato il ponte che i giovani hanno scelto per regalarsi una promessa, tanti cuori sigillati legati alle grate guardando l’acqua che scorre e porta con se sentimenti, emozioni, lacrime e sorrisi di ogni giorno lo attraversa.
6 Novembre 2019, la città di Milano intitola il ponte di pietra ad Alda Merini inserendo nella toponomastica della città una figura femminile di grandissima levatura, orgoglio dei milanesi.
“E poi fate l’amore.
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo i baci lenti sulla bocca,
sul collo, sulla pancia, sulla schiena,
i morsi sulle labbra, le mani intrecciate,
e occhi dentro occhi.
Intendo abbracci talmente stretti
da diventare una cosa sola,
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi, vestiti tolti insieme alle paure,
baci sulle debolezze,
sui segni di una vita
che fino a quel momento era stata un po’ sbagliata.
Intendo dita sui corpi, creare costellazioni,
inalare profumi, cuori che battono insieme,
respiri che viaggiano allo stesso ritmo,
e poi sorrisi,
sinceri dopo un po’ che non lo erano più.
Ecco, fate l’amore e non vergognatevene,
perché l’amore è arte, e voi i capolavori.”
– Alda Merini —