Serve dialogare? Ma se il dialogante non intende? O forse bisogna intraprendere un’altra strada più persuasiva e meno commiserante per i più che non intendono o non vogliono intendere?
E’ da molto che penso perché si parla di donne e violenza e poi in realtà si fa poco, perché gli assassini aumentano e non accennano a diminuire, anzi ogni giorno accendi la televisione o apri il giornale e ne scopri sempre di nuovi.
Per gelosia, per incapacità di mantenere un rapporto vivo, per progressiva perdita di potere, perché quello che pensavi fosse amore, invece era supponenza, o stupidità non vista come tale…cosa si può fare quindi? Dialogare? Ma se il dialogante non intende? O forse bisogna intraprendere un’altra strada più convincente e meno commiserante per i più che non intendono o non vogliono intendere?
Abbiamo pensato perciò di proporvi degli sketch umoristici, ma che alla fine dicono sotterraneamente la verità per discuterne con voi facendovi sorridere. Perchè alla fine il sorriso è un’arma potente contro l’ignoranza e la stupidità che spesso avvolge i nostri tempi che si arrogano il diritto di sapere. Anche Socrate stesso diceva ”So di non sapere”. Ma forse Santippe stessa, la sua compagna e moglie, non era d’accordo. E non era solo bisbetica, come si racconta. Aveva sposato un uomo molto più vecchio di lei e gli aveva dato anche tre figli.
Sappiamo di lei solo attraverso varie testimonianze come quella di Antistene che esclamò: “Perché, Socrate… non istruisci Santippe, ma te ne stai con una donna la più fastidiosa, credo, di quelle che sono, furono e saranno? ”
Forse invece è Santippe che avrebbe dovuto addestrare Socrate…