Un amuleto per ricominciare e continuare a credere nei propri sogni. Un simbolo d’amore, un progetto che unisce e guarda lontano.
Concepito da Manuela Federici in un momento di svolta della sua vita che l’ha imprevedibilmente portata in Africa, in un orfanotrofio. Dall’esperienza di quel vissuto nasce il bracciale Inme’ realizzato a mano che si caratterizza per il suo simbolo altamente evocativo: un abbraccio stilizzato in bronzo o argento, illuminato dalla luce di un piccolo zircone che rappresenta la “luce universale”. La disposizione delle braccia rappresenta l’introspezione, l’accoglienza e l’ascolto interiore; ed evoca anche il numero tre, simbolo di forza innovatrice.
Realizzato in duplice versione – “lusso”, con cinturino in cuoio decorato, trattato naturalmente e conciato al vegetale con tannini naturali (mimosa, castagno e estratto di quabracho), e “prêt-à-porter”, con cinturino in seta in sei diversi colori e fantasie – Inme’ è stato principalmente concepito per essere uno strumento di filantropia: parte del ricavato è devoluto all’orfanotrofio di Embu, un piccolo paese rurale del Kenya, dove il destino ha condotto Manuela in un momento di profonda ricerca di sé. In prospettiva, tuttavia, è nelle intenzioni della sua creatrice poter trasferire in Africa anche la sua stessa produzione, in modo tale che Inme’ possa essere di supporto ancora maggiore alla gente di quella terra: in particolare ai giovani, «per offrire loro l’opportunità di diventare individui in grado di essere protagonisti dello sviluppo del proprio territorio».
Il bracciale è contenuto in una scatola semplice, del colore della terra rossa d’Africa. Il tutto confezionato in un sacchetto di tessuto wax.
Per acquisti visitare il sito inme-milano.it