Presso il Palazzo delle ex-Poste di Bari, l’Associazione Donne di carta – Bari ha presentato la
Mostra fotografica del progetto di Daniela Ciriello “DONNA IN… O”
La presentazione del progetto è stata curata da Marilina Sepe (Associazione Donne di carta Bari) accompagnata dalle voci delle “persone libro” della Associazione Donne di carta – Bari e dagli interventi musicali di Maria De Pasquale. Ha portato i saluti la consigliera nazionale di Donne di Carta, Angela Raimondi.
Donne di carta è una associazione culturale nazionale che promuove la lettura attraverso tutte le possibili forme di comunicazione, affinché vengano offerte uguali opportunità di accesso e fruizione ad un bene comune. L’associazione è portavoce in Italia del progetto delle “persone libro”, fondato in Spagna. Le Persone libro sono lettori e lettrici che, come nel romanzo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, imparano a memoria brani di libri per condividerli e salvarli dalla dimenticanza.
Il progetto fotografico “DONNA IN… O” (donna in o-getto) è nato per accendere i riflettori sulla violenza domestica, sulla violenza psicologica, un tipo di violenza molto frequente e poco denunciata proprio perché le stesse vittime non la riconoscono. E’ una sequenza di scatti che vuole dare voce a tutte le donne vittime di denigrazioni continue che sopravvivono trasformandosi in fantasmi di se stesse. La fotografa ha voluto mettere le donne di fronte a uno specchio per riflettere sui condizionamenti ancestrali, sollevare i veli di ogni violenza denunciando tutte le cicatrici interiori per guardare al futuro riappropriandosi della propria dignità.
La mostra è aperta per tutta la settimana di lotta contro la violenza sulle donne .
Daniela Ciriello è nata a Bari. Ha frequentato la scuola di Fotografia e Cinematografia F. Project del capoluogo pugliese. Attraverso i suoi servizi fotografici cerca di valorizzare promuovere i talenti, gli eventi e le risorse della Puglia. Con i reportage sulla realtà del territorio cerca sempre di evidenziare e sensibilizzare la comunità tutta a un approccio costruttivo verso il disagio sociale. Molti suoi scatti sono presenti su riviste e libri. Nel 2013 ha ricevuto un riconoscimento per l’esposizione dal titolo: “IL SUD nella REALTA’ delle TONALITA’ EMOTIVE”.
Il progetto “DONNA IN… O”, proposto nella mostra, esposto per la prima volta a Bologna nel 2015 e poi a Krasnodar (Russia), può essere definito un racconto per immagini non a caso in bianco e nero, ed infatti è stato editato da Radici future produzioni con il titolo: “Un granello di Colpa – nessuno giustifichi la violenza sulle donne”, unito al racconto di Antonella Caprio.
Le sensibilità, le esperienze diverse, espresse in forme artistiche complementari (fotografia e scrittura) sono divenute il veicolo fluido per narrare un mondo di abusi che imbavaglia le donne, uno strumento che ha invogliato tantissime a rivolgersi ai centri antiviolenza.