In Italia è meno del 10% il nome delle strade dedicate alle donne delle quali serve ricordare il valore e talento e che spesso vengono dimenticate. La maggior parte delle strade infatti è intitolata a uomini.
Un dettaglio sul quale non capita di riflettere, mentre si cerca un indirizzo.
Ma il fenomeno è molto diffuso e Toponomastica femminile, nata nel gennaio 2012, vuole porre rimedio a questa disuguaglianza. Insieme a Dol’s magazine e in accordo con la Treccani, che ha fornito i profili, Toponomastica lancia un sondaggio per scegliere nomi di donne a cui dedicare strade senza nome.
Ne mancano tante si, ma come ben sapete Toponomastica femminile si batte e lavora per questo…per far intitolare strade alle donne, a tutte le donne possibili e sono anni che fa questo. Il sondaggio vuole essere una tra le tante azioni che Tf fa,in questo caso in collaborazione con Dol’s e in accordo con la Treccani. I nomi forniti dalla Treccani non sono ovviamente solo i 20 proposti, ma molti altri…tanti altri e non si potevano metterli tutti.
La logica seguita è stata quella di cercare di proporre nomi magari meno noti e meno diffusi. Per questo motivo non trovate tutti i nomi che meritano intitolazione.. Si potrebbe proporre ciclicamente nuovi sondaggi su nuovi e altri nomi e continuare a far vivere la storia delle tante donne, di tutte le donne, anche attraverso i sondaggi di facebook.
Vota anche tu. https://www.facebook.com/DolsNetwork/
Ecco i profili delle donne proposte per la votazione
FREDA, Elena. – Nacque il 25 marzo 1890 a Roma Si laureò in matematica nel 1912 con G. Castelnuovo e in fisica nel 1915 qui già dal 1915 fu borsista presso il seminario matematico. Scrittrice di molti saggi di Fisica e matematica. Nel 1918 ottenne la libera docenza in fisica matematica, confermatale nel 1929. In quegli anni tenne un corso integrativo di meccanica superiore. Morì a Roma il 25 nov. 1978.
Martini, Mia (pseud. di Domenica Bertè). – Cantautrice italiana (n. Bagnara Calabra, Reggio Calabria, 1947 – Cardano al Campo, Varese, 1995). Dopo un discreto ma effimero successo come Mimì Bertè, ha ottenuto i primi riconoscimenti all’inizio degli anni Settanta.. M. ha partecipato a diverse edizioni del Festival di Sanremo (in due occasioni insieme con la sorella L. Bertè); dopo la scomparsa, in suo onore il Premio della Critica sanremese (creato nel 1982 appositamente per la sua E non finisce mica il cielo) è diventato il Premio M. Martini.
Dalida. – Nome d’arte della cantante e attrice italiana naturalizzata francese Iolanda Cristina Gigliotti (Choubrah, Il Cairo, 1933 – Parigi 1987). Proveniente da una famiglia calabrese emigrata in Egitto, ha una fortunata carriera cinematografica e canore a un mese dalla morte di Negli anni Ottanta, mentre la sua fama si consolida, alimentata anche dall’aura leggendaria che si è condensata intorno alla sua immagine di donna fascinosa e dolente, D. intraprende un percorso che l’avvicinerà alla spiritualità orientale e all’impegno sociale nella lotta contro l’AIDS e l’emarginazione degli omosessuali, prestando la sua voce alla gauche mitterrandiana nella campagna per l’Eliseo del 1981, ma non riuscendo a sconfiggere quel male di vivere che nel 1987, a vent’anni dal primo tentativo e a dieci dal secondo, la spingerà al suicidio.
Lonzi, Carla. – Scrittrice e femminista italiana (Firenze 1931 – Milano 1982). Ultimati gli studi universitari, ha dato inizio a una brillante e lunga carriera come critica d’arte, per poi ricoprire un ruolo di rilievo nel nascente movimento femminista italiano. Prima sostenitrice dell’utilità dei “gruppi di autocoscienza” e teorica del “pensiero della differenza” è stata la femminista più influente del panorama italiano.
Bétti, Laura. -Attrice (Casalecchio di Reno, Bologna, 1927 – Roma 2004); dopo un esordio come cantante, si affermò come attrice di talento e di intensa fisicità. Diretta in teatro da Visconti, Squarzina, Ronconi, formò un sodalizio artistico con Pasolini, per il quale recitò anche in vari film. Per il cinema ha lavorato per registi come Fellini, Bertolucci, i Taviani, Scola, Archibugi. Ha scritto il romanzo autobiografico Teta veleta (1979).
Sapienza, Goliarda. – Attrice teatrale e cinematografica e scrittrice italiana (Catania 1924 -Gaeta, Latina, 1996). S. ha frequentato a Roma l’Accademia d’arte drammatica, interpretando per un certo periodo ruoli pirandelliani, per poi recitare in alcuni film tra cui
Macciocchi, Maria Antonietta. – Giornalista, scrittrice e donna politica italiana (Isola Liri 1922 – Roma 2007). Intellettuale cosmopolita ed estranea a ogni compromesso, attivista per i diritti umani e strenuamente impegnata per la questione femminile, voce dissonante dai dogmatismi e oppositrice di ogni forma di dittatura, è stata tra le figure più interessanti della cultura europea del dopoguerra. Iscrittasi al Partito comunista italiano nel 1944, ha partecipato attivamente alla Resistenza come partigiana combattente
Masina Giulietta (propr. Giulia Anna M.). – Attrice italiana (San Giorgio di Piano, Bologna, 1921 – Roma 1994); dopo alcune prove teatrali, esordì nel cinema nel 1947 con Senza pietà. Sposatasi nel 1943 con il regista F. Fellini, ha interpretato la maggior parte dei suoi film,
Pivano, Fernanda. – Saggista, traduttrice e scrittrice italiana (Genova 1917 – Milano 2009). Figura di rilievo nel panorama culturale italiano per il suo impegno nella traduzione e divulgazione di opere della letteratura americana contemporanea, P. si è affermata anche come saggista, confermando in Italia un metodo critico basato sulla testimonianza diretta, sulla storia del costume e sull’indagine storico-sociale degli scrittori e dei fenomeni letterari.
Ninchi, Ave. – Attrice italiana (Ancona 1915 – Trieste 1997); brillante e spontanea, fece parte di varie compagnie di prosa. Fu molto attiva anche in televisione.
Bellónci, Maria, nata Villavecchia. – Scrittrice italiana (Roma 1902 – ivi 1986), moglie di Goffredo, presidente del Pen Club italiano, fondatrice (1947), con gli i. Hanno invece carattere fra la confessione e il diario le pagine di Pubblici segreti (1965).
Helg Franca. – Architetto italiano (Milano 1920 – ivi 1989). Attiva nel campo della progettazione architettonica e del disegno industriale, dal 1952 al 1977, ha diviso lo studio con F. Albini e successivamente con Marco Albini (n. Milano 1940) e Antonio Piva (n. Padova 1936).
Rossèlli, Amelia. – Poetessa (Parigi 1930 – Roma 1996)Vissuta in Francia (fino al 1939), quindi in Inghilterra e negli USA, si trasferì in Italia La formazione irregolare, cosmopolita e plurilingue contribuì a orientare la sua scrittura verso una sorta di sperimentalismo naturale, più prossimo al surrealismo francese e alla poesia anglosassone Ha pubblicato scritti tecnici ma anche poesie Morì suicida. Nel 2012 è stato pubblicato a cura di S. Giovannuzzi il volume Opera poetica.
Valla, Ondina. – Atleta italiana (Bologna 1916 – L’Aquila 2006), vincitrice dei campionati italiani degli 80 m a ostacoli (dal 1930 al 1934 e nel 1937), di salto in alto (nel 1930, 1931, 1933, 1937, 1940), dei 60 m (nel 1932), dei 100 m (nel 1933 e 1936) e pentathlon (nel 1935). Alle Olimpiadi svoltesi a Berlino nel 1936 vinse la gara degli 80 m a ostacoli.
Angelini, Gaby. – Aviatrice italiana (Milano 1911 – Uadi el-Ghelta, Libia, 1932). Di famiglia benestante, a soli diciannove anni ha ottenuto il brevetto di pilota e nell’arco di pochi mesi ha conquistato le prime pagine dei giornali partecipando al Giro aereo di Lombardia e portando a termine un raid europeo (otto paesi a bordo di un velivolo leggero Breda 15). Il successo dell’iniziativa l’ha spinta verso un’impresa ancora più ambiziosa: un volo da Milano a Delhi. Durante la traversata però A. è precipitata nel deserto libico a causa di una tempesta di sabbia (3 dicembre 1932).
Badiali Carla. – Pittrice italiana (Novedrate 1907 – Como 1992). Con M. Rho e M. Radice fu tra gli esponenti del gruppo astrattista di Como; fece poi parte (1937) del movimento futurista della seconda generazione fondato da A. Sartoris e del gruppo Valori primordiali. Dal 1946 partecipò alle più importanti rassegne dell’astrattismo italiano, proseguendo nella sua ricerca in una continua decantazione dei motivi geometrici e delle ritmiche planimetrie cromatiche.
LA ROCCA, Gaetana (Ketty). – Nacque a La Spezia il 14 luglio 1938. Studiò musica elettronica con al conservatorio a Firenze, dove si trasferì definitivamente nel 1956, quando sposò Silvio Vasta, da cui ebbe un figlio, Michelangelo.
Dopo aver lavorato in uno studio di radiologia, dagli inizi degli anni Sessanta, si dedicò all’insegnamento nelle scuole elementari. Con l’amico L. Missoni entrò in contatto con il movimento fiorentino d’avanguardia Gruppo 70 di L. Pignotti, E. Miccini, L. Marcucci e L. Ori, fondatori della corrente poetica “poesia visiva”.
Con Punto di vista, del 1969, la L. introdusse nella sua opera il coinvolgimento del visitatore: l’installazione era infatti visibile da un foro di circa 30 cm, praticato su un telo scuro mosso dal vento artificiale.
La L. morì a Firenze il 7 febbr. 1976.
POLLASTRINI, Elettra. – Nacque a Rieti il 15 luglio 1908.
Per seguire il padre, impiegato presso l’Ufficio ipoteche e destinato a nuova sede, la famiglia si trasferì poco dopo ad Ancona, dove la bambina fu ricoverata – a causa delle precarie condizioni economiche della famiglia e secondo quanto asserito anni dopo dal prefetto – nel locale orfanotrofio Giuseppe Garibaldi. Due anni dopo i Pollastrini presero residenza a La Spezia, dove Elettra compì gli studi tecnici. Dopo aver lavorato in altre due aziende nei dintorni di Parigi, nel 1930 trovò impiego come correttrice di compiti d’italiano, presso l’École universelle par correspondance, dove, almeno ufficialmente, lavorò sino al 1938.
Attraverso il fratello, che dal 1924 aveva aderito al Partito comunista italiano (PCI), Elettra Pollastrini iniziò a frequentare gli ambienti degli esuli comunisti, una sua fotografia ripresa da un giornale comunista, e che venne acclusa alla Rubrica di frontiera dove, dal marzo 1937, era segnalata per l’arresto.
Erano gli anni di un suo crescente impegno nel movimento antifascista: nOltre a collaborare all’organizzazione dei comitati femminili dell’Unione popolare italiana (organismo fondato nel marzo 1937 e diretto da Romano Cocchi, con cui Pollastrini era in stretto contatto), iniziò a lavorare al quotidiano la Voce degli italiani come stenodattilografa e traduttrice.
Fu rinchiusa nel carcere femminile della Roquette a Parigi. Il 17 ottobre 1940 fu quindi trasferita nel campo di concentramento di Rieucros (Mande-Lozère), dove ritrovò molte compagne di lotta,
Rientrata in Italia, fu nominata dal PCI alla Consulta nazionale. Nello stesso tempo fu assessore all’assistenza del Comune di Rieti. Il 2 giugno 1946 fu eletta nelle liste del PCI all’Assemblea costituente nel collegio di Perugia. Responsabile femminile della Federazione comunista di Rieti, membro del comitato federale e del comitato direttivo, fu eletta deputato, sia nel 1948 sia nel 1953, per il collegio di Perugia-Rieti.
La sua attività parlamentare denota l’attenzione e l’amore per la terra che le aveva dato i natali, ma nella quale aveva vissuto poco. Tornata in Italia, continuò a partecipare alla vita politica, prima nella Federazione comunista romana e poi a Rieti, pur senza assumere incarichi.
GOTELLI, Angela. – Nacque a San Quirico, frazione di Albareto (fino al 1928 Albareto di Borgotaro),
La G., laureatasi col massimo dei voti e la lode con una tesi su s. Bernardino da Siena, decise di dedicarsi completamente all’apostolato sociale nell’ambito delle organizzazioni cattoliche;
Nella città adriatica avviò attività sociali e benefiche e intrecciò, come amava
Dal 1929 al 1933 fu presidente nazionale delle universitarie della FUCI, lavorando con il giovane A. Moro, cui fu poi politicamente vicina, e collaborando attivamente con il presidente I. Righetti e l’allora assistente spirituale della Federazione, G.B. Montini.
La G. morì ad Albareto il 21 nov. 1996.
Bei, Adele. – Sindacalista e donna politica italiana (Cantiano, Pesaro e Urbino, 1904 – Roma 1976). Militante nel Partito comunista sin dalla sua fondazione, all’avvento del fascismo ha scelto l’esilio, ma rientrata più volte in Italia per diffondere materiale antifascista è stata arrestata nel 1933
Responsabile della commissione consultiva femminile della CGIL, da questa è stata designata alla Consulta.Durante tutta la sua carriera sia istituzionale che sindacale si è sempre spesa per l’emancipazione femminile, il miglioramento delle condizioni carcerarie e lavorative, e per combattere le ingiustizie sociali.