Tutti scrivono, pochi leggono…ma perchè? Invertiamo la tendenza e scriviamo insieme un racconto a più mani, una puntata al giorno, senza annoiarci ed annoiare chi ci segue.
”Mentre mi tergevo oggi davanti al maxi specchio del mio bagno, pensavo: ”Questo è rimasto della bella e fresca ragazza che ero. ” E vero che gli anni passati sono tanti..”Eppure credevo che il tempo non sarebbe volato via in questo modo”’
Guardando il profilo su facebook degli altri ridacchiavo e mi dicevo”Quanto è invecchiato questo che nemmeno lo riconosco”. Capelli bianchi a spazzola (così sembrano meno incanutiti) , pancetta prominente e fianchi…beh lasciamo perdere…Se era una ”ìei’ ero più clemente perchè si sa le donne riescono a camuffare meglio il tempo che passa. Eppure sentivo che anche loro erano trascorse insieme al tempo…
Mi guardavo le gambe e vedevo un rivolo di sangue rotolare giù inaspettato. Ma cosa sarà? Prendevo ovatta e bialcol e pulivo, ma il rivolo continuava sottile ma continuo. Il cotone emostatico sarebbe forse stato d’aiuto…macchè non si fermava. Trovai la soluzione in una garza – cerotto. sembrava che tutto sia bloccato finalmente.
Quando ero ragazza un avvenimento del genere non mi avrebbe colpito o sconfortato. Sono cose che capitano mi sarei detta, ma ora tutto mi allarmava e mi creava ansia.
Eppure ricordavo ancora quando giovane studentessa a Mosca, correvo per aiutare un mio amico norvegese che era stato ricoverato in ospedale. L’avevo conosciuto durante il corso ma mi ero affezionata a lui e saperlo in un’ospedale russo mi preoccupava. Ecco quella era una cosa seria, non il rivolo di sangue che veniva fuori da chissà da dove.
A Mosca c’ero stata sei mesi ed avevo imparato il russo ma anche a conoscere un’altra realtà che sarebbe poi scomparsa con la ”perestroika” ed il capitalismo importato.”
2 commenti
Intriga bene il lettore, che si aspetta qualcosa di grande e potente in cui affondare e da cui riemergere
Tutti i miei racconti sono intriganti…speriamo anche questo