Lara con il suo faccione rotondo russo mi guardò di soppiatto a lungo quando una ”guardia” ci fermò all’uscita del GUM, quasi volesse preavvertirmi di rimanere in silenzio.
” Dove andate ragazze?”
Io obbedendo a quando mi aveva detto prima la mia amica, non aprii bocca, aspettando che fosse lei a rispondere e mi limitai a fare un passo in avanti.”Stiamo uscendo dal GUM, dove abbiamo fatto acquisti”
La guardia fece la mossa di voler vedere le nostre buste. Noi docilmente le aprimmo per far vedere i nostri acquisti.
”Per proteggerci la testa dal freddo e dalla neve di questi giorni” disse Lara.
”E non ne avete altri a casa?”
”Li abbiamo lasciati in una mensa e non li abbiamo più trovati”
”Cosa fate? Lavorate o studiate?”
”Studiamo”, disse anticipando qualsiasi risposta da parte mia. ”In via Volgina”
”E potete permettervi scialli così costosi?”
Mentre rispondeva Lara allungò una banconota da tre rubli nelle mani screpolate della guardia.
”E’ un regalo dei nostri genitori” la guardia nel frattempo allungò il passo e celermente si allontanò.
”Perchè gli hai dato dei soldi? Non avevamo fatto niente di male”
”Avevo capito che mirava al nostro portafoglio e per evitare che facesse ulteriori domande soprattutto a te, ho preferito eliminare il problema. In teoria noi russi che stringiamo amicizie con stranieri, siamo ai loro occhi, potenziali traditori. Dai andiamo vorrei portarti alla torre di Ostankino, nella periferia a nord di Mosca, è una torre in calcestruzzo armato per radiotelediffusione. E’ la struttura autoportante più alta d’Europa, ultimata nel 1967, misura 540 metri d’altezza alla sommità dell’antenna.
Dalla torre si ha una bella vista della città e in lontananza si può notare il Monumento dei Cosmonauti.
”Bene andiamo e indossiamo le nostre sciarpe, oggi fa proprio freddo” dissi io che finalmente pensavo di poter cimentare il mio russo.
”Anche lì è meglio che tu stia zitta però” aggiunse Lara.
continua