Gentile Dottoressa Di Filippo,
Mi chiamo Eleonora, dopo una vita molto impegnata con il mio lavoro di commessa mi ritrovo in questi giorni nel piccolo appartamento che condivido con mio marito e i miei due figli di quattro e sette anni di cui in genere si occupano i nonni quando non vanno a scuola.
Da quando siamo costretti in casa per colpa del Coronavirus mi capita di sentirmi soffocare e aver voglia di piangere… I bambini non mi ascoltano, sono irrequieti e mio marito é come se non ci fosse
Al pensiero di andare avanti cosí chissà per quanto provo angoscia.
Mi dia un consiglio lei.
Gentile Eleonora,
Grazie per aver condiviso il suo stato d’animo anche perché la situazione che sta vivendo in questi giorni é comune a quella di molte altre famiglie.
É comprensibile che si senta spaesata di fronte al cambiamento repentino della sua quotidianità ed é normale che i bambini, anche loro con abitudini mutate all’improvviso, manifestino irrequietezza tanto piú se in genere sono i nonni ad occuparsi di loro.
Potrebbe considerare la non facile situazione che vive come una grande opportunità di conoscere approfonditamente ed educare i suoi bambini. Certo da quanto mi dice non sa bene da dove cominciare eppure un modo c’é: li osservi, chieda loro della scuola, degli amichetti da cui si sono separati in questi giorni, magari facendoli disegnare perché il disegno é il canale privilegiato per la comprensione degli stati emotivi dei piccoli. Si faccia raccontare poi cosa fanno con i nonni, a quali attività di gioco vorrebbero dedicarsi e le condivida con loro.
Si faccia riferire, se non lo sa, dai suoi genitori, quali sono i giochi preferiti, il cibo che amano mangiare e strutturi con pazienza una piccola routine che preveda tutti questi elementi in una sequenza armoniosa che scandisca e riprogrammi le vostre giornate. Provi a coinvolgere suo marito, lo elogi, dica quanto é importante e insostituibile il ruolo del padre. Se non dovesse rispondere subito all’invito, soprassieda può darsi che suo marito vedendola impegnata con i piccoli cambi idea oppure che abbia bisogno di piú tempo per autodeterminarsi in tal senso.
Ma di fronte a lei c’é una grande opportunità di felicità e di realizzazione che forse si stava negando a causa del tanto lavoro.
Il suo impegno darà frutti di amore di un incommensurabile valore e attraverso il contatto con i piccoli lei stessa potrà tornare bambina perché come diceva Antoine de Saint-Exupéry, “Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano”.
Mi faccia sapere come va.
Un saluto caro a tutti voi.
Dr. ssa Alexia Di Filippo
Psicologa – Psicoterapeuta
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Alexia Di Filippo – Psicologa, Psicoterapeuta – Psicologa dello Sviluppo ed Educazione dal 1997 (laurea con lode) Psicoterapeuta specialista in Self Analisi Bioenergetica e Psicologia Clinica Strategica Conduttrice diplomata di classi di esercizi bioenergetici. Consulente per la Asl RM D in Progetti di Promozione della Salute e Prevenzione del disagio Psichico che hanno interessato centinaia di adolescenti delle Scuole superiori del Distretto.Coordinatrice di Progetti di Prevenzione del rischio ambientale che hanno coinvolto migliaia di bambini, ragazzi e personale docente di scuole elementari e medie del Comune di Roma Docente in corsi sul controllo dei rischi ambientali rivolti ad educatori di asili nido Docente di Educazione stradale in corsi per alunni di scuola superiore. Autrice di articoli per la Rivista della Protezione Civile DPC informa. Consulente di équipe bariatrica per la valutazione ed il trattamento dei disturbi alimentari Ideatrice e Docente dei metodi registrati Bioenergetidanza e Bioenergetitango scelto dalla giornata dello stile di vita 2019. Autrice dell’Articolo inerente il metodo Bioenergetitango sulla Rivista Psicoclinica. Organizzatrice di Eventi benefici per la promozione del benessere psicocorporeo La sua professionalità viene spesso richiesta per approfondimenti in trasmissioni radiofoniche. Svolge la libera Professione di Psicoterapeuta.