Cara Susanna,
sto leggendo sul web tanti post in cui si parla di “cambiamento”, come se questo virus ci stesse preparando la strada per una trasformazione. Io non riesco a capire come qualcosa di così terribile che sta portando morte e paura possa diventare un mezzo per questo cambiamento del nostro modo di affrontare la vita. Ti dirò che questa interpretazione di molti mi fa anche rabbia, perché non capisco come si possa vedere la luce in questo momento orribile.
Luciana
Cara Luciana, capisco la tua rabbia e penso che siano in molti a provare disagio di fronte a queste affermazioni. Quando siamo immersi in qualcosa di brutto, quando stiamo soffrendo, quando viviamo una crisi non ci piace sentirci dire che alla fine di tutto questo riceveremo dei doni, ci sentiamo presi in giro, non capiti.
Ma poi succede che quando tutto il buio se ne va ci accorgiamo che davvero qualcosa é cambiato e spesso é cambiato in meglio. Il cambiamento.. Sai quando questo non succede? Il più delle volte quando affrontiamo la crisi con un atteggiamento vittimistico e quando quella sensazione di avere subito qualcosa, una prepotenza del destino, degli altri o delle nostre ombre, ci rimane attaccata addosso anche quando tutto é finito.
Ma questa volta la prova che stiamo affrontando è dura, molto dura, perché come possiamo non vivere vittimisticamente un disastro così grande che mai ci saremmo aspettati di dover affrontare? Abbiamo il diritto di provare rabbia, dolore, disperazione.
Ma prima o poi questi sentimenti laceranti dovremo lasciarli andare perché se li teniamo con noi significa che non siamo riusciti ad andare oltre la paura. Nella paura non ci sono né libertà né lucidità per attingere ai nostri livelli superiori e trovare quelle alternative che, sole, possono farci cambiare. Se rimaniamo nella paura e nella rabbia come possiamo riprenderci la responsabilità della nostra vita?
Speriamo insieme, Luciana, che a un certo punto apriremo gli occhi e questo cambiamento ci sarà.. forse vedremo tutto in modo diverso da prima, tutto quello che non é sostenibile smetterà di funzionare, quello che é inutile si dissolverà velocemente e in questo modo la metamorfosi starà permettendo alla nostra vera potenza di venire alla luce. La potenza non é il potere, é qualcosa di molto diverso: il Potere è energia che tu usi “sull’altro”, talvolta anche per governarlo mentre la Potenza é quella energia che ti permette di portare alla luce tutta la tua forza e la tua potenzialità. Ciascuno di noi ha il dovere di usare la propria Potenza per creare una nuova realtà.
Se una crisi può essere l’opportunità per introdurre un cambiamento e se questa crisi la stiamo vivendo tutti insieme a livello mondiale, forse ce la faremo a creare una nuova realtà. Il cambiamento non consiste nell’aggiungere qualcosa di nuovo a quello che siamo ma nel disvelarci ai nostri stessi occhi per quello che siamo. Ogni metamorfosi ci richiede di riemergere nella nostra vera pelle e di portare con noi la nostra coscienza interamente rinnovata. Se lo sapremo fare questa terribile vicenda sarà servita a qualcosa, se non lo sapremo fare saremo morti anche da vivi.
In questi lunghi giorni di quarantena abbiamo tutti avuto modo di riflettere sulla vita, di ascoltare il pensiero degli altri, di raccontarci, anche grazie al web. Ma un vero cambiamento avviene se davvero riusciamo a vivere quello di cui stiamo parlando, se riusciamo a fare in modo che le nostre azioni non siano più casuali o reattive ma siano sostenute da un intento cosciente. La crisi che stiamo vivendo non é solo una crisi sanitaria, é una crisi economica, é una crisi politica, é una crisi che ci sta mostrando quanto marcio ci sia e quanti errori ci siano stati nella gestione delle nostre vite. Se tutto questo non solo ci avrà insegnato qualcosa ma ci avrà fatti passare dalla parola all’azione, allora si che saremo cambiati come individui, come popolo, come genere umano.