L’alimentazione come le abitudini e scelte dei singoli alimenti sono oggetto di molti studi e discussione sia su stampa scientifica che laica. E’ stato accertato che esiste una associazione tra alcune scelte alimentari reiterate nel tempo e alcuni tipi di tumore, come ad esempio il consumo continuativo di carne rossa, affumicata e conservata e il tumore all’intestino.
Recentemente su una rivista a di gossip di larga diffusione è comparso un articolo in cui venivano date alcune indicazioni di quali cibi o alimenti è meglio non fare uso quando si ha un tumore. Oltre alle solite raccomandazioni, poche proteine animali , cibo spazzatura, in particolare cibi ad alto contenuto di zuccheri, nella lista degli indagati spiccavano alcuni frutti come le arance, pompelmi o le banane oppure la frutta tropicale, ma anche tutta la famiglia delle solanacee come pomodori, peperoni, melanzane e patate.
Il comune denominatore che lega tutti questi alimenti e che li mette sulla lista degli indagati sono le poliammine, di cui tutti questi frutti sono ricchi e che vengono indicate come sostanze che stimolando in generale la crescita cellulare, sono ghiotti substrati delle cellule neoplastiche.
Cosa sono le poliammine? Le poliammine sono composti organici aventi due o più gruppi amminici, le più comuni si chiamano putresceina, cadaverina, spermidina e spermina, derivano sia dalla putrefazione intestinale delle proteine animali sia da alcuni alimenti anche vegetali come quelli già citati. La loro funzione è quella di supportare la proliferazione delle cellule e sembra che quelle cancerose siano particolarmente stimolate da questi composti. Da qui la considerazione di non eccedere il loro consumo se si è colpiti da tumore , magari associando una alimentazione vegetariana, perché evita la putrefazione intestinale da proteine animali .
In letteratura scientifica però non ci sono ancora studi sull’uomo che diano indicazioni chiare su cosa è meglio evitare e se esiste un quantitativo soglia di certi alimenti da poter consumare giornalmente senza aggiungere problemi a una situazione già di per sé compromessa. Se noi infatti leggiamo la tabella qui allegata dove viene elencata la concentrazione di poliammine nei singoli alimenti , rischiamo di eliminare un gran numero di nutrienti senza una reale motivazione.
Poliammine/cibo | Porzioni in grammi | Poliammine mg/porzione |
Putrescina | ||
Succo di pompelmo | 200 | 19.6 |
Succo di arancia | 200 | 17.0 |
Crauti | 80 | 14.6 |
Arancio | 110 | 14.0 |
Granchio | 75 | 9.2 |
Mais | 100 | 5.1 |
Piselli | 100 | 4.6 |
Pera | 100 | 3.0 |
Soia | 190 | 1.70 |
Patata | 150 | 1.68 |
Paprika | 30 | 1.64 |
Salsa di soia | 18 | 1.60 |
Spermidina | ||
Soia | 190 | 9.7 |
Piselli | 140 | 9.1 |
Pera | 125 | 6.6 |
Zuppa di lenticchie | 250 | 5.5 |
Funghi | 50 | 4.4 |
Fagioli rossi | 190 | 3.7 |
Broccoli | 100 | 3.6 |
Cavolfiore | 100 | 3.0 |
Pollo | 125 | 2.2 |
Popcorn | 50 | 2.1 |
Formaggi | 20 | 2.0 |
Patata | 150 | 1.8 |
Spermina | ||
Fegato | 125 | 19.7 |
Piselli | 140 | 7.3 |
Prosciutto | 125 | 6.3 |
Pollo | 125 | 5.6 |
Soia | 190 | 4.0 |
Bistecca di manzo | 125 | 3.9 |
Maiale | 125 | 3.8 |
Pere | 125 | 3.5 |
Formaggi | 100 | 3.0 |
Tonno | 125 | 2.7 |
Petti di pollo | 125 | 2.3 |
Lenticchie | 250 | 1.85 |
Che cosa fare allora? Il consiglio è di cercare di evitare o limitare al massimo gli alimenti che sicuramente contribuiscono a innescare e mantenere lo stato infiammatorio come gli zuccheri semplici ma anche i prodotti con elevata quantità di grassi saturi o di proteine che stimolano i fattori di crescita come ad esempio latte, latticini e le carni rosse. E come regolarsi per le poliammine?
Un quantitativo contingentato di questi alimenti è consigliabile, quindi vige il concetto di moderazione non di privazione assoluta, accanto al consiglio di riscoprire una alimentazione più ricca in alimenti integrali, verdura , semi oleaginosi e legumi, associandola ad una riduzione del peso se si è in sovrappeso e ad una attività fisica anche leggera come la camminata giornaliera.