L’ambiente vaginale è un insieme di elementi che devono essere in armonia. Gli elementi che interagiscono sono essenzialmente: il pH, gli ormoni sessuali e la microflora presente nella vagina.
Nelle donne in età fertile (dalla pubertà alla menopausa) il pH vaginale è acido con valori di 3,8-4,4 ed è un fattore importante di difesa contro le infezioni. Il pH vaginale dipende da vari fattori, tra cui la produzione di acido lattico, dalla microflora vaginale e dalla situazione ormonale che si modifica sia nelle varie fasi della vita della donna sia nelle diverse fasi del ciclo nelle donne in età fertile.
FASCE D’ETÀ Nell’infanzia e periodo pre-puberale, quando le ovaie non hanno ancora iniziato la loro attività, o dopo la menopausa, quando è terminata, la presenza di estrogeni è nulla/bassa e il pH vaginale è neutro o lievemente acido, 6,5-7,0. In queste fasi l’epitelio della mucosa vaginale è sottile e le ghiandole sono poco attive.
Nell’età adulta l’ambiente diventa acido (intorno a 4), proteggendo la vagina dalle infezioni e favorendo la crescita della flora “buona” in cui sono compresi anche i lattobacilli di Doderlein, batteri che trasformano il glicogeno in acido lattico. In questa fase l’epitelio della mucosa vaginale è più spesso e le ghiandole sono attive.
PH VAGINALE Il pH vaginale si modifica anche nelle varie fasi del ciclo nelle donne in età fertile. Prima dell’ovulazione è molto acido ed inizia ad alzarsi dopo la liberazione dell’ovulo dal follicolo.
L’acidità vaginale non è solo di ostacolo allo sviluppo di germi patogeni, è anche sfavorevole alla sopravvivenza degli spermatozoi. Le condizioni fisiologiche del pH 8 del muco cervicale e il pH leggermente alcalino del seme maschile aiutano a rendere il pH vaginale più neutro favorendo la sopravvivenza degli spermatozoi.
Tra le condizioni patologiche in grado di aumentare il pH vaginale un ruolo di primo piano è ricoperto dalle malattie sessualmente trasmissibili, ad esempio nei casi di tricomoniasi, candidosi e vaginosi batterica.
PREVENZIONE E TRATTAMENTO Per la prevenzione ed il trattamento della vaginosi batterica può essere molto utile un gel a base di complesso bioattivo 2QR al 95% (copolimero dell’acido poliglucuronico galatto arabico, ottenuto per filtrazione molecolare dell’Aloe Barbadensis). Il gel può essere molto utile sia per un rapido controllo dei sintomi e dei microrganismi patogeni sia per l’induzione di un valore di pH ottimale (4,0-4,5). Infatti, il gel svolge la propria azione attraverso il ripristino delle condizioni di pH ottimali per la flora “buona” e attraverso l’inibizione dell’adesione dei batteri patogeni. Per la sua azione topica e batteriostatica, il gel può essere consigliato in piena sicurezza di efficacia e affidabilità.