Ugur Sahin e Oezlem Tuereci, marito e moglie, sono i due scienziati tedeschi di origine turca, che stanno dietro il vaccino Pfizer/Biontech, ritenuto efficace al 90%.
Una buona notizia che richiederà molto tempo prima di essere convalidata. Il vaccino è arrivato infatti alla fase tre della sperimentazione, quella su una larga scala di popolazione, cui dovrà seguire l’approvazione in base alle linee guida europee e internazionali e infine la registrazione.
I due ricercatori si sono conosciuti all’ospedale universitario di Homburg e insieme hanno lavorato a una cura contro il cancro attraverso gli anticorpi.
Sahin è immigrato in Germania dalla Turchia quando aveva 4 anni, mentre Tureci è nata in Germania. Sahin proviene da Iskenderun, una città vicino al confine siriano, mentre il padre di Tureci è di Istanbul.
Figlio di un operaio impiegato in una fabbrica di automobili, il dottor Sahin si è avvicinato alla medicina grazie alla sua passione per i libri di scienza. Il padre della dottoressa Tureci è invece un chirurgo e lei stessa ha raccontato di essere cresciuta guardandolo operare i suoi pazienti.
I due ricercatori condividono idee di vita e di lavoro, approccio alla ricerca, insegnamento all’università di Zurigo e attività di laboratorio. Hanno fondato la Biontech nel 2008 e, dal primo focolaio di coronavirus in Cina, si sono messi al lavoro con una squadra di 500 dipendenti, per realizzare un vaccino.
Le coppie di scienziati sono numerose nella ricerca e sono numerose anche quelle che hanno ricevuto il Premio Nobel.
La prima volta è successo nel 1903, quando il Nobel per la fisica fu assegnato a Pierre Curie e a Marie Slodowska per la scoperta della radioattività.
Anche la figlia Irene Curie ricevette nel 1935 il Nobel in chimica con il marito Frederic Joliot per gli studi condotti sui nuovi elementi radioattivi.
Nel 1947 il Nobel per la medicina andò a Carl Ferdinand Cori e a Gerty Theresa Radnitz, per le scoperte sul metabolismo dei carboidrati.
Nel 2014 May-Britt Andreassen e Edvard Moser hanno ricevuto il Premio Nobel in medicina per le loro scoperte riguardanti il sistema di orientamento nel cervello.
Esther Duflo e il marito Abhijit Banerjee, nel 2019 l’hanno ricevuto in economia per l’approccio sperimentale nella lotta alla povertà globale.
Per saperne di più sulle coppie da Nobel: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie”, pag. 250, € 16, Ledizioni, Milano 2020. In libreria e on-line anche in versione e-book a € 6.99.