Ricordate le Donne Eccellenti che ho intervistato in lungo e in largo qualche anno fa ?
Sono andata a cercarle di nuovo perché dopo un anno di emergenza Covid mi sono chiesta come avessero affrontato questo periodo così difficile per tutti. L’ho fatto perché ci avevano aperto il cuore parlando di sé e portando alla luce tutta la loro bellezza, la loro voglia di vivere, di fare progetti, di narrare a noi lettori quale può essere il senso della vita per ognuna di loro, donne così diverse l’una dall’altra per età, professione, carattere, formazione.
Ho pensato che sicuramente avrebbero avuto qualcosa da raccontarci e che le loro parole avrebbero potuto risuonare ancora in noi.
Questa é la prima Tavola Rotonda virtuale sul senso del Covid cui ho dato vita con quattro donne di grande spessore umano e spirituale che per molti anni mi sono state compagne di ricerca.
Sono Gabriella Campioni , Rena Garazioti, Mirella Santamato e Giulietta Bandiera .
Me le immagino ricordando con nostalgia uno dei tantissimi nostri incontri, quando gli abbracci non mancavano e guardandoci negli occhi capivamo molto più di quello che con le parole ci stavamo raccontando.
Gli occhi di Rena trasmettono quell’energia contagiosa alla quale non ci si può sottrarre
gli occhi di Giulietta raccontano la sua forza e la sua ribellione
quelli di Gabriella ci parlano della sua dolcezza, di tanta tenerezza
e quelli di Mirella evocano la sua caparbietà e la sua costante voglia di conquista.
Me le immagino così perché adesso il Covid ci tiene a distanza e ci costringe a ricordare ma con loro é facile, perché é come se ci fossimo viste poche ore fa. Abbiamo fatto troppa strada insieme perché qualcosa ci possa far scordare l’una dell’altra.
Ho fatto a tutte la stessa domanda e sono felice di poter trasmettere, a chi mi sta leggendo, almeno un po’ della potenza di un incontro con loro. Le parole che riporto qui sono tutte autentiche, quello che mi immagino, i loro sguardi, i loro toni, i loro movimenti é soltanto verosimile ma le conosco troppo bene per potermi sbagliare. Gabriella é seduta tranquilla, ha trovato un posto comodo, aspetta le mie domande e il suo sguardo mi racconta la sua capacità di attendere, di accogliere, di ascoltare. Giulietta freme ma é divertita, pure a lei tutte noi siamo mancate per troppo tempo, anche se preferirebbe che io facessi in fretta perché ha tanto da fare. Nello sguardo di Rena ci sono spirali di movimenti intensi che uniscono mente, cuore e corpo e che mi risponderanno insieme, qualunque cosa io stia per chiederle. Gli occhi di Mirella mi dicono che lei é pronta, sempre pronta e che posso chiederle quello che voglio, non si tirerà certo indietro di fronte a un’intervista.
Ma io sono qui semplicemente per farle parlare di questo particolare e terribile momento che tutti noi stiamo vivendo per via del Covid. Se le avessi davvero tutte insieme qui con me preferirei abbracciarle, ma ora dobbiamo parlare.
Come il Covid ha cambiato la vostra vita?
Gabriella Campioni Il Covid ha cambiato la mia vita… in parte, dato che già, per diversi motivi, uscivo poco di casa. Ma la ritengo interessante, quella parte cambiata e che continua a cambiare nonostante i miei 79 anni suonati.
Rena Garazioti La tua domanda mi ha incuriosito e ho passato del tempo ieri sera, quando mi hai chiesto questa intervista, a domandarmi in verità “cosa proprio è cambiato nella mia vita con questa disgrazia del virus?”: Forse non ti ricordi che hai fatto questa domanda ad un’ amica che il prossimo Agosto entrerà negli 89 anni ; mi fa impressione, Susanna, perché in realtà non è cambiato gran che!
Giulietta Bandiera Sostanzialmente nella mia vita é cambiato tutto: non in virtù del Covid ma per le riflessioni fatte in relazione alla pandemia ho deciso di lasciare la città e di andare anche io come hai fatto tu anni fa, tornare alle mie origini, in un posto un po’ più verde. Anche perché il lavoro é cambiato, sono in smartworking come tutti quanti, le mie conferenze, avevo cinquanta date l’anno quasi come una rockstar, le faccio tutte on line, ora tutto attraverso la tecnologia e l’informatica e quindi alcune persone stanno curando tutti questi aspetti per trasformare il mio lavoro.
Mirella Santamato Nei primi giorni del primo lockdown ho capito che stava succedendo qualcosa di molto importante, un passaggio locale e che ci sarebbe stato un mondo prima del Covid e un mondo dopo il Covid. Ero spiritualmente molto allarmata ma fiduciosa che le forze invisibili avrebbero, alla fine di questa apocalisse, operato per il Bene.
Avete quindi riflettuto sul senso di questa pandemia oggi?
Gabriella Campioni Ho trovato spunti per “leggere” quello che sta accadendo nel mondo in quello che sostiene Charles Eisenstein, un ricercatore che apprezzo molto: il mito fondamentale del nostro tempo è quello della separazione. Ed è lì che bisogna lavorare, a mio avviso; è la base.
Rena Garazioti Sono totalmente consapevole del terribile momento che stiamo vivendo e della sofferenza che sta provocando, ma io penso sempre che la vita è bellissima e bisogna accettarla in ogni modo, cercando di rovesciare i cattivi tempi e spremendo tutto il meglio che riesce ad offrirci, aspettando l’alba e il Sole. Ovvio che gran parte delle mie convinzioni si devono non solo agli studi ma anche al tempo che ho dedicato da 30 anni alla spiritualità e sarebbe bello pensare che i nostri giovani decidessero di scegliere una disciplina spirituale che certamente potrà essere di grande aiuto nel corso della loro vita.
Giulietta Bandiera Il Covid é semplicemente la conseguenza, non la causa e quindi una sorta di purga, di Purgatorio per poter arrivare finalmente a portare il Paradiso in terra. Che finalmente l’essere umano capisca che deve incarnare il divino, che deve incarnare lo spirito, che deve far dialogare il cuore e la mente e che deve dare sempre un senso alla vita che vive e imparare non a distruggerla ma a crearla, cocrearla attraverso l’amore che é l’energia che crea.
Mirella Santamato A questo proposito mi auguro che il mio nuovo libro, che porta il titolo di AMORE ALTO, possa avere tutta al diffusione che merita e di cui c’è estremo bisogno. Dobbiamo tutti imparare a vivere l’Amore Alto, quello che ci permette di “volare” e di nutrire davvero l’anima.
Giulietta Bandiera Sì, ho capito che questo ci toccava, che bisognava prenderlo come un’opportunità come sempre é per le malattie. Io non mi sono mai preoccupata per la malattia perché essendo guarita da cose ben più gravi la malattia in sé, l’aspetto molto critico che io avevo rispetto a quello che stava succedendo soprattutto in principio era il fatto che ci fosse una strumentalizzazione molto forte da parte dei media, delle case farmaceutiche, dei poteri forti, che tanti ci hanno marciato, speculato, pubblicamente si é visto, sono usciti allo scoperto, che come sempre nelle grandi catastrofi c’é sempre qualcuno che ci guadagna moltissimo.
Gabriella CampioniSi, ma ci sono anche esempi “virtuosi”: persone e gruppi che non si lasciano intimorire, si rimboccano le maniche e fanno cose costruttive. Una fonte preziosa è il sito di Italia che cambia . E li pubblico sulla mia pagina Facebook “La foresta silenziosa”
Come avete reagito all’inizio di questa pandemia di Covid?
Mirella Santamato Personalmente ho reagito alla forza depressiva e spaventosa di Thanatos, andando a rinforzare la parte opposta, cioè Eros. Mi sono messa ascrivere un nuovo libro, improntato proprio a capire questa energia primaria che tanto ancora sconvolge gli Umani e che pochi sanno gestire nella sua dirompente vitalità. Ho quindi partecipato, sempre per lo stesso motivo, a varie incontri di Tantra, che mi ha aiutato a mantener il corpo sempre in piena efficenza.
Gabriella Campioni Forte di due frecce al mio arco, la curiosità e la conoscenza dell’inglese, dal primo lockdown mi sono data a ricerche via computer e ho allacciato relazioni con gruppi in varie parti del mondo. Ho così scoperto (o riscoperto) che il tema che mi sta più a cuore è la mentalità, quel “substrato” che ci spinge a interpretare in un certo modo la realtà e ad agire (o reagire) di conseguenza. Il tutto con il linguaggio che mi è congeniale: quello dei simboli. Non intendo i simboli in quanto “segni” tracciati dall’uomo: per me tutto diventa simbolo, se letto attraverso una lente che collega tutti i piani della realtà e il visibile all’invisibile, e può darti indicazioni sul cammino tuo e del mondo. E a questo, ovviamente, si aggiunge il mito, che vedo come un tentativo di raccontare con parole e personaggi quello che non può essere espresso a parole, ossia i simboli stessi, il che tra l’altro mi aiuta a familiarizzarmi con i paradossi e ad abbandonare ulteriormente i giudizi.
Rena Garazioti Mi rattristano enormemente i telegiornali con i numeri..particolarmente degli Esseri che ci lasciano, tutti i giorni, i negozi chiusi i ragazzi senza scuola…ma io mi ritengo privilegiata perché ho sempre vivi i miei interessi per un buon libro , l’Arte il Teatro e la Musica che cerco nel computer o nel cellulare..in attesa che ritornino..
Giulietta Bandiera All’inizio l’ho presa molto male perché mi ero concentrata sulla limitazione della libertà che per me é il primo valore e quindi mal sopportavo il fatto che qualcuno mi potesse autorizzare a uscire piuttosto che a fare delle cose, a baciare e abbracciare i miei amici e così via. Poi mi sono resa conto del perché il Covid é venuto, una conseguenza di come l’essere umano stava vivendo in modo assolutamente snaturato e soprattutto a una velocità folle, si procedeva senza senso verso il precipizio, saccheggiando la natura, oltraggiandola, seguendo solo logiche commerciali, alterando i rapporti, insomma questo ha portato ovviamente a crisi economiche, politiche, sostanzialmente sociali etiche ecologiche e quindi ho pensato e capito.
Mirella Santamato Per fortuna nessuno nella mia famiglia si è ammalato di Covid e stiamo ancora tutti in ottima salute. Credo che il cambiamento epocale che stiamo vivendo sia anche, o forse soprattutto, un’occasione di elevazione spirituale, per chi potrà compiere il balzo quantico.
Giulietta Bandiera Con tutto rispetto per quelli che la malattia se la sono fatta, sono ancora convinta che la letalità di questo virus venga dalla forma pensiero di paura che si é creata. L’uomo é ancora dentro alla paura, dentro alla separazione , ne é un esempio il distanziamento sociale, fino a che non uscirà dalla paura e dalla separazione dentro di sé, fuori di sé produrrà fenomeni di questo genere. Questo virus é soltanto l’inizio se l’umanità non si decide a cambiare. Credo che però sarà una lezione che ci ricorderemo perché é accaduta talmente a livello globale che non potremo dimenticarla.
Come é cambiato il vostro rapporto con gli altri?
Giulietta Bandiera Ho sentito che anche i miei rapporti erano tanti, anche se di buona qualità, e quindi c’é stata una selezione. E comunque anche le persone che non sento più, che non vedo, ho sentito che mi mancavano, quindi c’é stato invece che un allontanamento un avvicinamento di cuori. E quindi vedo positivamente anche questo aspetto di selezione delle nostre relazioni.
Gabriella Campioni Ho cercato e cerco di mantenere contatti anche con chi e con ciò che mi sta più vicino: faccio parte della consulta cultura del mio paese con cui si prova a promuovere, appunto, cultura con i mezzi a disposizione. Non solo quella “dei libri”: anche quella più quotidiana, fatta di interessi, passioni e persino di astuzie per avere piante belle o ricette di cucina. Uno degli obiettivi è, chiaramente, la socializzazione.
Rena Garazioti Se vogliamo elencare ciò che manca si, il più grande desiderio è ritornare alla Scala per un’opera , sentire dal vivo un buon concerto , riprendere il mercoledì sera la Ricerca Spiritual o gli incontri con i miei ragazzi della Radiance per scambiare parole e affetto , riti che riempivano di grande piacere la mia vita.
E cosa avete creato di nuovo nelle vostre vite?
Mirella Santamato Per quanto riguarda le mie nuove attività. mi è stato affidato l’ònere e l’onore di curare una Rubrica Mensile sul Canale FB Focus..3.0 IL Mistero della Vita. La rubrica si chiama LA SAPIENZA OCCULTATA e ogni mese tratto argomenti diversi, tratti dalle prime conoscenze dell’Umanità che spesso sono state cancellate o nascoste dalla successiva cultura di Dominazione che ancora oggi crea tanti danni alle nostre menti.
Gabriella Campioni Non solo per il lockdown, ho lasciato il mio corso all’Università del tempo libero Humaniter. Mi è dispiaciuto, ma si è aggiunto qualche problemino fisico, inoltre stavo “leggendo” chiari segni che qualcosa doveva essere cambiato. Così ho fondato un gruppo WhatsApp con quanti dei partecipanti al corso lo desideravano e devo dire che la cosa sta girando piuttosto bene, c’è dialogo e sta aumentando quell’affettività reciproca che vedevo poco con gli incontri in presenza.
Rena Garazioti Ho riscoperto la mia casa! si, io uccelin del bosco sempre fuori o in viaggio, in questo tempo ho rivisto angoli e cose dimenticate che mi hanno dato emozione e gioia. Ho sistemato finalmente cassetti, libri, dischi, ho tenuto nella mano oggetti comperati in giro per il mondo, ho letto libri innumerevoli e cosi facendo, io che credo in Freud quando dice che noi “Siamo a nostra memoria” ho rivisitato momenti felici di tanti anni fa…
Giulietta Bandiera Io ho lasciato la città e ora, come già ti ho detto, lavoro da casa..
Gabriella Campioni La mia curiosità mi ha spinto ad ampliare un po’ la mia pratica “tecnologica” soprattutto con l’aiuto a distanza di mio figlio. Partecipo con miei interventi a diversi incontri online con il centro Cosmòs e ho scoperto una cosa straordinaria: agli incontri in presenza partecipavano sì e no una decina di persone; a quelli online si è arrivati a oltre quaranta! Oltre a ciò, ho aperto un mio canale YouTube sul quale pubblico qualche “chiacchierata” e qualche visualizzazione. Sono ancora un po’ alle prime armi con le registrazioni dei video, ma non demordo, ovviamente, e ho parecchi progetti in ballo. Il prossimo passo è diventare un po’ più “tecnologica” e organizzare io stessa incontri online…
Rena Garazioti Poi, Susanna mia sono innamorata di Vittorio, che mi ha fatto il dono di diventare sua bisnonna, mancino come me che adora i fiori e a due anni si blocca estasiato con l’arrivo della musica..In realtà questo periodo di Covid a me sta insegnando “la pazienza” valore che non conoscevo ma che mi permette di dirti che non è cambiato gran che nella mia vita, ma come sempre soffro, gioisco, mi arrabbio, progetto amo sogno e attendo convintissima e per tutti noi una vita libera e migliore!
Giulietta Bandiera Quindi é cambiato tutto ma non in peggio, anche se all’inizio mi focalizzavo sulla strumentalizzazione della crisi ma ora capisco che invece siamo chiamati a attraversarla questa crisi, che non riusciremo mai a superarla, questo non sarà possibile, ma che dovremo trascenderlo, andare oltre, trasmigrare da uno stato dell’essere a un altro stato dell’essere, quindi a una nuova dimensione di noi stessi dove il valore principale é di amare e di proteggere ciò che si ama. Parlo di noi stessi, degli altri, del mondo, della vita stessa.