Ho cominciato a conoscere Ritanna Armeni quando co-conduceva con Giuliano Ferrara Otto e mezzo. Una presenza che bilanciava il peso del giornalista, con moderata semplicità e chiarezza. Del resto Ritanna aveva fatto una lunga carriera giornalistica. Aveva lavorato come redattrice al periodico «Noi donne», poi a «il manifesto» e nella redazione di «l’Unità», a «Rinascita» e, ancora, era stata opinionista sul quotidiano «Il Riformista».
Nel 1998 era poi diventata portavoce dell’allora segretario di Rifondazione Comunista ed ex Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, del quale ha curato, con Rina Gagliardi, il volume Devi augurarti che la strada sia lunga (Ponte alle Grazie 2009).
Ha pubblicato Di questo amore non si deve sapere (Ponte alle Grazie 2015), vincitore del Premio Comisso. Tra gli altri suoi titoli usciti sempre con Ponte alle Grazie: La colpa delle donne (2006), Prime donne. Perché in politica non c’è spazio per il secondo sesso (2008), Una donna può tutto. 1941: volano le Streghe della notte (2018). Mara. Una donna del Novecento (2020).
Nelle nostre appaganti quattro chiacchiere oltre a parlare dei libri su menzionati ci ha descritto Per strada è la felicità, dove la protagonista Rosa, è una ragazza come tante, che viene dalla provincia, ha una famiglia tradizionale, frequenta l’Università. Il suo mondo viene completamente messo in discussione dal movimento del Sessantotto e, poi, travolto dal femminismo.
Ma come afferma Ritanna stessa ”Il movimento delle donne non è finito col “secolo breve”. Contrariamente ad altri cambiamenti e rivoluzioni non è tornato indietro e non ha negato sé stesso. È ancora vivo, si è esteso, si propone in forme nuove e anche in parti del pianeta che sembravano condannate alla cultura e al dominio maschile. È anche certo però – e non poteva essere altrimenti – che è cambiato, non è più lo stesso, non è quello che Rosa ha conosciuto e costruito.”
Parla quindi alle nuove generazioni con l’occhio della veterana, senza essere riduttiva, ma cercando di comprendere ed allinearsi alle loro nuove esigenze.
Seguite le quattro chiacchiere con lei, molto interessanti e coinvolgenti.