Sembrava un’impresa quasi impossibile: riportare, in tempi di pandemia, il teatro tra la gente, dal vivo. Eppure, il Campania Teatro Festival ci è riuscito alla grande. Alla sua 14a edizione, dal 12 giugno all’11 luglio, accoglie infatti di nuovo il suo pubblico negli spazi – all’aperto – più belli della regione, in cui a far da sfondo alle performance artistiche ci sono secoli, a volte millenni, di storia e di cultura.
Il teatro rinasce con te. Con questo slogan, che allude alla ripresa ed evidenzia il ruolo dello spettatore come indispensabile complemento della rappresentazione scenica, il festival sottolinea la sua ‘trasformazione’: da “Napoli Teatro Festival” – il nome che la manifestazione ha avuto dai suoi esordi nel 2007 fino all’edizione 2020 – a “Campania Teatro Festival”. Sotto la direzione, per il quinto anno di seguito, di Ruggero Cappuccio, il festival teatrale internazionale si espande ancora di più, e popola con i suoi tantissimi eventi non più solo teatri, cortili e giardini di palazzi storici, musei e castelli napoletani, ma anche teatri, anfiteatri e persino carceri in altre province campane. Come già in passato, certo; ma con l’intenzione ancora più forte di rappresentare ‘fisicamente’ il legame tra i beni paesaggistici e architettonici dell’intero territorio, e quello con la Regione Campania, sostegno concreto della fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano.
Dopo l’apertura con il concerto dell’Orchestra giovanile Luigi Cherubini diretto da Riccardo Muti, trasmesso in anteprima in streaming nel marzo scorso dal Teatro Mercadante, il Campania Teatro Festival inaugura la stagione estiva – e il ritorno del teatro tra la gente – con 159 eventi in dieci sezioni, di cui ben 70 debutti assoluti. In scena talenti nazionali, internazionali, ma soprattutto locali: nel 2021, il Campania Teatro Festival accoglie 1500 lavoratori dello spettacolo campani, a testimoniare la necessità di impegnarsi per sostenere un settore messo a dura prova dalle conseguenze della pandemia.
Quasi tutti all’aperto gli spettacoli; molti nella splendida cornice, cara al NTFI, della reggia di Capodimonte, che, trasformata in cittadella teatrale, ospita quest’anno nel Real Bosco otto palchi, tra il Cortile della Reggia, il Casino della Regina, il Giardino Paesaggistico di Porta Miano, la Manifattura della Porcellana, il Giardino Paesaggistico Pastorale, le Praterie della Capraia, il Giardino dei Principi e lo spazio del Cisternone (sede degli eventi del DopoFestival). Protagonista anche il centro storico napoletano, con eventi nell’Archivio di Stato, nel Refettorio del chiostro di San Domenico Maggiore e nel chiostro della Chiesa rinascimentale di Santa Caterina a Formiello, a cura della fondazione Made in Cloister. Altri luoghi ‘magici’ che riuniranno attori e spettatori, il Teatro Grande di Pompei (con la rassegna “Pompeii Theatrum Mundi”, in partnership con il Teatro Stabile di Napoli), il Belvedere di San Leucio a Caserta, piazza Umberto I a Montesarchio, il Museo Archeologico del Sannio Caudino, il Teatro Naturale di Pietrelcina, l’Anfiteatro di Avella; a Salerno, spesso sede di eventi del NTFI, il chiostro del Duomo e gli esterni del Teatro Ghirelli.
Vastissima e varia la programmazione, come ci si aspetta da un festival che prevede dieci sezioni (Prosa Italiana, Internazionale, Osservatorio, SportOpera, Danza, Musica, Letteratura, Cinema, Mostre, Progetti Speciali ), ospita compagnie da tutto il mondo e porta in scena i più noti esponenti del teatro contemporaneo, ma anche dell’arte, della musica, del giornalismo, della letteratura. Sono sette scrittori italiani (Silvio Perrella, Emanuele Trevi, Wanda Marasco, Elisabetta Rasy, Viola Ardone, Pierluigi Razzano, Marco Perillo) con i loro racconti, ad esempio, a tracciare un percorso nella Storia, interpretato nello scenario di Capodimonte da sette attori (Sonia Bergamasco il 13 giugno, Alessandro Preziosi il 18, Lina Sastri il 20, Iaia Forte il 1° luglio, Euridice Axen il 3, Claudio Di Palma il 4, Alessio Boni l’11); Il sogno reale. I Borbone di Napoli è infatti un progetto speciale di Ruggero Cappuccio nato per valorizzare il patrimonio storico-artistico dei siti borbonici campani e informare sulla storia dei luoghi, anche grazie a una guida a cura di Perillo, distribuita gratuitamente agli spettatori.
Il 20 e il 21 giugno, il Cortile della Reggia di Capodimonte si fa teatro, è il caso di dire, di un dramma quotidiano reale attraverso la messa in scena, per la regia di Vinicio Marchioni, della pièce Sposerò Biagio Antonacci, storia di violenza domestica e di femminicidio ideata e recitata da Milena Mancini e prodotta da Anton Art House. Alessio Boni ritorna, il 10 luglio, al Belvedere di San Leucio a Caserta, con L’uomo che oscurò il re Sole di Francesco Niccolini: la storia del commediografo e attore Molière, capace di offuscare con la sua arte persino uno dei sovrani più famosi della Storia. Si punta ancora al sociale con la trama di Autobus Numero 2857, il docufilm per teatro prodotto dalla Fondazione Campania dei Festival, con Vinicio Marchioni e musiche composte ed eseguite dal vivo da Ivo Parlati: la storia del coraggio di Rosa Parks, l’afro-americana che, rifiutandosi di cedere il suo posto sul bus a un bianco, rappresenta un’icona del movimento per i diritti civili.
E ancora, due miti insieme, tra letteratura e sport: Daniel Pennac e il “pibe de oro”. Ho visto Maradona di Pennac, prodotto da Compagnie MIA per la regia di Clara Bauer, è interpretato dallo scrittore francese insieme ad altri artisti e va in scena l’11 luglio al Giardino Paesaggistico Pastorale di Capodimonte. E poi, l’omaggio del festival a Totò (alla Manifattura della Porcellana a Capodimonte, con L’ombra di Totò, testo di Emilia Costantini prodotto da Good Moon per la regia di Stefano Reali) e al sacerdote anti-camorra, con il lavoro di Gaetano Liguori e Ciro Villano Peppe Diana. Il coraggio di avere paura, nel Giardino Paesaggistico Pastorale di Capodimonte il 28 e 29 giugno, a cura del Teatro Totò.
Tantissimi altri gli spettacoli, all’85% di autori viventi: il Campania Teatro Festival (collegato alla rete Italia Festival e all’European Festival Association, oltre che alle università e agli istituti di cultura della Campania) ha scelto come tratto distintivo la drammaturgia contemporanea. E tantissimi altri i nomi noti: Lello Arena, Peppe Barra, Benedetto Casillo, Marina Confalone, Eduardo De Crescenzo, Concita De Gregorio, Roberto De Simone, Cristina Donadio, Enzo Gragnaniello, Karima, Gea Martire, Leopoldo Mastelloni, Enzo Moscato, Raiz degli Almamegretta, Massimo Recalcati (al suo debutto drammaturgico con Amen, per la regia di Valter Malosti), Stefania Rocca, Lara Sansone, Lina Sastri, James Senese, Peppe Servillo e John Turturro, per citarne solo alcuni.
E, quando l’estate starà finendo, niente paura: il festival, dopo la pausa d’agosto, continuerà in settembre in tre teatri napoletani (Bellini, Trianon e Politeama): a rappresentare le sezioni Danza e Internazionale, gli spettacoli della regista argentina Marina Otero (l’8 e il 9), del coreografo greco Dimitris Papaioannou (il 16 e il 17) e del regista svizzero Christoph Marthaler (il 23 e il 24).
Per informazioni
Fondazione Campania dei Festival | Campania Teatro Festival
via Generale Orsini, 30, 80132 Napoli
tel. 081-18199179, fax 081-19020626
https://campaniateatrofestival.it/
https://campaniateatrofestival.it/edizione-2021/
https://it.wikipedia.org/wiki/Napoli_Teatro_Festival_Italia#Storia
Streaming: https://campaniateatrofestival.it/campania-teatro-festival-in-streaming/
https://live.campaniateatrofestival.it/ | https://live.campaniateatrofestival.it/archivio/
Info logistiche: https://campaniateatrofestival.it/museo-e-realbosco-dicapodimonte/
Altri eventi e attività: https://campaniateatrofestival.it/ctf21-by-day/
Biglietti
info: https://campaniateatrofestival.it/biglietteria/
e-mail: biglietteria@fondazionecampaniadeifestival.it
cell. 340-6063508 lun-ven ore 10:30-18:00
online: https://campaniateatrofestival.it/edizione-2021/ e https://azzurroservice.net/
per Pompeii Theatrum Mundi: https://teatrodinapoli.it/
punti vendita autorizzati https://azzurroservice.net/PuntiVendita/
presso i luoghi di spettacolo, da un’ora prima dell’inizio dell’evento; in regione da due ore prima
costo: Intero € 8, Ridotto under 30 e over 65 € 5, Letteratura € 5, Prove aperte € 4, Mostre gratuito, disabili con accompagnatore e pensionati titolari di assegno sociale gratuito. Sconti con e sui biglietti dei musei convenzionati.
Il ricavato degli spettacoli della sezione Musica sarà devoluto in beneficenza all’Ospedale Cotugno di Napoli.
Photo credits:
Foto di Ruggero Cappuccio: licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International.
Immagini artistiche: Mimmo Paladino.
Altre immagini: proprietà della Fondazione Campania dei Festival.