Raffaella Carrà, un nome ed un cognome sono sufficienti per raccontare la storia dell’icona di tutti. Il termine icona, oggi moto abusato, è però adatto per definire un’artista che già mentre viveva era nella storia. Molto difficile parlarne quando ci si sente coinvolti, ma scrivere è lasciare un segno indelebile e per questo non posso rinunciarvi. Lunedì 5 luglio 2021 a 78 anni anni compiuti da pochi giorni ci ha lasciati per sempre una grande artista che è stata definita nei titoli giornalistici in tutto il mondo la regina della tv. Raffaella, come tutti l’abbiamo sempre chiamata, mi ha accompagnata fin dalla più tenera infanzia e forse anche chi l’ha conosciuta in anni più recenti per motivi anagrafici ha avuto la stessa piacevole sensazione. Nel 1970 la tv italiana era in bianco e nero ed io ero in seconda elementare: da quel momento l’ho seguita in ogni momento e mi ha aiutata a crescere. Con l’ombelico scoperto, simbolo di rivoluzione cultural/sessuale, ci ha condotti verso un erotismo più naturale e libero da stanchi stereotipi. Come lei stessa ha dichiarato, l’ombelico ce lo abbiamo tutti, in effetti è il ricordo ancestrale della nostra venuta al mondo e dell’essere cresciuti nel ventre materno: cosa c’è di più bello ed emozionante?
E poi è stata un fattore unificante, Come è bello far l’amore da Trieste in giù, ci ha raccontato non solo il piacere di amare ma anche di farlo senza barriere ideologiche. L’amore per sua natura è libero e non dobbiamo farci condizionare da pregiudizi di appartenenza territoriale. Forse a partire da quel momento Raffaella ha iniziato il suo percorso verso l’incoronazione a icona gay.
Tornando un passo indietro, negli anni ’80 ha preso in mano una nuova tv, quella delle ore 12, mostrandosi alle donne casalinghe come una di loro; le donne già l’amavano per quel suo stile raffinato ma alla mano, per una fisicità elegante e non prorompente, per un modo di porsi determinato ma tenero, accuditivo ma emancipato. Raffaella è stata un simbolo dell’evoluzione femminile, della donna che pur amando gli uomini non ne ha fatto una presenza irrinunciabile ma paritaria. Ce la puoi fare con le tue risorse senza appoggiarti al potente di turno, è il messaggio che ci è giunto.
Se è stata un’icona di tutti, è perché oltre al talento, la preparazione, l’impegno e la bellezza anche sensuale ha saputo mostrare un’anima pura capace di toccare il cuore, era un’anima materna anche per questa ragione ha saputo conquistarci.
3 commenti
L’articolo rispecchia in tutto la personalità di Raffaella : donna determinata, coraggiosa, di indiscutibile talento e professionalità sempre al passo coi tempi. Ci hanno tenuto compagnia il suo sorriso e il buonumore che ha saputo infondere in coloro che l’hanno amata. Complimenti Maria Giovanna Farina per l’articolo!
Grazie per il tuo commento. E’ stato un piacere scrivere questo articolo e un bisogno nato dal profondo. Quando si dice scrivere con il cuore… e grazie per aver sottolineato l’importanza di Raffaella nella vita di molti di noi, è un modo anche per contrastare troppi che l’hanno criticata in un momento in cui il rispetto dovrebbe prevalere.
Grazie a te!