Con un mese di anticipo sulla cerimonia inaugurale dei XXXII Giochi Olimpici di Tokio il 23 luglio, esce – per Iacobelli editore – Leggende Olimpiche: il libro di Giampiero Vigorito che ci fa rivivere, attraverso il racconto di chi li ha vissuti da cronista e da protagonista, i 100 momenti più appassionanti delle Olimpiadi, quelli che hanno fatto la storia dello sport, ma non solo.
Lo scatto finale di Pietro Mennea alle Olimpiadi di Mosca, che lo porta da penultimo a vincitore. La forza di volontà di Mohamed Alì, che sa di essere il più grande dei pugili prima ancora di esserlo davvero come Cassius Clay. Il coraggio di Nadia Comaneci, che non si sottrae mai a una sfida ma le corre incontro, “perché l’unico modo per sfuggire la paura è quello di calpestarla sotto i nostri piedi”.
A raccontarci i più grandi dello sport è Giampiero Vigorito, giornalista musicale (gli esordi su Stereoplay e Popster), conduttore radiofonico (dal 1983 al 1994 della mitica RaiStereonotte), direttore di riviste musicali (il mensile “Rockstar”, dal 1994 al 2001), collaboratore di Renzo Arbore in programmi televisivi, scrittore (nel 2020 ha curato il volume Raistereonotte. Il libro, per Iacobelli Editore), docente del Master in critica giornalistica dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma e radiocronista sportivo.
In occasione delle Olimpiadi del 2012, Vigorito ha infatti scritto e condotto su Radio3 le venti puntate di Leggende Olimpiche, programma dedicato ai giochi di Londra; due anni dopo ci ha fatto sognare in radio il grande calcio con un ciclo di trasmissioni dedicato ai Mondiali in Brasile, Leggende Mondiali; nell’estate del 2016, nel periodo delle Olimpiadi di Rio, è ritornato su Radio3 con un nuovo ciclo in 16 puntate di Leggende Olimpiche. E oggi Giampiero non può mancare alle Olimpiadi di Tokio, con le sue Leggende Olimpiche: stavolta non solo radiofoniche, ma anche stampate.
Nel libro, che è illustrato da 300 fotografie dei momenti più belli dello sport, Vigorito raccoglie memorie, aneddoti e curiosità sulle più straordinarie imprese sportive di tutti i tempi: dalla conquista dell’oro di Jesse Owens, nella Berlino del 1936, alle incontrastate vittorie di Cassius Clay – che però confessava, fuori dal ring, la sua paura di volare; dalle evoluzioni delle ginnaste Olga Korbut e Nadia Comaneci alle performance da record delle leggende del nuoto Mark Spitz, Ian Thorpe o Michael Phelps; fino ai traguardi raggiunti dalle glorie dell’atletica (Paavo Nurmi, Emil Zatopek, Sebastian Coe, Steve Ovett) e della velocità (Carl Lewis e Usain Bolt). Immagini che sono rimaste impresse nei ricordi degli spettatori, perché “un oro olimpico resta per sempre”, come ha detto Usain Bolt, non solo per chi lo vince.
Molti anche gli italiani e le italiane citati, glorie nazionali sul podio: i fratelli Abbagnale, Novella Calligaris, Jury Chechi, Pietro Mennea, Federica Pellegrini, Sara Simeoni, Valentina Vezzali e tanti ancora che, insieme agli altri atleti olimpici, hanno commosso ed emozionato il mondo. Perché le Olimpiadi sono molto di più dei giochi sportivi che guardiamo in televisione – o, per chi è più fortunato, dal vivo: per dirla con il corridore Jesse Owens, “La strada per le Olimpiadi non conduce in nessuna città, in nessun paese. Va ben oltre New York o Mosca, l’antica Grecia o la Germania nazista. La strada per le Olimpiadi conduce a ciò che di meglio c’è dentro di noi”.
Il libro
Giampiero Vigorito, Leggende Olimpiche. I 100 momenti cruciali che hanno infiammato i giochi olimpici, prefazione di Sandro Fioravanti, Iacobelli Editore, 2021, pagg. 288, € 28,00
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