Le Grotte vaporose del Monte Kronio dove è possibile sentire il respiro della terra.
di Valentina Zarcone
Sul Monte San Calogero, promontorio che domina la città di Sciacca in Sicilia, c’è un tesoro poco noto agli stessi Saccensi, che soltanto da quest’estate è possibile visitare. Il Monte San Calogero, chiamato anche Monte Kronio, perché la leggenda vuole che fosse la dimora del Dio Crono, padre di Zeus, è attraversato da un vasto reticolo di grotte abitate sin dall’età del rame, poi abbandonate all’incirca nel 2000 a causa della comparsa di vapori sulfurei legati all’attività tellurica tipica della zona che ne rendevano impossibile la permanenza da parte dell’uomo. Nelle grotte la temperatura raggiunge infatti i 40 gradi e il 100% di umidità, motivo per cui le grotte più interne sono oggi accessibili soltanto da esperti speleologi dotati di tute e maschere speciali!
All’ingresso del sito è possibile visitare la grotta di San Calogero, rifugio dell’Eremita dove è visibile il cunicolo dove il Santo si distendeva per riposare e l’Antro di Dedalo .Qui il Santo Eremita, nel V secolo d.C si dice che curasse le malattie reumatiche e respiratorie , ma secondo la leggenda a scavare le Stufe e a dotarle di sedili per la cura dei pazienti, fu il grande Architetto ateniese Dedalo, giunto li dopo la fuga dal labirinto di Creta.
Le grotte sono molto suggestive, non solo perché permettono di osservare il fenomeno della fuoriuscita del vapore che attraversando il labirinto di gallerie fuori esce dalle cavità di roccia calcarea, ma anche perché testimoniano la presenza dell’uomo sin dall’età preistorica. Nelle grotte sono stati rinvenuti vasi risalenti al periodo neolitico e testimonianze della presenza dell’uomo anche nel periodo Greco.
Nel 2017 in una grotta è stata inoltre ritrovata una giara con tracce di vino risalenti a 6000 anni fa, il vino più antico d’Italia!