Nicoletta Orsomando era la maestra della TV, puntuale e precisa senza pedanteria. È stato facile volerle bene.
Ci ha lasciati pure lei, vecchia, vecchissima, ma quando mai è stata giovane? Nicoletta Orsomando era la TV al profumo di cipria, cosmetico usato solo da mia nonna (a mia madre bastava il fondotinta), seria anche quando sorrideva, con una bella voce rassicurante da contralto, senz’accento (scuola severissima), tanto che mi stupì sapere che era nata a Caserta. Nicoletta proveniva dal tubo catodico, era l’Italia degli intervalli, di certi rebus d’ambientazione paesana (rigorosamente de “La Settimana Enigmistica”), non-luoghi tuttavia riconoscibili e in qualche modo personali. E a proposito di paesani, anzi di paisà, aveva un nome davvero minimo: Nicolina. Diventato il vezzoso Nicoletta a compensare l’altisonante cognome, entrambi lunghi, elaborati, da romanzo d’appendice.
Nicoletta Orsomando era la maestra della TV, puntuale e precisa senza pedanteria. È stato facile volerle bene.