Con Giovanna Foglia abbiamo parlato di tutto, a cominciare dal ponte aereo con un aereo di sua proprietà per finire a parlare del femminismo anni settanta e al Messico dove ha vissuto a lungo (vi era andata a 21 anni). Per arrivare a Malta dove risiede ora diventandone cittadina. Per lei non è importante la cittadinanza. E’ nata e cresciuta a Milano ma da questa città è volata via via per vivere nelle periferie messicane dove ha fatto di tutto ed imparato molto.
Teorica del nomadismo, è stata architetta e artigiana, imprenditrice e cuoca, costruttora, orafa, ambulante.
Ha sempre confidato nella forza delle donne, fino a pensare e realizzare il Trust Nel Nome Della Donna di cui ci palerà nell’intervista
E’ stata fondatrice nel 2012 dell’Associazione di promozione Sociale Alveare dove le donne sono protagoniste di eventi, seminari e aggregazione.
Le chiediamo perchè ha deciso di aiutare le donne afghane e lei risponde di essere rimasta sconvolta da quello che stava succedendo in quel paese e che allora con il suo aereo, un Airbus 320, che aveva dato in affitto alla compagnia bulgara Electra, messo a disposizione della Nove Onlus, attiva nel paese da anni, ha creato un ponte aereo con questo paese per riportare più donne possibili lontano da Kabul. Si è concentrata sulle donne che in negli ultimi anni in Afghanistan si erano battute per avviare un percorso di emancipazione nel paese, ma che all’improvviso erano rimaste abbandonate, rischiando la propria vita.
A voi l’ascolto di questa interessante intervista a questa figura di donna che spiega nel dettaglio l’operazione di recupero. Oltre a definire il suo percorso di vita e lavoro.