Una chiacchierata molto interessante per me e credo anche per voi, quella con Milena Baroni, amministratore delegato di Mycroclean che si occupa di decontaminazione particellare degli indumenti a barriera. Sembra un’attività lontanissima dalle nostre realtà di tutti i giorni, ma se ascoltate l’intervista scoprirete che oltre ad indumenti contaminati, si occupano anche di mascherine lavabili fino a 500 volte prima di essere gettate via.
Un’azienda che ha più di 40 anni, partita con i genitori di Milena che, da una semplice lavanderia con consegna a domicilio in un piccolo locale, è arrivata ad essere oggi una grande azienda green che opera sia in Italia che all’estero
Di Gorgonzola, Milena Baroni con la sua voce dolce ma decisa, è una lavoratrice instancabile, attenta a tutto ciò che avviene nel mondo e nelle tecnologie, (social media compresi) dirige con piglio la sua azienda, tutta al femminile.
Mycroclean Italia produce mascherine in fibra di carbonio, ricavate dal tessuto per realizzare tute spaziali, che sono lavabili fino a 500 volte a 90 gradi e sterilizzabili in acqua bollente fino a 100 volte. Una volta prodotte le mascherine sono decontaminate e confezionate sottovuoto.
Le mascherine vengono prodotte a mano, cucite da squadre di persone con aghi piccolissimi. La doppia cucitura di protezione permette che non avvenga la fuoriuscita di particelle contaminati. La produzione ha avuto parere favorevole dell’Istituto Superiore di Sanità che controlla che tutti i test che il produttore dichiara di aver fatto siano veramente stati eseguiti e abbiano superato le garanzie di sicurezza.
Mycroclean è stata candidata al Premio GammaDomma 2021.
Alla fine della nostra chiacchierata ha anche lanciato un dardo a favore delle nuove generazioni che sembra conoscere ed apprezzare bene ((molte delle lavoranti sono giovani donne) perchè in grado di dare all’azienda sempre nuovi e freschi spunti.
A voi la visione della nostra chiacchierata.