Storia di una manager, mamma di due bambini, che non accetta il declassamento lavorativo e dà una svolta vincente, alla sua carriera e alla sua vita. Grazie a Martina Carzaniga arrivano in Italia i prodotti ecosostenibili per la prima infanzia ECO BOOM.
Nel nostro Paese il mondo del lavoro in rosa vessa ancora in condizioni di gravi disparità perché, spesso e volentieri, nei casi più fortunati le neo mamme, vengono ‘gentilmente invitate’ a lasciare il proprio posto tramite pressioni psicologiche, in quelli meno fortunati il demansionamento e lo stress quotidiano diventano così duri e così forti da sopportare che le dimissioni vengono servite su un piatto d’argento dall’interessata. Da professioniste qualificate diventano improvvisamente lavoratrici di serie B o addirittura C.
Quella di Martina Carzaniga, 35 anni, project manager in una multinazionale e mamma di Davide e Gabriele, potrebbe essere una storia come tante, quella di un qualsiasi lunedì mattina in cui una donna sottoposta a questo trattamento, entra come ogni giorno in azienda, pronta a subire passivamente le decisioni dall’alto. E invece no, non perché tutto questo non sia realmente accaduto, ma perché la donna in questione, Martina, ha deciso che quel giorno avrebbe dato una svolta alla sua vita e così è successo. “È stato esattamente così. E vorrei dire a tutte le donne che si sono trovate o si trovano adesso nella mia stessa situazione, ‘parcheggiate’ in aziende che non le valorizzano come dovrebbero di non accettare quel trattamento. Certo, ci vuole coraggio, ci vuole l’appoggio della famiglia. Credo però che ascoltare il desiderio che si sente dentro sia anche un dovere verso se stesse, perché quella voglia di cambiamento prima o poi diventerà un bisogno primario per la propria felicità e per quella dei propri cari” e continua: “E se ce l’ho fatta io ce la possono fare anche loro”.
Il primo step è stato prendere profondamente coscienza che voler essere una professionista realizzata e una mamma non è una mission impossibile, un pensiero sbagliato o un sogno a occhi aperti. Il secondo, rimboccarsi le maniche e pensare quale fosse il lavoro che avrebbe fatto con entusiasmo ed energia alzandosi dal letto alla mattina. Dopodiché si è trattato di un lungo impegno fatto di indagini di mercato, analisi dei trend, individuazione del target di riferimento, ricerca dell’interlocutore adatto per realizzare il progetto e considerazione del tutto anche sul piano delle implicazioni economiche. Il lavoro è stato lungo e la fatica è stata tanta (ma ne vogliamo parlare a una project manager mamma di due bambini?).
La fine di questo percorso vede Martina incontrare ECO BOOM, brand asiatico all’avanguardia in materia di ecosostenibilità che ha lanciato nel 2017 la sua linea di pannolini e salviettine. Questi prodotti, biodegradabili, anallergici, composti di fibra di bambù senza cloro, pesticidi, profumi e BPA traducono un piccolo gesto come il cambiamento di un pannolino nell’inizio di un grande cambiamento per il nostro pianeta. Ed è subito amore. Dopo lunghe e fruttuose trattative con l’azienda, sbrigate le complicate modalità burocratiche del caso sul piano legale e creata la rete dei suoi interlocutori in Italia, Martina inizia la sua nuova attività come importatrice esclusiva, in Italia, di ECO BOOM un marchio nato sotto la buona stella della sostenibilità in ogni accezione del termine.
Oggi Martina è CEO della sua azienda (www.ecoboom.it) che è un’attività B2B in crescita perché oltre ai punti vendita italiani, attualmente distribuisce anche in Svizzera, Olanda e Portogallo. I prodotti ECO BOOM sono stati inoltre già scelti da diversi asili nido.
Ultimo, ma non ultimo, Martina ha trovato anche il tempo e l’energia per scrivere il libro ‘Come una mongolfiera’, l’autobiografia romanzata della sua storia presto nelle librerie.