La Abatescianni ci introduce-quasi in punta di piedi-in una sorta di mondo a sé, com’era la Manifattura dei tabacchi di Bari, tra le poche in Italia, almeno di quelle dimensioni.
Questo non è un libro qualsiasi, un volume di racconti o di testi poetici in cui l’Autore mette a nudo la sua anima. Né un testo di saggistica, in cui freddamente lo studioso analizza un “oggetto” storico. Giuditta Abatescianni, già autrice di diverse pubblicazioni-soprattutto di narrativa e anzitutto in dialetto barese-sceglie con acume letterario una ‘via di
mezzo’: raccontare la sua esperienza di lavoratrice all’interno della Manifattura dei tabacchi di Bari-ormai da parecchi anni dismessa- tra la testimonianza (spesso di prima mano, da spettatrice o protagonista degli eventi narrati), talché la ‘narrazione’ risulta agile e coinvolgente-emotivamente catturante-e al tempo stesso veritiera.
La Abatescianni ci introduce-quasi in punta di piedi-in una sorta di mondo a sé, com’era la Manifattura dei tabacchi di Bari, tra le poche in Italia, almeno di quelle dimensioni. Un opificio situato non lontano dal centro della città, in una grande costruzione. Qui-come in un minuscolo ‘Macondo’ marqueziano- l’Autrice ci racconta di grandi amicizie e di astuzie, di sfruttamento e persino di violenze, di di inquinamento e di malattie, di miseria e di sogni. Insomma, di vite fatte di fatica e di viaggi (c’era gente che veniva a lavorare ogni giorno dalla provincia di Lecce). E, in mezzo, ci sono la fatica e l’impegno dell’Autrice e persino il suo ‘candore’.
Nonostante problemi e momenti di sconforto-alternati però a eventi di serenità- si legge fra le righe che Giuditta ricorda con nostalgia quel mondo. Bene ha fatto, la Abatescianni, a voler pubblicare questo libro (che l’editore Adda ha subito accettato) sia per un suo ‘diario nostalgico’ e testimoniale di una formi-dabile esperienza di vita, sia come reperto di un evento storico ed economico della città di Bari, che non aveva sinora trovato ‘voce’ nella letteratura cittadina.
Sarà un punto di riferimento, in futuro, per chiunque vorrà interessarsi alla ‘epica’ Manifattura dei tabacchi di Bari, ma è al tempo stesso un libro di narrazione agile
e gradevole, che piacerà molto ai lettori che sfoglieranno le sue pagine.