Complimenti alla Kalush Orchestra che con la loro “Stefania” si sono aggiudicati la vittoria all‘Eurovision Song Contest. Forse non poteva andare diversamente, forse sì. Il brano è bello e appassionato, non mi convince la parte rap ma è un problema mio dato che non amo questo genere di espressione artistica. Sicuramente, però, è il loro lato meno originale; se esiste (ed esiste) qualcosa in comune tra gli ucraini e Alessandro Mahmood – più che con Blanco/Fabbriconi – è la capacità d’evocare suggestioni, leggende, radici che affondano in epoche inquiete.
La jam-session di poche sere fa l’ha dimostrato. Ognuno ha il suo Oriente e quello ucraino ne è un aspetto, sincretista, confuso, biondo e variopinto. Piacevole.
Quella capacità evocativa, nella prova di Alessandro e Riccardo/Blanco, sabato è purtroppo venuta meno, per molte ragioni che non importa elencare qui. Perdere non è mai bello ma, nel caso di artisti ancora in divenire, può rappresentare un’occasione di ulteriore crescita. Oggi molti talenti si bruciano anzitempo perché, travolti dai primi successi, si vedono catapultati sul podio senza lasciar “decantare” le loro qualità. Il giovanissimo Blanco ha una disinvoltura incredibile in scena. Adesso si tratta di affinare quella dote istintiva che, se in certi momenti aiuta, in altri può tradire. A Mahmood, lo confesso, sono affezionata. È bravo, affascinante, umile e simpatico. Ha realizzato un bellissimo album, “Ghettolimpo“. Esprime una certa sofferenza. Un personaggio come lui mancava nel panorama musicale italiano. L’accoppiata con Blanco ha funzionato egregiamente a Sanremo, ora è forse giunto il momento di voltar pagina e, si sa, i cambiamenti sono sempre preceduti da rischi e cadute. Ad ogni modo, auguri a tutti. Di questa edizione tumultuosa, fra post-pandemia ed echi di guerra, amo conservare l’immagine d’un gruppo di giovani musicisti che si divertono insieme.
Parole di ”Stefania”
Stefania mamma mamma Stefania
Il campo fiorisce, ma lei sta diventando grigia
Cantami una ninna nanna mamma
Voglio sentire la tua parola.
Mi ha cullato, mi ha dato il ritmo e probabilmente la forza della volontà; non ha preso, ma ha dato.
Probabilmente ne sapeva ancora di più e da Salomone.
Camminerò sempre da te per strade dissestate
Non si sveglierà, non si sveglierà, io tra le forti tempeste
Prenderà due segni dalla nonna, come se fossero proiettili.
Mi conosceva molto bene; non si è lasciata ingannare, come se fosse molto stanca; mi ha cullato nel tempo
Lyuli lyuli lyuli…
Stefania mamma mamma Stefania
Il campo fiorisce, ma lei sta diventando grigia
Cantami una ninna nanna mamma
Voglio sentire la tua parola.
Non ho i pannolini ma mamma ma mamma, basta, come se non fossi cresciuto per pagare le cose
Non sono un bambino piccolo, perde ancora la pazienza, camminavo, “come se le scorie ti colpissero”
Sei tutta giovane oh madre al culmine, se non apprezzi la custodia del picco della gloria, sono nel vicolo cieco
Uccidi quel picco quel picco, canterei con il mio amore
Lyuli lyuli lyuli…
Stefania mamma mamma Stefania
Il campo fiorisce, ma lei sta diventando grigia
Cantami una ninna nanna mamma
Voglio sentire la tua parola.
Stefania mamma mamma Stefania
Il campo fiorisce, ma lei sta diventando grigia
Cantami una ninna nanna mamma
Voglio sentire la tua parola.
Eurovision Torino 2022