Le opere di Savinio nell’Appartamento dei Principi
di Flavia Capudi Schenone
Una bella sfida per Ruggero Savinio (Torino, 1934) riuscire ad affermarsi con due numi tutelari come Alberto Savinio, suo padre e Giorgio de Chirico, lo zio con i quali doversi inevitabilmente confrontare. Ma lo fa con la forza della sua arte che lo porta a esprimersi attraverso una pittura che attinge ai colori della tavolozza che vanno dalle sfumature più intense dei blu, dei rosa, dei gialli fino a quelle più velate e misteriose dei quali si serve per modellare corpi, volti, paesaggi, fermando sulla tela emozioni e stati d’animo.
Le sue opere si possono ora ammirare nella mostra antologica “Ruggero Savinio. Opere 1959-2022”, una sessantina in tutto, allestite nelle stanze dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale, e inaugurata il 26 maggio scorso (fino 4 settembre 2022). Qui sono radunati dipinti, disegni e opere su carta che prendono avvio dagli anni Sessanta, quelli della formazione dell’artista, avvenuta fra Roma, Parigi e soprattutto Milano: la città teatro di una delle sue stagioni più intense, quando era in cerca di un luogo dove radicarsi e trovare una propria identità umana e artistica, discosta da quella del padre Alberto e dello zio Giorgio de Chirico, eredità alquanto ingombranti.
RUGGERO SAVINIO – Opere 1959-2022
26 maggio – 4 settembre 2022
Milano, Palazzo Reale
A cura di Luca Pietro Nicoletti.
Catalogo: Silvana Editoriale
Ingresso gratuito
Info: www.palazzorealemilano.it