Finalmente è nelle sale il bellissimo Elvis, film diretto da Baz Luhrmann, che racconta la vita del Re del Rock and Roll, la sua ascesa e il suo successo.
Elvis Presley è diventato famoso negli anni Cinquanta, mantenendo un rapporto complesso con il suo manager, il colonnello Tom Parker.
Elvis Presley, magistralmente interpretato da Austin Butler icona del panorama culturale americano. Di particolare rilevanza sarà il rapporto con il suo manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks), con il quale Elvis intreccerà un sodalizio artistico della durata di circa vent’anni.
Il film si concentra proprio su questo rapporto complesso, a partire dall’ascesa della prima rockstar della storia fino al raggiungimento della fama mondiale, fino a quel momento mai toccata da nessun’altra star con così tanta veemenza. Il tutto mentre l’America vive uno sconvolgimento socio-culturale, che la porterà a grandi cambiamenti.
Nel cast troviamo anche Olivia DeJonge che interpreta Priscilla Presley, la moglie di Elvis con cui il divo è convolato a nozze nel 1967 e, nonostante le tante relazione attribuitigli, l’unica donna che il Re abbia sposato.
Elvis è stato il ritratto della fisicità e della bellezza, ha raggiunto vette di successo ineguagliate e precipitato nella dipendenza e la depressione.
Elvis non è infatti solo lo showman per eccellenza né il sex symbol senza tempo che tutti conosciamo.
Oltre ciò, egli è prima di tutto un ragazzo smarrito, continuamente alla ricerca della via verso casa, mentre intorno a lui si solidifica una gabbia dorata dalla quale, come noto, è stato sempre più difficile sfuggire.
Elvis è prima di tutto un uomo al costante inseguimento dell’amore.
È morto molto giovane, a 42 anni, come la più grande delle star.
Uomo di spettacolo totale, dallo show dal vivo alla musica, dal cinema alla televisione.
Baz Luhrmann ha dato il suo meglio, nel ritorno al cinema musicale a vent’anni da Moulin Rouge.
Il cuore del film, risulta per buona parte della sua durata il rapporto fra Tom Parker e Elvis, raccontato in oltre vent’anni.
Il sublime Tom Hanks ha sotto controllo l’altrettanto sublime Austin Butler :”ti ho scoperto e creato e ora devi accettare la mia patria potestà, anche se prevede l’annullamento totale del tuo libero arbitrio” – e ogni tanto come la figura paterna indispensabile alla sua seconda vita, quella artistica.
Se Tom Hanks è eccezionale nel caratterizzare il colonnello Parker ora come figura paterna ora come diabolico architetto delle fortune del suo pupillo, Austin Butler nei panni di Elvis è un’autentica rivelazione. L’attore trionfa nel non dar vita ad un’ennesima imitazione del re del rock, bensì a una propria interpretazione del suo modo di parlare, di fare, di muoversi.
Elvis è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2022.
I Måneskin hanno fatto parte della colonna sonora originale del film con la loro versione dell’iconica hit di Elvis Presley, “If I Can Dream”.
Adriana Moltedo
Giornalista, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità, esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Curatrice editoriale.