Il torinese che ha lavato i panni sporchi in piazza ha scatenato un dibattito molto vivace. Lo sapete cosa è accaduto? Lui e la sua fidanzata si dovevano sposare, dopo anni di fidanzamento finalmente la decisione e durante la festa in cui avrebbero annunciato le nozze… Il ricco torinese non altrettanto ricco di classe, dote innata slegata dal censo, ha spiattellato i tradimenti della sua futura sposa che è diventata in pochi minuti la sua ex.
Qualcuno sapientemente ha ripreso la performance, il video è diventato virale e tutti siamo informati. Si narra che i tradimenti siano stati reciproci: tutta la sceneggiata è quindi una vendetta? Sinceramente non mi interessa, sono invece colpita dai soliti esperti che bollano lui di sessismo, almeno stavolta l’abbiamo scampata perché non hanno parlato di narcisismo, evviva! Ma, il ma ci sta a pennello, cosa ha scatenato questo dialogo collettivo da ombrellone? Credo sia stato il premio che lei ha ricevuto ossia il viaggio, quello che doveva essere di nozze, che lui, il portatore del palco da renna in fronte, ha donato alla sua ex e al suo amante.
Morale, tradire oltre che appagare il prurito sessuale in eccesso, potrebbe portare il vantaggio di un dono. Il dono è “qualcosa di noi che si sta facendo dono”. Non oso pensare di quale parte si tratti…Una cosa è certa, il tradito non è solo un commercialista ma un bravissimo guitto da avanspettacolo.