Strange Way of Life (Extraña forma de vida) è un corto WESTERN scritto e diretto da Pedro Almodóvar, 74 anni il 25 settembre, con Ethan Hawke, Pedro Pascal, nel ruolo di due cowboy che provano desiderio l’uno per l’altro.
Il film è stato girato nell’agosto 2022 nel deserto di Tabernas, nella provincia di Almería stesso luogo dove girò Sergio Leone.
Un Cortometraggio inspirato dall’omonima canzone della cantante di fado portoghese Amália Rodrigues, da cui prende il titolo, ed è cantata in falsetto da Caetano Veloso con la sincronizzazione labiale dell’attore Manu Ríos.
Il ranchero Silva (Pedro Pascal) attraversa il deserto a cavallo per andare a trovare il suo vecchio amico Jake (Ethan Hawke) lo sceriffo di Bitter Creek che non vede da 25 anni.
Ne seguirà una serata di confidenze, ricordi e riconciliazioni. Tuttavia il giorno seguente, la rivelazione che entrambi sono coinvolti in un crimine accaduto nella zona, fa capire che il loro incontro è qualcosa di più che un semplice viaggio nella memoria. Il loro incontro non è all’insegna dell’amicizia e non è nemmeno casuale
“Volevo mostrare il desiderio tra due uomini attraverso le parole” ha dichiarato il regista nella video-intervista che segue il corto.
IL DESIDERIO.
Dopo avere realizzato nel 2020 The Human Voice Pedro affronta per la seconda volta la lingua inglese.
I due cowboy da ragazzi, entrambi lavoravano come pistoleri..
Jake è infatti sulle tracce del figlio di Silva (George Steane), il vero cattivo della storia, sospettato di omicidio. Silva vuole distrarre Jake dall’impresa per evitare il peggio. Il regista mette in scena una passione amorosa proibita tra due cowboy (il West ha le sue regole): Hawke è lo sceriffo di una cittadina, vuole fare giustizia perchè è stata violentata e uccisa sua cognata. Pascal vuole proteggere suo figlio anche se a uccidere è stato lui e non si pente.
Come sottolinea Pedro la famiglia per i due è fondamentale e va protetta a tutti i costi. ”Anche mio padre prima di morire mi ha affidato mio fratello Agustin – ha sottolineato.
«Il dovere dello sceriffo di fronte al dolore di un padre si mescola a recriminazioni e dichiarazioni d’amore da parte dei due ex amanti e che vivono su lati opposti del deserto» dice il regista Pedro Almodóvar dei dieci minuti centrali del film, i primi che racconta di aver scritto.
I due però si conoscono profondamente e non può esserci inganno tra loro.
Inevitabile il confronto con Brokeback Mountain di Ang Lee, ma il regista sostiene di “essersi ispirato più che a Brokeback Mountain al film di Chloé Zhao, Nomadland, a Il Potere del cane di Jane Campion, a Face cold di Kelly Reichardt. È un nuovo modo di vedere il genere, grazie allo sguardo di registe donne. Poi – ha concluso – c’è la serie Yellowstone, che è molto classica, bella. Per me è un genere molto vivo”.
Il mio è un “western atipico”, ha dichiarato il regista: “È il mio primo western e, si basa tutto sui dialoghi tra i due protagonisti.
ll mio film è molto diverso dai soliti western alla Sergio Leone. Non volevo fare un western classico: volevo parlare del desiderio tra due uomini”. E così la colonna sonora è distane da Morricone. La colonna sonora di Alberto Iglesias che include il brano “Estranha Forma de Vida” è una “partitura sinfonica memorabile, nostalgica e crepuscolare per orchestra e coro maschile, musica che mostra la natura fatalistica della storia e il suo amore impossibile”.
Mi sono rifatto più al cinema di Hollywood dice Pedro.
Inoltre non volevo mostrarli nudi, volevo le voci nude.
Con il passare del tempo, preferisco sempre più mostrare il desiderio in un altro modo”.
“La sessualità del protagonisti è ambivalente, non parlano mai di desiderio.
Certamente il western è un genere maschile, sono anni che si dice che è morto, ma in questi ultimi cinque anni è rinato.
Del suoi attori il regista dice: “Ethan ha tutte le caratteristiche per incarnare l’autorità di uno sceriffo.
Ethan può essere molto freddo, distante, enigmatico.
Almadovar spiega la scelta di favorire al lungometraggio il Corto e la libertà si raccontare in breve. “gran parte del suo fascino viene anche dallo star power di Pedro Pascal, in questo momento uno dei nomi più caldi di Hollywood, sia in televisione che al cinema, ed Ethan Hawke.
Essendo prodotto in collaborazione con Yves Saint Laurent di Anthony Vaccarello, i costumi hanno un ruolo importante, sottolinea Almodóvar: “Gli uomini nel 19esimo secolo si vestivano tutti uguali. Ho voluto dare del colore a Pedro Pascal: mi sono ispirato a James Stewart in un film di Anthony Mann, in cui ha una camicia verde. Per Ethan mi sono ispirata a Kirk Douglas e Burt Lancaster”.
“L’ultima frase che dice Pedro Pascal nel film è una risposta a questa domanda: Cosa possono fare due uomini in un ranch? Si proteggono, si fanno compagnia”, e lo sguardo di Jake fino ad allora di ghiaccio intrisa di odio va oltre la finestra sul cortile dove tramonta il sole sul deserto dove tutto è rosato e un quasi impercettibile battito d’occhio, esprime il desiderio.
Adriana Moltedo
Giornalista, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità, esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Curatrice editoriale.