Napoleon un colossal pazzesco con scene spettacolari per le vie di Parigi, in mare aperto e in Egitto, campagne di battaglie guidate da un uomo destinato alla grandezza. Un eroe che diventa tiranno.
di Adriana Moltedo
Con battaglie vinte e perse con miriadi di comparse, strategie e colpi di scena battaglie, sangue, giochi di potere, storia, dramma e vita personale dell’imperatore e leader militare francese, ma in primis un film d’amore.
Il film cattura le battaglie, l’implacabile ambizione e la stupefacente mente strategica di Napoleone, straordinario leader militare e visionario della guerra. A interpretarlo un perfetto Joaquin Phoenix.
Erano più di quarant’anni che Ridley Scott pensava al progetto di un film su Napoleone. Prima di lui Kubrick che non ci riuscì.
«Napoleone è un uomo da cui sono sempre stato affascinato» ha dichiarato Scott al portale Deadline nel 2021 «È uscito dal nulla per governare tutto, ma per tutto il tempo ha condotto una guerra romantica con la moglie adultera Giuseppina. Ha conquistato il mondo per cercare di conquistare il suo amore e, quando non ci è riuscito, l’ha conquistato per distruggerla. E nel farlo si autodistrusse.»
Il ruolo di Napoleone è interpretato da Joaquin Phoenix, che già ha lavorato con lui più di vent’anni fa nel kolossal Il gladiatore, quello di Giuseppina da Vanessa Kirby.
I cappelli del film di Ridley Scott, in testa all’imperatore dei francesi sono stati ricavati dalla corteccia di un albero dell’Uganda: questo per rispettare la volontà del protagonista, Joaquin Phoenix, che è vegano e rifiuta di indossare capi ricavati da pelle o altri prodotti animali. Lo scrive il New York Times.
Nel cast ci sono anche pezzi da novanta come il mitico Rupert Everett nel ruolo del Duca di Wellington, Tahar Rahim invece è Paul Barras, la francese Ludivine Sagnierla bella amante Theresa Cabarrus mentre l’esordiente Anna Mawn veste i panni di Maria Luisa d’Austria. La seconda moglie di Napoleone che gli diede l’agognato erede Napoleone II.
In una recente intervista al Sunday Times, il regista ha respinto i malumori degli storici, , sbottando «Ogni evento storico del passato viene riportato da una miriade di voci distinte. Napoleone muore, poi dieci anni dopo qualcuno scrive un libro. Poi qualcuno prende quel libro e ne scrive un altro e così via, Già in passato ho avuto qualche problema con gli storici e la mia domanda è sempre “Scusa amico ma tu eri presente? No. Beh, allora chiudi quella cavolo di bocca“».
L’ottantacinquenne regista riscrive, modifica, altera la storia, come aveva già fatto in passato, e, con Napoleon firma un “film di fantascienza del passato”.
A Ridley Scott interessa tracciare il percorso di un uomo che da sottotenente di artiglieria verrà proclamato nel 1804 imperatore dei francesi. Ma “l’incomparabile maestro dell’arte della guerra” e “il più grande dei grandi ma perde la battaglia combattuta sul campo periglioso della passione.
Per citare un altro celebre motto di Napoleone: “Non ha forse il sole anch’esso le sue macchie? “
La missione di Scott dunque non è tanto la precisione storiografica, anche perché non è certo compito di un regista, quanto piuttosto portare sullo schermo le varie versioni, vere o presunte che siano, che hanno alimentato la leggenda.
Altro fulcro fondamentale del film: la passione sfrenata di Napoleone per la prima moglie Giuseppina di Beauharnais.
Con Napoleone richiamato al fronte, rimane sola a Parigi, dove diventa molto popolare. Dal marito riceve numerose lettere colme di passione, quasi mai corrisposte. «Mi adora come se io fossi una dea», scrive con orgoglio alla zia, ma mantiene un certo distacco. Intrattenendo anche relazioni con altri.
Pur non ricambiando l’amore per Napoleone, Giuseppina sarà determinante per la scalata al potere dell’uomo ma, dopo le precedenti gravidanze, purtroppo la donna è sterile e la questione diventa ben presto un affare di Stato . Costretto a divorziare per garantirsi un erede, Napoleone rinuncia al vero grande amore della sua vita. Rimarranno buoni amici fino alla morte della donna nel 1814.
Nato ad Ajaccio in Corsica nel 1769, Napoleone Bonaparte (Phoenix) inizia la carriera militare nelle retrovie ma si distingue ben presto dagli altri. Diventato generale dell’esercito a poco più di vent’anni, avanza rapidamente di grado. Portando avanti con successo progetti molto ambiziosi: dalla conquista dell’Italia a quella dell’Egitto.
Una scalata al potere militare che lo renderà prima console a vita, poi nel 1804 Imperatore di Francia per volere del Senato.
Parallelamente, l’uomo vive una tormentata storia d’amore con la prima moglie Giuseppina (Vanessa Kirby) ma pochi anni dopo vede sfaldarsi lentamente il suo impero. Per colpa di una disastrosa campagna militare in Russia.
Dopo l’abdicazione, viene ridotto a piccolo sovrano dell’isola d’Elba nel 1814 ma ritorna a Parigi per tentare la ripresa del potere. Sconfitto a Waterloo, viene esiliato definitivamente a Sant’Elena dove muore in solitudine nel 1821.
Una fine tragica quella di Napoleone.
Adriana Moltedo
Esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Ceramista, Giornalista, Curatrice editoriale, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità. Scout.