Possiamo rivolgerci alla filosofia come se fosse una persona reale e, con la viva speranza che potrà aiutarci, chiederle di sciogliere i nodi dell’anima attraverso la sua cura, una cura che diventa un prendersi cura.
L’incontro con la Filosofia dovrebbe avvenire il più precocemente possibile, i primi passi in questa affascinante materia si possono già muovere alle elementari quando è più naturale familiarizzare con la culla originaria di tutte le scienze. Solo lei, come una “buona madre”, è in grado di tenerle unite nel grande albero della conoscenza. L’idea dell’albero l’ho “rubata” al filosofo e matematico del ‘600 René Descartes (Renato Cartesio) al quale dobbiamo l’acuta rappresentazione del conoscere come un grande albero in cui la filosofia è il tronco mentre le altre scienze sono i suoi rami. Il tronco-madre genera i rami-scienze permettendo loro di evolversi e di rinnovarsi producendo sempre nuove foglie, tenendo presente che senza il tronco ciò non sarebbe realizzabile. Eppure la “buona madre” dopo aver ramificato e dato alla luce il sapere rimane sconosciuta per molti anni proprio nel periodo cruciale della formazione quando il suo aiuto sarebbe prezioso. A scuola tutte le discipline si apprendono a piccoli passi: per giungere all’algebra si parte dall’aritmetica, per cimentarsi nella scrittura di un tema si inizia dall’alfabeto e per studiare Socrate da dove si è partiti? Manca l’iniziazione. E pensare che, già tre secoli prima di Cristo nella Lettera a Meneceo, Epicuro invitava ad un precoce studio: “Il giovane non deve aspettare ad occuparsi di filosofia e il vecchio non deve stancarsi di farlo. Poiché nessuno è mai troppo giovane o troppo vecchio per la salute dell’anima”. Essere filosofi è una forma mentale, un modo di essere già riconoscibile nell’infanzia e scoprirne le prime avvisaglie è un compito importante da saper svelare, da portare alla luce come un dono prezioso della vita.
I bambini sono predisposti a questo tipo di argomentazione e la loro capacità di giungere alle cose con spontaneità, senza lasciarsi irretire da vuote speculazioni, dovrebbe essere alimentata precocemente. Ogni adulto interessato alla loro crescita armonica può assumersi questo compito e, attraverso iprimi passi, acquisire i semi da deporre. Più i semi saranno ricchi di amore per il sapere (filosofia significa amore per la sapienza) più saranno adatti a far nascere una conoscenza che va in tante diverse direzioni. La Filosofia con il suo dar-da-pensare può aprire la mente alle più disparate realtà insegnando a guardare oltre il proprio limitato punto di osservazione. Con questo auspicio, auguro a tutte le lettrici e ai lettori di Dol’s magazine un buon e filosofico 2024.