La diaspora kurda in Italia ha origine negli anni ’90, soprattutto tra i Kurdi di Bakur, con la maggioranza proveniente da Pazarcık. Questa comunità ha subito discriminazioni e oppressioni da parte del governo turco, tanto che alcuni sono diventati riluttanti a discutere della politica turca nei confronti dei Kurdi. Alcuni si sono addirittura alleati con istituzioni turche come DITIP (L’Unione turco-islamica per gli affari religiosi è una delle più grandi organizzazioni islamiche) o Consolati, forse a causa di una forma di sindrome di Stoccolma sviluppata come meccanismo di sopravvivenza psicologica
.La diaspora kurda in Italia conta circa 6000 persone, molte delle quali sono lavoratori instancabili e alcuni sono diventati importanti imprenditori. Hanno una forte presenza nel settore del Kebap, controllando sia la produzione in fabbrica che la gestione dei ristoranti. Dal punto di vista economico, si tratta di una comunità benestante.Nonostante non siano assimilati, potrebbero essere considerati una comunità estranea alla propria realtà a causa della costante paura e intimidazione che subiscono. È interessante notare che, nonostante non si assimilino completamente e non possano essere se stessi, i Kurdi conducevano una vita relativamente autonoma nei villaggi di montagna, nonostante le difficoltà causate dalla mancanza di contatti con la città e il governo. Il loro relativo successo è davvero ammirevole. Per le giovani generazioni, non voler accedere alla vita accademica, rimane un grave ostacolo. Tuttavia, per loro, l’Italia rappresenta un’opportunità significativa. La similitudine linguistica e culturale ha contribuito a superare più facilmente il trauma della migrazione o a ridurne l’impatto.
Inizialmente, sono stati principalmente giovani uomini coraggiosi a raggiungere l’Italia, poiché non avevano le risorse economiche per emigrare nel nord Europa. Le famiglie hanno cominciato ad arrivare nella metà degli anni ’90. Durante quegli anni, Milano contava diverse decine di bambini di origine kurda. Col passare degli anni, la comunità kurda è cresciuta e si è consolidata, ma rimane molto chiusa e poco conosciuta al di fuori di essa. La principale ragione del suo distacco dalla vita politica è la presenza attiva dei servizi segreti turchi in Europa.
Spesso i Kurdi investono nella loro terra d’origine, Bakur, possedendo case e terreni e mantenendo stretti legami familiari. La paura di essere perseguitati li costringe a negare la propria identità kurda, persino in Italia.https://nuovecronache23.com/…/la-diaspora-kurda-in-italia/