A scuola di parità: riflessioni di un’insegnante –
di Pina Arena
La nostra lettura del risveglio della fanciulla bella e buona che da sempre attende il principe salvatore ha convinto la giuria del Time Line Film Festival e così il corto “Biancaneve si è svegliata” riceve il premio nazionale Scuole Superori alla XV edizione del TLFF, il festival internazionale del cortometraggio civico, nato da un progetto illuminato di Antonio Risoluto, che fa incontrare a Carate Brianza e Monza studenti di ogni ordine di scuola e giovani filmakers.
Quest’anno sono state candidate 2375 opere provenienti da 121 paesi, tutte dedicate a temi civici e sociali: la guerra, l’emergenza climatica, l’inquinamento, la violenza contro le donne, la dipendenza dai social, la solitudine degli adolescenti, la diversità e il coraggio di riconoscersi, la fragilità delle persone anziane e delle persone disabili in un mondo disumanizzato, il lavoro che dovrebbe render liberi, ma aliena e rende schiavi.
Il nostro corto è nato da una sfida: raccontare in modo lieve il tema forte della disparità di genere pietrificata nella quotidianità dalla cultura patriarcale, entrare nella tradizione letteraria e nel canone con atteggiamento rispettoso ed insieme, necessariamente, critico per alimentare relazioni nuove in ottica di genere.
Così la nostra Biancaneve si è svegliata dal sonno, come nella fiaba della tradizione, ma questa volta è un risveglio diverso. C’è sempre un principe bello e gentile che la bacia, sicuro di essere il salvatore atteso e che al suo bacio non si resiste. E invece no, le cose questa volta vanno diversamente. La storia torna indietro e viene riscritta con parole nuove, perché quelle antiche non bastano, non sono adeguate ad un sentire diverso in ascolto della differenza di genere, lasciano un vuoto da colmare.
Il corto “Biancaneve si è svegliata” ha la durata di un minuto e mezzo ed è il frutto di anni di lavoro di scuola di parità: un percorso di riflessione condivisa con una classe di quindicenni coinvolti nella lettura e rilettura delle fiabe, secondo Propp ma anche in ottica di genere, perché le fiabe tramandano modelli identitari e relazionali, di ruoli maschili e femminili da svolgere in un mondo pensato con mente patriarcale. Da lì siamo partiti: dalla fiaba che veicola i valori del mondo che abitiamo, ne definisce il bene ed il male, segna il confine tra il lecito e l’illecito. La fiaba è uno scrigno, sempre prezioso, che conserva memoria simbolica della cultura che ci disegna : con quella cultura bisogna confrontarsi per conoscersi, per riconoscere gli argini entro i quali siamo stati educati, donne e uomini. Il confronto con quella cultura, che può essere faticoso e chiede lunghi tempi di elaborazione, a scuola –al biennio del liceo scientifico “Vaccarini” di Catania, nel nostro laboratorio civico di riscrittura, è diventato impegno centrale e in alcuni momenti quasi un gioco: quale vita attende Biancaneve dopo il bacio? cosa direbbe oggi Biancaneve svegliandosi? il principe è sempre l’unico necessario salvatore e da cosa ti salva il principe dal rosso mantello?
Le risposte hanno alimentato nuovi finali, diversi da quello della tradizione, che meriterebbero tutti di essere raccontati, e uno è diventato per scelta condivisa la sceneggiatura del nostro corto. Le riprese notturne, in un freddo febbraio, nel giardino della casa di un’amica, magico e reso ancor più magico da una troupe di adolescenti, con l’aiuto dell’ex alunno ora giovane regista, hanno chiuso il cerchio di un’esperienza di scuola che educa sentimenti e menti, sguardi di bellezza e sguardi critici, nutre il dialogo ed il confronto, invita ogni giovane a rispondere alla domanda: “Quale uomo voglio essere? Quale donna voglio essere?”
Un’esperienza che lascia il segno anche nel mio lavoro di donna di scuola: apre per me strade sui modi e sulle forme dell’insegnamento che possa sollecitare la riflessione sulle relazioni di parità e disparità di genere e sui linguaggi che le veicolano, fa incontrare racconti della tradizione con il racconto del mondo che viviamo, strumenti di lavoro tradizionali e nuove tecnologie al servizio di un mondo di parità ancora da costruire.
Il corto “Biancaneve si è svegliata” è visibile su youtube al link https://www.youtube.com/watch?v=JUxjYXV53Js&t=4s