L’editoria in Italia sta attraversando un grande periodo di evoluzione. e di decrescita (come nel resto del mondo). Si scrive tanto, sempre di più ma i lettori diminuiscono. Fiere o non fiere, le librerie chiudono ed i giornalai anche, insieme alle testate che sono in continua diminuzione.. Colpa degli e-book o delle letture da tablet ? O dei cellulari continuamente consultati?
Abbiamo voluto chiederlo ad una esperta di libri….li recensisce da anni per il suo magazine on line www.danielaedintorni.com
Daniela Domenici palermitana del ’57 che si definisce siculo-fiorentina perché ha vissuto trentacinque anni in Sicilia e venticinque a Firenze. Da quattro anni vive a Genova dove insegna inglese in un istituto professionale., Ed è madre e nonna. Da più di dieci anni è recensora di libri e di spettacoli teatrali ed è correttrice di bozze.
Daniela, una palermitana a Genova.? Quale è stato il tuo percorso di vita?
Ho 66 anni e mezzo, da 8 anni abito a Genova Sestri Ponente, prima ho abitato per 35 anni in Sicilia e per 25 a Firenze, in due diversi periodi per entrambe le città. Sono sposata da 42 anni, ho tre figli e quattro nipoti. Ho iniziato a frequentare la facoltà di Scienze Politiche a Firenze e poi sono passata a Lingue straniere, inglese e russo, corso di studi che ho poi continuato a Catania dove mi sono laureata nel 1996, già madre di tre figli. Sono docente d’inglese in un istituto turistico-alberghiero di Sestri Ponente.
In Italia si scrive molto ma si legge poco? Perchè?
Sinceramente non saprei rispondere a questa domanda ma credo comunque che da quando esistono i cellulari sia drasticamente diminuita la percentuale di chi legge, soprattutto tra gli/le adolescenti che vivono praticamente attaccati/e al loro cellulare, come posso constatare quotidianamente a scuola come docente. Io non faccio testo, sono fuori percentuale perché ho iniziato a leggere da che ho memoria e non ho mai smesso anche perché, per mia scelta, non ho e non vedo la tv da più di 20 anni. Attualmente leggo una media di tre libri alla settimana che poi recensisco.
Quanti dei libri che recensisci vengono letti?
Questa è una domanda che dovresti rivolgere agli editori e alle editrici, agli scrittori e alle scrittrici, non ne ho la più pallida idea. So soltanto che le mie recensioni piacciono perché, mi dicono, che riesco a cogliere il messaggio, l’essenza di ogni libro; quindi, in qualche modo, forse, nel loro piccolo, aiutano le vendite ma ignoro fino a che punto.
Ti dà fastidio leggere libri online?
Sinceramente ormai mi sono abituata, leggo dal desktop del computer, non dal cellulare, quando è un PDF inviatomi via mail altrimenti dal Kindle di Amazon. Naturalmente preferirei leggere soltanto i cartacei, sono della vecchia guardia che ama il profumo e la consistenza della carta stampata…
Quanti libri hai letto da quando è cominciata la tua attività ed il tuo sito ?
E’ un sito che esiste da quasi 13 anni…e credo che le recensioni siano migliaia, ho cominciato a recensire e a pubblicare le mie recensioni quando ancora abitavo in Sicilia quindi una quindicina di anni fa. e lo faccio da sempre gratuitamente, per passione, solo i libri che mi sono piaciuti altrimenti evito per non demolirli con le mie connotazioni negative che farebbero star male autori e autrici, alcuni/e accettano, altri/e si offendono…
i giovani e le giovani leggono poco eppure al Salone del Libro di Torino del libro ci sono ampi spazi per loro
È verissimo, ho potuto constatarlo de visu dato che ho trascorso un’intera giornata al Salone lo scorso sabato 11 maggio…gli spazi ci sono, sono anche molto belli e ho incrociato centinaia di ragazzi e ragazze quindi sembrerebbe che leggano da quanti/e ne ho incontrati/e ma, purtroppo, quelli/e a Torino sono soltanto una minoranza…
Ci consigli un libro, rivolto alle donne e per le donne?
È una domanda alla quale mi è quasi impossibile rispondere perché in questi anni ho avuto l’onore e il piacere di leggere e recensire centinaia di libri scritti dalle donne per le donne ma anche da alcuni uomini per le donne e poi mi piace sottolineare che esistono case editrici che pubblicano soltanto libri scritti da donne, alcune tra le tante: Morellini, Le Assassine, Iacobelli… ma c’è anche Graphofeel, Arkadia, Golem, Antea, tanto per citarne solo alcune tra le tante con cui collaboro, che pubblicano molte opere di autrici.
Hai scritto e pubblicato più di una ventina di libri, variegati per tema e modalità. Quali consiglieresti alle nostre lettrici?
Sì, nel 2010 è cominciata la mia “carriera” di scrittrice che faceva parte del mio DNA, era celata come la lava dell’Etna ed è finalmente venuta alla superficie (abitavo ancora in Sicilia quando ho cominciato…). Ho scritto 6 saggi dedicati alle donne, tre libri di poesie, tre di fiabe (da quando sono diventata nonna…), due di enigmistica, due di spiritualità, uno sul mondo del carcere (in cui sono stata volontaria e docente) e uno sul mondo trans; come vedi è quasi impossibile consigliarne qualcuno, la scelta è molto ampia in base al target delle lettrici.
Stai tenendo lezioni di lingua russa, un grande amore mai sopito?
Sì, la lingua russa è la mia seconda lingua di laurea dopo l’inglese e per non dimenticarla, dato che non la parlo quasi mai, ho chiesto a un’associazione onlus di Sestri Ponente se potessi dar vita a un corso di questa lingua, hanno accettato e così un pomeriggio alla settimana faccio la prof di russo. Grande gioia nel constatare, ormai da mesi, quanto grande sia il desiderio d’impararla ma, soprattutto, che non ci sono limiti di età, il mio allievo più giovane ha 15 anni, il più anziano 85; l’unico limite oggettivo è sapere cosa sia una declinazione e purtroppo non tutti/e hanno studiato latino alle medie o alle superiori…