Da molti anni, oltre a scrivere articoli, romanzi e manuali (l’ultimo, il Manuale pratico di Counseling sistemico-relazionale), gestisci il sito Chiara’s Angels. Mi piacerebbe saperne di più: lo hai creato da sola?
Alla fine del 2005 si era concluso un periodo in cui avevo conosciuto tante amiche, alcune delle quali, pur trovandosi a distanza, mi erano state davvero vicine nei momenti di difficoltà. Avendo sperimentato in prima persona l’importanza della solidarietà femminile, ho desiderato ricambiare ciò che era stato fatto per me, offrendo ascolto e aiuto a mia volta. Ho pensato dunque di creare un luogo virtuale dove tutte le donne potessero rifugiarsi, per non sentirsi mai più sole.
Avevo ben chiara in mente l’idea, ma non possedevo ancora il know-how tecnologico per realizzarla. Però avevo nel pc FrontPage, l’editor html di Microsoft. Non avevo la più pallida idea di come si costruisse un sito in html, tuttavia ci ho provato
La prima versione di Chiara’s Angels aveva un’interfaccia inusuale, perché era la sola che ero stata in grado di realizzare; era basata sulle deprecate tabelle e nessun elemento era correttamente allineato. Ho avuto fortuna: nel 2006 Chiara’s Angels si è classificato secondo sia al Premio DonnaèWeb che all’Italian eContent Award. Con il tempo ho imparato a usare l’editor Dreamweaver, a validare tutte le pagine web secondo le regole del W3C e ho rifatto più volte la struttura del sito, che allora era in html.
Non usavo ancora i CSS: ogni volta che desideravo cambiare un dettaglio nelle mie pagine, dovevo applicare le modifiche su ogni singola pagina del sito! Poi si è diffuso WordPress, e ho deciso che era giunto il momento di un cambio definitivo. Ho migrato il sito su WP con Duplicator, ed ecco la sesta versione di Chiara’Angels (che un giorno potrei cambiare…). In conclusione, sì, ho fatto tutto da sola. Nei momenti di dubbio mi sono consultata con l’assistenza tecnica del mio hoster e con due fantastiche amiche che lavorano nel settore.
Nel sito, c’è una sezione dedicata alla tecnologia. Utilizzando la tua esperienza, hai scritto un articolo per aiutare chi desidera crearsi un sito da sé. Ce ne puoi parlare?
Come dicevo, per creare Chiara’s Angels (e il blog letterario Spazio Autrici) sono partita da zero, dunque ho dovuto studiare praticamente tutto; Internet è stato il mio maestro. Ogni volta che imparo qualcosa, mi sembra sprecato non condividerla con gli altri: ho quindi scritto l’articolo Creare un sito web, che affronta l’argomento dalla A alla Z, naturalmente in uno stile “for dummies”. L’articolo tratta, in maniera molto sintetica, i problemi con cui mi sono dovuta confrontare durante la costruzione del sito: la ricerca del fornitore dello spazio web, la scelta dell’editor o del CMS, i programmi per l’editing delle immagini e i modi per ottenere i colori desiderati, i test per la cross-compatibilità delle pagine web con i vari browser, la sitemap, il file robots… E indica alcuni servizi utili, ma naturalmente ce ne sono tantissimi altri.
Quelle che cito sono soluzioni abbastanza semplici (la programmazione è un altro discorso) e, soprattutto, questo è un campo in continua evoluzione! Ora, ad esempio, WordPress ha introdotto i temi a blocchi, specifici per l’editor a blocchi Gutenberg, ed è proprio su un tema così che ho costruito il mio nuovo sito, dedicato alla mia attività di scrittrice.
Quanto è stato difficile passare dalla scrittura alla tecnologia del Web?
In realtà non ho mai avvertito la sensazione di un vero passaggio: tutto si è svolto in maniera naturale. Ho sempre scritto; prima sulla carta, poi al computer, quindi sulle pagine web. Nel momento in cui ho avuto il desiderio e l’esigenza di realizzare dei progetti, che fossero letterari o informatici, ciascun campo ha supportato l’altro.
Preferisci il Web o la carta stampata?
Leggo moltissimi libri, ma non sono una fan a oltranza della carta stampata. Vedo che il mondo si evolve rapidamente e cerco di stare al passo: chi si rifiuta di leggere (o ascoltare) libri elettronici è destinato a restare indietro. Alexa ha rivoluzionato la mia vita: da quando ho scoperto l’assistente vocale, è lei a leggermi la maggior parte dei libri. L’ultimo romanzo che ho letto, però – Cuore nero di Silvia Avallone – è di carta. Per quanto riguarda la quotidianità, preferisco il digitale: non occupa spazio, posso ingrandire e annotare i testi e poi… un link tira l’altro. Mi piace esplorare.
Cosa consiglieresti alle donne che vogliono farcela da sole?
Le donne, ormai, sono molto presenti in ogni campo della tecnologia e usano Internet e lo smartphone con più assiduità degli uomini. Credo che possano raggiungere tutti gli obiettivi ‘tech’ che desiderano, soprattutto in un momento in cui il processo creativo è facilitato da interfacce utente straordinarie e dall’Intelligenza Artificiale. Di consigli ne ho due. Abbracciate il cambiamento, subito: uscire dalla propria confort zone è faticoso, ma permette di non restare indietro. E, per farlo, ricercate, esplorate, studiate (con WhatsApp silenziato: fateci caso, com’è che non siamo più capaci di concentrarci?).
Fai tante cose e tutte ti riescono bene. Hai un cervello multiplo?
Ho sempre sentito la necessità di dedicarmi a mille attività in contemporanea, anche molto diverse tra loro. Quando sei così, il lato positivo è che non rischi mai di annoiarti, e impari tantissimo; quello negativo è che non sempre riesci a portare a termine tutti i tuoi progetti, che magari durano anni. A un certo punto della mia vita ho pensato che le persone di successo sono quelle che si focalizzano su un unico obiettivo, un’unica professione (se scrivono, un unico genere letterario) e diventano ben conosciute per quello. Poi, ho letto un libro che mi ha spiegato finalmente chi sono. Sono, semplicemente, una persona multipotenziale. Sono stata così felice della scoperta che ho voluto condividerla con i lettori del mio sito, in una serie di articoli sui multipotenziali.
1 commento
Conosciamo Chiara da tanti anni ed insieme abbiamo fatto molta strada.